Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:47
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Economia

Spreco alimentare, l’Ue vorrebbe cambiare le etichette sulla data di scadenza di alcuni prodotti

Immagine di copertina

Accanto alla dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”, sulle etichette degli alimenti presto potrebbe essere introdotta anche l’espressione “spesso buono oltre”: la Commissione Ue ha presentato oggi agli esperti degli Stati membri una proposta di revisione delle norme sulla data di scadenza dei cibi, visto che gran parte dei prodotti vengono gettati via quando sono ancora commestibili perché molti ritengono che una volta superata la data indicata possano essere nocivi.

Ma questo non vale con tutti gli alimenti: ce ne sono molti che possono essere consumati giorni, settimane o addirittura mesi dopo la scadenza. Secondo l’Esecutivo Ue la lotta allo spreco alimentare passa anche dalla correzione di queste etichette, cosa che consentirebbe “una migliore comprensione della data di scadenza”, influenzando “il processo decisionale dei consumatori in merito all’opportunità di consumare o eliminare un alimento”.

Posto che la modalità di conservazione inficia molto sulla bontà di un alimento dopo la scadenza, in linea di massima i cibi a lunga conservazione e quelli secchi possono essere consumati senza rischi anche dopo la data di scadenza. Si pensi ad esempio a riso e pasta. Le uova sono ancora buone entro 3 giorni dalla data indicata, previa verifica visiva e olfattiva. Biscotti e cracker potrebbero risultare meno fragranti, ma possono essere mangiati anche molto dopo la data indicata.

A differenza di questi alimenti, alcuni come salumi e insaccati possono essere nocivi se consumati in ritardo. La carne fresca può far contrarre salmonella o escherichia coli, i latticini freschi possono causare intossicazione alimentare.

Ti potrebbe interessare
Economia / Sostenibilità: Intesa Sanpaolo confermata nel Corporate Knights Global 100 Index
Economia / Risorse umane, ecco le 151 aziende italiane che hanno ottenuto la certificazione Top Employers 2025
Economia / Iren colloca primo bond ibrido da 500 milioni di euro
Ti potrebbe interessare
Economia / Sostenibilità: Intesa Sanpaolo confermata nel Corporate Knights Global 100 Index
Economia / Risorse umane, ecco le 151 aziende italiane che hanno ottenuto la certificazione Top Employers 2025
Economia / Iren colloca primo bond ibrido da 500 milioni di euro
Economia / Ferrovie dello Stato, Ivan Dompé nominato Global Strategy & International – Head of International Communication Partner
Economia / Stellantis si allea con Tesla per poter inquinare di più ed evitare le multe dell’Ue
Economia / John Elkann entra anche nel cda di Meta. Zuckerberg: “Porta prospettiva internazionale”
Economia / In Italia sale la pressione fiscale e frena la propensione al risparmio: i dati dell’Istat
Economia / La Fao: “I prezzi dei generi alimentari sono scesi del 2% in tutto il mondo nel 2024”
Economia / Autostrade per l’Italia: ecco la settimana corta. Sperimentazione al via a giugno 2025
Economia / Contrasto a povertà e disuguaglianze: gli interventi di Intesa Sanpaolo nel 2024