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Mes, accordo raggiunto all’Eurogruppo sui fondi per spese sanitarie

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L'ex ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri (Credit: Ansa)

Mes, accordo raggiunto all’Eurogruppo sui fondi per spese sanitarie

EUROGRUPPO MES – Raggiunto l’accordo all’Eurogruppo sulle linee di credito del Mes per le spese sanitarie. Lo riporta l’Agi citando fonti di Bruxelles. I ministri delle Finanza dell’Eurozona si sono riuniti oggi in videoconferenza per discutere l’accordo sul Meccanismo europeo di stabilità (Mes), un documento che aprirà all’uso del fondo senza controlli sui conti dei Paesi da parte della Troika, ma con il solo vincolo della destinazione dei fondi alle spese legate all’emergenza sanitaria del Coronavirus. Qui cosa prevede il nuovo accordo sul Mes.

Oltre ai dettagli sul Mes i ministri delle Finanze della zona euro dovrebbero dare il via libera anche al piano anti-disoccupazione per 100 miliardi di euro con misure a sostegno di schemi tipo la Cassa integrazione in Italia, e alle misure a sostegno delle Pmi con liquidità da parte della Banca europea degli investimenti per 200 miliardi.

Eurogruppo, c’è l’intesa sul Mes senza condizionalità

Il nuovo fondo dovrebbe rispettare i criteri finora anticipati nelle bozze inviate ai governi negli ultimi giorni: l’unica condizionalità sarà quella relativa all’uso dei fondi, che dovranno essere utilizzati per spese dirette e indirette per la crisi sanitaria, cura e prevenzione. “La crisi sia un’opportunità”, ha sottolineato a proposito del Mes il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, parlando di “un piano De Gasperi per rilanciare l’economia”. Al ricorso al fondo non saranno legati programmi di aggiustamento macroeconomico, nessuna sorveglianza rafforzata né missioni ad hoc. Sarà la Commissione a verificare se la condizionalità viene rispettata. Sono stati i commissari europei Valdis Dombrovskis e Paolo Gentiloni in una lettera al presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno ad assicurare​: “Non ci saranno controlli sui conti dei Paesi, ma solo sulla destinazione dei fondi”.

Il via libera a questa nuova versione del Mes arriva anche dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, nonostante i dubbi espressi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte nelle scorse settimane, in cui il governo ha puntato più sugli Eurobond che sullo strumento del Mes, e le critiche mosse dalle opposizioni e dallo stesso Movimento 5 Stelle. Il premier ha sempre spiegato di ritenere questo strumento inadeguato ma di fronte ad un mancanza di condizionalità il governo potrebbe aprire con maggiore disponibilità e la linea del Pd – portata avanti da tempo da Gualtieri – potrebbe scavalcare i dubbi dei pentastellati. Anche se nel Movimento si va delineando una spaccatura.

La questione della Bce

L’Eurogruppo ha discusso inoltre della questione dell’indipendenza delle Bce, dopo la controvarsa decisione della Corte costituzionale tedesca sul Quantitative easing, con la richiesta di giustificare le scelte di politica monetaria degli ultimi anni. Per quanto riguarda la questione della Bce, la replica alla Corte tedesca è arrivata dalla presidente Christine Lagarde. “Siamo un’istituzione europea con competenze sull’Eurozona. Rendiamo conto al Parlamento europeo e ricadiamo sotto la giurisdizione della Corte di giustizia europea”, ha detto la presidente dell’Eurotower.  E ha aggiunto: “La Bce farà tutto il necessario nell’ambito del proprio mandato per aiutare l’Eurozona a superare la crisi”.

La Bce e l’economia dell’euro, ha sottolineato, “stanno fronteggiando circostanze eccezionali, uno shock senza precedenti che non avremmo potuto immaginare. In queste situazioni occorre andare oltre gli strumenti ordinari con soluzioni di natura eccezionale, progettate col giusto grado di deviazione e spazio di manovra”. “Lo stiamo facendo e continueremo a farlo”, ha spiegato Lagarde, nonostante i rilievi dei giudici costituzionali tedeschi.

Leggi anche: 1. I ridicoli esami di riparazione dei giudici tedeschi: così la Germania mette in pericolo l’Europa (di L. Telese) /2. Il bonus da 600 euro non mi è mai arrivato: caro governo, dobbiamo ancora sperarci? /3. L’Italia va (letteralmente) ricostruita. Ma il governo non ha un piano /4. Mister Alcott a TPI: “Le banche non danno soldi, Conte procede a tentoni. Così il lavoro muore”

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