Delitto di Garlasco, il consulente della famiglia Poggi: “Ora i Dna di tutti, o fra qualche anno rischia di spuntare un Ignoto 3”
La richiesta della famiglia in vista del maxi incidente probatorio
In vista del max incidente probatorio disposto dalla gip di Pavia, in programma tra due settimane, il consulente della famiglia Poggi, Marzio Capra, ha chiesto di estendere i prelievi di Dna a tutti coloro che hanno avuto a che fare con il delitto di Garlasco. Il gip ha infatti stabilito che verrà acquisito il dna delle gemelle Paola e Stefania Cappa, cugine della vittima, quello dell’amico di Alberto Stasi, Marco Panzarasa, e quello degli amici di Marco Poggi e Andrea Sempio (qui il suo profilo), Mattia Capra e Roberto Freddi, oltre a quello di un altro amico, Alessandro Biasibetti.
A questi, però, il genetista forense che assiste la famiglia Poggi vorrebbe aggiungere tutti quei profili, dai medici legali, ai biologi, ai genetisti, che in passato hanno maneggiato i reperti inerenti all’omicidio di Chiara Poggi, per “evitare di trovarci fra anni con un possibile ‘Ignoto 3’ o ‘Ignoto 4’ che è semplicemente il Dna di un vecchio perito o carabiniere del Ris, oppure il mio che ho partecipato agli accertamenti. Nel frattempo, la famiglia Poggi, attraverso i legali Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, ha denunciato la “assillante campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social, che non sta purtroppo risparmiando nemmeno la amata Chiara”.