Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:12
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Delitto di Garlasco, nel sacchetto della spazzatura con i resti della colazione trovati i Dna di Chiara Poggi e Alberto Stasi

Immagine di copertina

I primi risultati dell'incidente probatorio non offrono nuovi appigli alla pista alternativa

C’è solo il Dna di Chiara Poggi e quello di Alberto Stasi nel contenuto del sacchetto della spazzatura contenente i resti della colazione, mai analizzati prima d’ora, presumibilmente consumata dalla vittima il giorno in cui è stato commesso il delitto di Garlasco. Sono i primi risultati dell’incidente probatorio che aveva il compito di riscrivere la storia dell’omicidio di Chiara Poggi. I primi esiti raggiunti dalla genetista Denise Albani, perito scelto dal gip di Pavia Daniela Garlaschelli, non hanno dato i risultati sperati. Secondo il Corriere della Sera, infatti, sul piattino di plastica, sul piccolo sacchetto azzurro dell’immondizia e sulle linguette dei due Fruttolo è stato trovato il Dna della vittima. L’unico profilo di Dna maschile individuato, invece, appartiene ad Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi e detenuto nel carcere di Bollate da 10 anni: è sulla cannuccia di plastica del brick dell’Estathé. Un’eventualità che lo stesso Stasi non aveva escluso avendo cenato con la vittima la sera prima del delitto.

Nell’incidente probatorio ci sono anche due nuove impronte da analizzare, che non comparivano nella relazione tecnica del Ris dell’epoca. Una si trova sullo stipite della porta che conduce alla cantina e non apparterrebbe né a Stasi né ad Andrea Sempio. L’altra, invece, è l’impronta che si trova sulla cornetta del telefono. E che potrebbe appartenere a Chiara Poggi, la quale in quel momento si stava difendendo dall’aggressione.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Cronaca / Famiglia nel bosco, rigettato il ricorso dei genitori: i bambini restano in comunità
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ti potrebbe interessare
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Cronaca / Famiglia nel bosco, rigettato il ricorso dei genitori: i bambini restano in comunità
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Gruppo FS: piano Milano-Cortina 2026, Frecciarossa a Milano Malpensa e collegamenti potenziati
Cronaca / RFI (Gruppo Fs), passante AV di Firenze: “Marika” ha raggiunto la nuova stazione AV di Belfiore
Cronaca / Famiglia nel bosco, la relazione dei servizi sociali: "I bambini hanno paura della doccia"
Cronaca / Milano, 21enne accoltellato per strada: è grave
Cronaca / Taranto, ha una forte emicrania e va in ospedale: muore a 19 anni
Cronaca / Aosta, chiede aiuto ai carabinieri poi li investe più volte: ferito gravemente un appuntato di 41 anni
Cronaca / Famiglia nel bosco, la figlia Utopia Rose: "Ci piace stare insieme"