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Famiglia nel bosco, il piano per riportare i bambini a casa: dalla ristrutturazione alla scuola

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Le azioni dell'avvocato Giovanni Angelucci per riunire la famiglia, momentaneamente divisa

C’è un piano, messo a punto dall’avvocato Giovanni Angelucci, per riunire la famiglia nel bosco e permettere loro di restare lì dove vivono tuttora. La priorità, come spiega La Repubblica, è quella ovviamente di permettere che i tre bambini, Rose Utopia, Galorian e Bluebell, tornino dai genitori Catherine Louise Birmingham e Nathan Trevallion. Come prima cosa andrà ristrutturata la casa di 40 metri quadrati comprata per 20mila euro dalla coppia. Un ingegnere ha redatto un progetto, che prevede un vano per poter tenere all’interno il gabinetto, collegato a un sistema di fitodepurazione “suggerito e sovvenzionato dall’Unione europea”. Il progetto, inoltre, prevede una stanza in più per i bambini, che oggi dormono insieme ai genitori.

Diverso il discorso delle utente, chiaramente difficili in un luogo così isolato. “Le condutture generali del gas in una zona così remota non esistono, dovrebbero ricorrere a bombole”. La cucina economica che Nathan ha acquistato prevede piatti di ghisa riscaldanti: “La casa è fissa a 22 gradi, persino troppo calda” afferma il legale. Infine, sulla pericolosità dell’abitato “un certificato di idoneità statica è già stato rilasciato lunedì scorso”. C’è poi il discorso della scolarizzazione dei bambini. Il provvedimento di un istituto comprensivo di zona “ratifica la richiesta di avvalersi dell’istruzione parentale”. Rose Utopia, quindi, potrà iniziare la terza, mentre gli altri due bambini inizieranno il loro unschooling con una scuola bresciana: “Non parlano bene l’italiano, ma parlano l’inglese”. Per quanto riguarda i soldi, invece, i “coniugi hanno due conti correnti, una vettura con bollo e assicurazione, due telefonini e un tablet. Pagano le tasse sulla casa e sulla spazzatura. Possiedono tutto quello che serve per l’essenziale, il superfluo lo rifiutano”.

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