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Home » Cronaca

Coronavirus, Pregliasco: “Tra due-tre settimane si rischia di chiudere i confini regionali”

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Il Professor Fabrizio Pregliasco, Presidente Nazionale di A.N.P.AS. (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze)

Pregliasco: “Tra due-tre settimane si rischia di chiudere i confini regionali”

Con l’impennata dei casi delle ultime settimane e l’indice di contagio da Sars Cov 2 che continua a salire torna l’incubo del lockdown. Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore di igiene dell’Università degli Studi di Milano, per quelli regionali è solo questione di tempo. “Andando avanti così, tra due e tre settimane dovremo chiudere i confini“, dice l’esperto in un’intervista al Messaggero. “La decisione non deve essere vissuta come preoccupazione da parte dei cittadini, ma come necessità, opportunità e responsabilità per sé e per la comunità di cui si fa parte”.

“È importante considerare soluzioni anche molto restrittive, ma tutto questo deve essere modulato e considerato in termini di pianificazione. La decisione non deve essere vissuta come preoccupazione da parte dei cittadini, ma come necessità, opportunità e responsabilità per sé e per la comunità di cui si fa parte”, spiega il virologo.

E alla domanda su quale sia il livello oltre il quale è opportuno bloccare una Regione, Pregliasco risponde: “L’elemento da monitorare ovviamente è il dato di occupazione dei servizi ospedalieri, in particolare le terapie intensive. Occorre valutare se possono ancora garantire la migliore assistenza che oggi possiamo dare alle persone con problematiche più impegnative”. E la soglia di contagi giornalieri che farebbe scattare il divieto di muoversi dalle regioni più colpite? “7-8 mila casi”.

Leggi anche: 1. Crisanti a TPI: “I tamponi fai da te sono una buffonata. Zaia venditore di fumo”; // 2. De Magistris a TPI: “De Luca è un tiranno, mi ha escluso da tutto. Il Covid l’ha smascherato. Serve la verità e io ho il dovere di dirla”; // 3. L’assessore alla Sanità del Lazio a TPI: “Lockdown inevitabile se i contagi non scendono”; // 4. Ecco a voi i nuovi sovranisti: ignoranti individualisti e negazionisti che cianciano di dittatura sanitaria
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