Francesca Albanese e la frase sui napoletani: “Battuta manipolata da quattro minus habentes”
La Relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati replica alle critiche
Francesca Albanese replica alle critiche in seguito ad alcune sue dichiarazioni in cui paragonava napoletani e milanesi. Ospite del podcast Tintoria, infatti, la Relatrice speciale dell’Onu per i territori palestinesi occupati aveva dichiarato come “Milano non fosse Napoli. Nel senso che lì ci pensano che si devono svegliare alle sei”. Una frase che aveva fatto storcere il naso a molti, provocando anche una polemica politica. Forza Italia e Fratelli d’Italia, infatti, avevano chiesto la revoca della cittadinanza onoraria che Napoli sta per conferirle, mentre Angelo Pisani, storico legale in Italia di Diego Armando Maradona, si era detto pronto a un’azione legale collettiva contro Albanese, accudandola di discriminazione.
Io non credo che Francesca Albanese sia stata “discriminatoria” nei confronti dei suoi conterranei, ma mi chiedo come avrebbe reagito l’opinione mainstream se un qualsiasi altro personaggio avesse appellato tutti i napoletani sfaticati 🤔
pic.twitter.com/QOSf5OG2ws— Ferdinando Iuliano 🇮🇹🇨🇦 (@ferdinandoiu) October 11, 2025
Accuse alle quali ha replicato la stessa Francesca Albanese: “A Napoli. Ma solo per l’amore che ti porto. Come è possibile che la manipolazione da parte di quattro minus habentes, di una battuta che era finalizzata a pizzicare i fratelli e sorelle milanesi venga presa come un’offesa a voi Napoletani?? Quando scherzo sui milanesi o paragono Gaza a Napoli, lo faccio sempre con amore e rispetto, non per offendere”. La Relatrice Onu, poi, sottolinea il suo legame con il Sud: “Ma pensateci, io che mi dico sempre fiera meridionale, irpina, campana prima che italiana, potrei mai offendere la mia terra? Mi sa che nei trappoloni che tendono a me ci cadete in troppi. E questo non lo dico perché io ho il dogma dell’infallibilità, e se sbaglio so scusarmi. Ma perché in questo mondo pericoloso solo l’amore ci salverà”.