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Calo delle nascite, il presidente della Fondazione per la natalità a TPI: “Le misure adottate in passato dai governi sono insufficienti”

Immagine di copertina
Credit: Pixabay

In Italia non si fanno più figli. L’incertezza lavorativa ed economica a cui devono far fronte le giovani coppie, i costi e gli scarsi sussidi a favore della natalità hanno portato ad un vero e proprio inverno demografico. Lo testimoniano bene gli ultimi dati Istat, secondo cui nel 2021 sono state registrate meno di 400mila nascite, per la precisione 339.431. Un calo che va avanti in maniera preoccupante e senza sosta dal 2008, quando le nascite scesero a 576mila, probabilmente per effetto della crisi dei subprime negli Stati Uniti, per poi arrivare a 420mila nel 2019 e sotto la soglia del 400mila nel 2021. Un tema dunque di stretta attualità e che impegna in primis la politica, chiamata a sfruttare al meglio i fondi del PNRR e invertire la rotta dopo anni di misure a dir poco insufficienti a sostegno della crescita demografica.

Di tutto questo si parlerà nella due giorni della seconda edizione degli Stati Generali della Natalità, in programma il 12 e 13 maggio a Roma, presso l’Auditorium della Conciliazione. Ne abbiamo parlato con Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità, costituita appunto per trovare risposte concrete e rapide per invertire il trend demografico. “Non basta commentare i dati Istat, il problema è molto preoccupante. Con questo evento vogliamo mettere al centro dell’agenda politica e mediatica il tema delle nascite. Se crolla la natalità, infatti, crolla tutto. È come un terremoto, di cui però non vediamo le crepe. Ma se continuiamo così la casa non regge”.

Alla due giorni degli Stati Generali parteciperanno tanti ospiti politici, come il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, e leader politici come Enrico Letta e Matteo Salvini. Spazio però anche al mondo dello sport, dello spettacolo e delle grandi aziende. “In politica ci sono argomenti che dividono, ma la natalità è uno di quelli che deve unire tutti, dovrebbe essere prioritario per qualsiasi governo. È un bel segnale che tutti partecipino e prendano a cuore questo tema”, aggiunge De Palo a TPI.

Ma quali sono le cause di questo inverno demografico? “Registriamo un crollo dal 2008 in poi, quindi la crisi economica ha influito molto. Il potere d’acquisto è diminuito, e abbiamo capito che la crescita dei nostri Paesi non sarebbe stata infinita. Ad oggi mettere al mondo un figlio è la seconda causa di povertà, dopo la perdita del lavoro”, spiega il presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari. “In Italia poi non si sono mai fatte serie politiche per le famiglie. Abbiamo utilizzato quasi tutta la spesa sociale per le pensioni, e non abbiamo pensato alle future generazioni”, chiosa De Palo. “E poi la precarietà della vita e del lavoro hanno influito anche dal punto di vista culturale, e così molti si trovano a poter avere un figlio quando non sono più giovanissimi. Quello che colpisce è che c’è un desiderio di famiglia: se avessimo adottato delle politiche a sostegno della natalità come in Francia o in Germania, avremmo un tasso di nascite molto più alto”, sottolinea il presidente della neo Fondazione per la natalità.

Eppure di queste tematiche si parla ormai da tempo, ma in concreto per invertire la rotta è stato fatto poco. “Le misure adottate negli ultimi anni dai governi italiani su questo tema sono state ridicole. L’unica novità è l’assegno unico, ma non basta a risolvere i problemi sulla natalità e a colmare il gap con gli altri Paesi. E se l’immigrazione può aiutare, di certo non è la soluzione”. I dati, in effetti, sono impietosi. “L’Italia è il peggiore al mondo. Nel nostro Paese nascono meno bambini a livello mondiale per ogni mille abitanti. Anche nel resto d’Europa si assiste ad una crisi demografica, ma altrove si sono dati da fare. La Francia per esempio ha il quoziente familiare e un tasso di natalità che noi ci sogniamo. In Germania invece hanno fatto grossi investimenti e le nascite sono aumentate quest’anno del 2% rispetto all’ultimo biennio. Hanno capito che non si cresce neanche economicamente se non si fanno serie politiche demografiche”.

“La vera sfida – commenta De Palo – è sfruttare al meglio i fondi del PNRR. Inutile altrimenti creare asili nido se continuano a crollare le nascite. Tutti i ministri coinvolti nel PNRR devono ragionare su questi problemi. Tra gli interventi che si potrebbero fare, prioritari sarebbero investimenti sul lavoro per i giovani, per l’acquisto della casa, bonus seri sulla nascita di un figlio e una fiscalità che tenga conto dei carichi familiari. Abbiamo bisogno di leader politici che facciano scelte coraggiose di lungo periodo, e non solo fino alle prossime elezioni. D’altronde con il PNRR stiamo di fatto prendendo in prestito i soldi dai nostri figli”.

Il programma

Da qui la necessità di organizzare la seconda edizione degli Stati Generali della Natalità, la kermesse italiana dedicata al tema del futuro e delle nascite organizzata dalla Fondazione per la natalità. L’appuntamento è a Roma, presso l’Auditorium della Conciliazione, il 12 e 13 maggio. In apertura saranno presenti il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. Seguirà l’intervista al prof. Giancarlo Blangiardo, presidente dell’ISTAT, che fotograferà, attraverso dati inediti, l’Italia del 2050.

Tra gli ospiti dei 7 panel (4 nel primo giorno e 3 il giorno seguente), rappresentanti del mondo delle aziende con Pietro Labriola – Ceo Gruppo TIM, Marco Sesana – Country Manager e CEO di Generali Italia&Global Business Lines, Michele Crisostomo – Presidente Enel, Sergio Marullo di Condojanni – CEO Angelini Industries e Consigliere di Fondazione Angelini, Francesco Baroni – Country Manager di GiGroupItalia; della politica con Carlo Calenda – Segretario di Azione, Laura Castelli – Viceministro Ministero Economia e Finanze, Michele Emiliano – Presidente Regione Puglia, Enrico Letta – Segretario del Partito Democratico, Giorgia Meloni – Presidente Fratelli D’Italia, Ettore Rosato – Coordinatore nazionale Italia Viva, Licia Ronzulli – Presidente Commissione Infanzia e adolescenza Forza Italia, Matteo Salvini – Segretario federale della Lega; del mondo dello sport, con la partecipazione di Giovanni Malagò – Presidente del CONI e Lorenzo Pellegrini – capitano AS Roma.

E poi rappresentanti del mondo dello spettacolo, come l’attrice Giusy Buscemi con il marito regista Jan Michelini, Ilaria Spada, neo mamma per la terza volta, Rebecca Bianchi – etoile del Teatro dell’Opera di Roma, mamma di quattro figli, Andrea Delogu – Conduttrice e scrittrice; medici come la dott.ssa Annamaria Staiano – Presidente della Società Italiana di Pediatria, il dott. Nicola Colacurci – Presidente  della Società Italiana di Ginecologia e il dott. Luigi Orfeo – Presidente della Società italiana di Neonatologia; e influencer come Julia Elle e Giulia Lamarca con Andrea Decarlini. Qui il programma completo.

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