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Home » Cronaca

Morte Emanuela Perinetti, il dolore della sorella al funerale: “Ti chiedo scusa per non aver capito”

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Morte Emanuela Perinetti, il dolore della sorella al funerale

Nella giornata di ieri, venerdì 1 dicembre, si è svolto il funerale di Emanuela Perinetti, la manager scomparsa in un ospedale di Milano a soli 34 anni.

S&D

I funerali, che si sono celebrati alla Basilica di Sant’Eustorgio di Milano, hanno visto la presenza di amici, parenti e anche volti noti del calcio, tra cui Paolo Maldini, Luciano Moggi e Antonio Conte.

Emanuela, infatti, era figlia di Giorgio Perinetti, attuale direttore sportivo dell’Avellino, ruolo che in passato ha ricoperto anche in club della massima serie quali Roma e Napoli.

Proprio il papà ha ricordato il “piglio da comandante” della figlia aggiungendo: “Non sapremo mai le ombre che hanno creato un disagio così grande che non abbiamo saputo e potuto contrastare”.

La sorella Chiara, invece, ha chiesto “scusa per non aver capito sempre che il modo giusto di starti vicino era quello degli ultimi tempi, era il prendersi cura e non respingere”.

“Voglio dirti anche grazie perché senza di te non sarei me oggi, mi hai insegnato l’ambizione e la determinazione, e ti dico grazie perché anche oggi mi lasci con qualcosa: questa rete di protezione di persone fantastiche per cui puoi star tranquilla che il freddo di dicembre, di questo in particolare, non mi farà sentire sola” è stato il commovente discorso della sorella di Emanuela.

Definita da Riccardo Luna su La Repubblica una delle donne più influenti del digitale italiano, Emanuela Perinetti era diventata un punto di riferimento nel settore.

Emanuela Perinetti, infatti, lavorava nel mondo dello sport e del calcio, come il papà, ma con una mansione diversa: la donna, infatti, era una consulente che aiutava brand, club e atleti a raggiungere obiettivi di marketing digitale, innovazione e sostenibilità.

Da tempo, come rivelato dal papà Giorgio in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, la ragazza lottava con l’anoressia. “Non riusciamo a capire, i medici hanno fatto il possibile. Da tempo stava lottando contro l’anoressia. Lei si preoccupava per me, e mi diceva che tutto andava bene” ha dichiarato Giorgio Perinetti.

“L’altro giorno, quando mi ha detto che aveva ‘parlato’ con la mamma (scomparsa nel 2015 ndr.), ho capito che non c’era più nulla da fare. E da allora mi chiedo come sia possibile spegnersi così, senza nessun problema economico, professionale o sentimentale” ha aggiunto il papà di Emanuela.

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