Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:07
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Operai travolti da un treno, i lavori iniziati prima e senza il nulla osta: è giallo su chi ha dato il via libera

Immagine di copertina

Operai travolti da un treno, i lavori iniziati prima e senza il nulla osta

Perché 5 dei 7 operai che stavano lavorando alla sostituzione di alcuni binari sulla linea Torino-Milano, all’altezza della stazione di Brandizzo, sono stati travolti da un treno? È quello che dovrà appurare una doppia inchiesta condotta dalla procura di Ivrea e, parallelamente, dal ministero dei Trasporti.

Dai primi accertamenti emerge che è “mancata comunicazione per il nulla osta”: i lavoratori, infatti, avrebbero dovuto iniziare i lavori una volta passato il treno che invece li ha uccisi.

Non è chiaro se il convoglio fosse in ritardo: quel che appare certo, invece, è che nessuno abbia comunicato agli operai che il treno dovesse ancora transitare nella stazione.

Secondo quanto ricostruito da La Repubblica, infatti, gli operai erano a conoscenza del passaggio di due treni, il 2044 e il 14950.

Il 2044 passa all’orario stabilito nei documenti, ovvero quando mancano circa dieci minuti alla mezzanotte. Forse è proprio il passaggio di questo convoglio che trae in inganno gli operai, che, una volta passato il convoglio, iniziano il loro lavoro.

Ma alle 23,49 il treno 14950 entra nella stazione di Brandizzo a più di 100 chilometri orari, travolgendo e uccidendo gli operai. Perché? Quello che sarebbe dovuto essere un binario “morto” in quel momento, non lo era affatto.

Il treno, infatti, è passato con il semaforo verde e il convoglio, come detto, era atteso sin dal principio. “Quello che non dovevano esserci, in quel momento, erano i lavori in corso” rivela uno dei tecnici che sta seguendo il caso.

Secondo Rfi “un cantiere di quel tipo può essere attivato soltanto dopo che il responsabile della squadra operativa, in questo caso dell’impresa appaltatrice, ha ricevuto il nulla osta formale ad operare”. Quello che non si trova, però, è proprio il nulla osta.

Da chiarire, quindi, è anche il ruolo del delegato di Rfi che si trovava sul cantiere. Se gli operai hanno iniziato i lavori in anticipo e senza autorizzazione, come mai nessuno li ha avvertiti?

“Se fosse stata fatta una telefonata, li avrebbero avvisati che un treno stava per arrivare: i due macchinisti del convoglio hanno rispettato tutte le regole, erano dove dovevano essere” dichiara un investigatore.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / La donna che ha investito e ucciso un ladro a Viareggio non si pente: "Che dovevo fare?"
Cronaca / Viareggio, insegue il ladro che le aveva rubato la borsetta e e lo uccide
Cronaca / È morto il cantante neomelodico Carmine Diamante
Ti potrebbe interessare
Cronaca / La donna che ha investito e ucciso un ladro a Viareggio non si pente: "Che dovevo fare?"
Cronaca / Viareggio, insegue il ladro che le aveva rubato la borsetta e e lo uccide
Cronaca / È morto il cantante neomelodico Carmine Diamante
Cronaca / Incidente Nettuno, il dramma di Simona Spallotta: “Dove sono mio figlio e mia sorella?”
Cronaca / Esclusivo TPI – Il caso mai risolto di Manuela Murgia, i familiari a TPI: “Aspettiamo giustizia da 30 anni”
Cronaca / Manuale della rivolta giovanile: ecco come (non) si organizzano i ragazzi per cambiare il mondo
Cronaca / Infarto curato con gli antidolorifici: l’assurda morte dell’attrice 28enne Francesca Carocci
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / "Uccidendo la mia famiglia pensavo di risolvere il mio malessere": le parole del 17enne di Paderno
Cronaca / Strage di Paderno, il nonno del 17enne che ha sterminato la famiglia: “Non lo abbandoneremo mai”