Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:34
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Caso Regeni, Di Maio: “Italia non potrà avere pieni rapporti con l’Egitto se non sarà fatta piena luce”

Immagine di copertina

Caso Regeni. Di Maio: “Italia non potrà avere pieni rapporti con l’Egitto se non sarà fatta piena luce”

L’Italia non potrà avere pieni rapporti con l’Egitto fino a quando non sarà fatta piena luce su quanto accaduto a Giulio Regeni. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio alla commissione parlamentare di inchiesta sulla morte del ricercatore friulano, il cui corpo senza vita venne ritrovato alla periferia del Cairo il 3 febbraio 2016.

“I rapporti con l’Egitto non potranno svilupparsi nella loro pienezza fino a quando non sarà fatta piena luce su quanto accaduto, considerando anche la giusta, persistente ed elevatissima sensibilità sulla vicenda da parte delle Istituzioni e dell’opinione pubblica italiana”, ha detto ieri il capo della diplomazia italiana. “Anche per questo abbiamo sensibilizzato i nostri partner in sede di Unione Europea e Nazioni Unite sulle nostre richieste di giustizia e verità”, ha aggiunto Di Maio, sentito per la seconda volta in poco più di un anno nell’ultima audizione della commissione d’inchiesta presieduta da Erasmo Palazzotto, che entro fine anno presenterà la propria relazione definitiva. Negli scorsi giorni una delegazione della commissione si è recata all’università di Cambridge, per la quale Regeni seguiva stava svolgendo una ricerca sui sindacati egiziani.

Di Maio ha definito “insufficienti” i progressi nelle indagini sulla morte di Regeni e “deludente” il memorandum consegnato a giugno dal procuratore generale egiziano all’ambasciatore italiano. Il ministro ha anche precisato che nonostante il rapporto con le autorità giudiziarie egiziane nello svolgimento delle indagini sia stato “altalenante”, “tali autorità hanno fornito ai colleghi italiani documenti utili a individuare i quattro imputati”.

L’anno scorso quattro dirigenti dei servizi di sicurezza egiziani sono stati accusati dalla procura di Roma per il loro ruolo nella scomparsa e nell’omicidio del 28enne.

“Arrivare a un quadro definitivo, e sancito da un giusto processo, non restituirà Giulio ai suoi genitori, ma riaffermerà la forza dei valori di giustizia, trasparenza e stato di diritto in cui credeva”, ha detto Di Maio. “”Daremo pieno sostegno all’autorità giudiziaria utilizzando tutti gli strumenti internazionali per eseguire la sentenza, una volta che ci sarà stata”, ha aggiunto il ministro, affermando che l’obiettivo del governo sarà quello di sostenere il procedimento penale a carico degli imputati.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Asti, cinque ragazze violentate con la scusa di un servizio fotografico: due arresti
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Precipita per 100 metri sul Cervino: morto alpinista
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Asti, cinque ragazze violentate con la scusa di un servizio fotografico: due arresti
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Precipita per 100 metri sul Cervino: morto alpinista
Cronaca / Catania, donna di 38 anni trovata impiccata in bagno: dubbi sul suicidio
Cronaca / Imola, bambina di 8 anni annega nella piscina di un hotel
Cronaca / Bolzano, spiavano col cellulare i vicini in camera da letto: denunciata coppia di 50enni
Cronaca / Cortina, si sgancia in partenza la cabina della funivia Tofana: paura a bordo
Cronaca / Stadio Roma, il video del progetto del nuovo impianto. Gualtieri: “Unico”
Cronaca / Bambina di 8 anni violentata sessualmente: arrestato il vicino di casa
Cronaca / Torino, Siena, Parma: le tre università italiane che chiedono di riconoscere lo Stato di Palestina