Saman Abbas, la sua voce nell’audio al fidanzato: “Ho sentito che dicono uccidiamola”
“Ho sentito che dicono ‘uccidiamola’, una cosa del genere”. A parlare in un messaggio audio registrato e inviato al fidanzato è Saman Abbas, la 18enne di origine pakistana scomparsa a Novellara (Reggio Emilia) che secondo gli inquirenti è stata uccisa da alcuni parenti dopo aver rifiutato un matrimonio combinato in Pakistan.
“Mia madre mi ha detto: non parliamo di te, ma di una ragazza che è scappata in Pakistan”, dice la voce di Saman nel messaggio vocale, che è stato trasmesso dalla trasmissione Chi l’ha visto di Rai3. “Non so cosa succederà… lasciamo fare al destino”, aggiunge la 18enne.
“Ho sentito ‘uccidiamola’”: La voce di Saman nel messaggio audio al fidanzato. “Non so cosa succederà… lasciamo fare al destino”. #chilhavisto pic.twitter.com/xCUV6glqdW
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) June 9, 2021
Saman Abbas ha inviato questi messaggi al fidanzato, un connazionale che vive in Italia da molti anni ma che i genitori di lei non accettavano. Il ragazzo, intervistato dai giornalisti della trasmissione di Federica Sciarelli, ha rivelato: “Il padre mi aveva spiegato che Saman doveva sposare un altro uomo, più grande di lei. Continua a minacciarmi anche dal Pakistan, inviandomi messaggi su Instagram”, e ha aggiunto: “I miei familiari in Pakistan sono stati minacciati dai loro familiari. Hanno detto: ‘O li fate lasciare, o vi ammazziamo’”.
Il ragazzo ha confermato i timori di Saman, che poco prima di scomparire gli aveva detto: “Se tra due giorni non avrai ancora notizie di me, vai dalla polizia o dai carabinieri”. “Il 4 maggio”, prosegue il giovane, “sono andato dai carabinieri, ma loro mi hanno detto: ‘Tutto a posto, Saman sta bene, torna a casa’. Avevo spiegato la situazione, ma niente. A quel punto ho mandato un messaggio all’avvocato della comunità che si occupava di Saman a Bologna”.
Il padre e la madre di Saman – Shabbar, 46 anni, e Nazia Shaheen, 47 anni – sono rientrati improvvisamente in Pakistan i primi di maggio, come risulta dalle liste d’imbarco a Malpensa, dove invece non figura il nome della ragazza. I due sono stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio premeditato, insieme a uno zio e a due cugini della ragazza.
Uno dei cugini, Ikram Ijaz, è stato consegnato ieri alle autorità italiane a Ventimiglia, dopo essere stato arrestato in Francia, mentre cercava di raggiungere alcuni parenti in Spagna. I magistrati lo interrogheranno e sperano di avere informazioni sul luogo preciso dove sarebbe stato nascosto il cadavere della ragazza.
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