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Bergamo, decine di richieste di adozione per la piccola Noemi, trovata nella “Culla per la vita”

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Per la prima volta da quando è stata istituita nel 2007, la Culla per la vita alla Croce Rossa di Bergamo è stata utilizzata da una mamma che ha deciso di non tenere la bimba che ha partorito, affidandola alle cure dei sanitari e sperando che qualcuno possa permetterle di vivere la vita che merita. “Siamo stati soli io e lei per questi nove mesi”, recita il biglietto scritto dalla donna e trovato accanto al fagottino in cui era avvolta la piccola.

“La bambina — si legge in una nota del Papa Giovanni — è sana e gli esami a cui finora è stata sottoposta hanno confermato il suo ottimo stato di salute. È accudita dal personale medico e infermieristico dell’ospedale di Bergamo e dai volontari presenti in reparto”. Dopo dieci giorni dall’abbandono, il Tribunale dei minori nominerà per la piccola Noemi un tutore, ma in città è partita la gara di solidarietà per adottarla. Sono decine le coppie che si sono proposte per assicurarle un futuro, in una enorme gara di solidarietà partita in città. “L’eventuale procedura di adozione — spiegano al Papa Giovanni — verrà gestita dal Tribunale dei minori secondo un percorso normativo ben definito, quindi non possiamo dare seguito alle richieste di affido, anche temporaneo, che stiamo ricevendo. È possibile per tutte le donne partorire in anonimato nei punti nascita mantenendo per sempre segreto il proprio nome, senza riconoscere il bambino e lasciandolo al sicuro in ospedale”.

Al Centro aiuto alla vita è arrivata la telefonata di un privato che ha annunciato una donazione per la bimba. Molti si sono offerti di aiutare anche la madre: “Ora aspettiamo che arrivi — dice la presidente Anna Rava Daini — Ma se la mamma dovesse farsi avanti, abbiamo mezzi nostri per assicurarle assistenza materiale, psicologica e legale. È importante che non resti sola e sappia che tanti la vogliono aiutare”.

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