Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:09
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Cosenza, vicepreside fa coprire i jeans strappati di una studentessa con lo scotch: “Inadeguati al contesto”

Immagine di copertina

La vicepreside del liceo Lucrezia della Valle di Cosenza ha fatto coprire con dello scotch i jeans strappati di una studentessa. La vicenda è stata denunciata sui social dal Fronte della Gioventù comunista. “Stamattina in una scuola di Cosenza, una ragazza è andata a scuola indossando questi jeans, (dei normalissimi jeans strappati) e la vicepreside ha deciso di coprire gli strappi dei suoi jeans con dei pezzi di scotch, definendoli “poco decorosi” e “inadeguati al contesto scolastico”, si legge nel post. Gli studenti hanno poi organizzato un flash mob davanti all’istituto. L’evento non ha raccolto tante adesioni, a detta degli organizzatori anche a causa di una circolare che minacciava provvedimenti agli alunni che si fossero assentati a scuola.

S&D

Ma le ragazze che hanno preso parte al flash mob hanno indossato provocatoriamente jeans con del nastro adesivo e mostrato lo striscione: “Il vostro decoro è violenza e repressione, no alla scuola dei padroni”.  “L’abbigliamento di una ragazza non può essere determinato da un presunto ‘Dress Code’ della scuola, che in primis non è riportato in alcun documento legale, e che nega il diritto di ogni persona di esprimere sé stessa anche con il suo modo di vestire. Riteniamo totalmente vergognosi atti di questo genere che, a detta di diversi studenti e studentesse dell’istituto, già si sarebbero ripetuti svariate volte, e che sono il frutto di cio’ che sta diventando oggi la scuola pubblica”, continua il messaggio condiviso dal Fronte della Gioventù comunista su Facebook. “La competizione tra i vari istituti, sempre più simili ad aziende che hanno come loro capi i vari dirigenti scolastici, porta ognuno di essi a volere apparire all’esterno come “scuola d’elite” con studenti perfetti, imponendo loro norme assurde come questa”.

Anche il Comune della città ha censurato l’operato della scuola. “Cosa s’intende per buon senso o decoro nell’abbigliamento e, soprattutto, chi lo stabilisce? Per quale motivo – aggiungono – ragazzi e ragazze dovrebbero vestirsi a scuola in maniera diversa da come si vestono nella quotidianità?”, hanno dichiarato Rosi Caligiuri e Maria Pia Funaro, rispettivamente segretaria del Pd cittadino e vicesindaca della città.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / 25 aprile 2024: supermercati e negozi aperti o chiusi in Italia per la Festa della Liberazione. Info e orari
Cronaca / Perché la Festa della Liberazione si celebra il 25 aprile? Il motivo
Ti potrebbe interessare
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / 25 aprile 2024: supermercati e negozi aperti o chiusi in Italia per la Festa della Liberazione. Info e orari
Cronaca / Perché la Festa della Liberazione si celebra il 25 aprile? Il motivo
Cronaca / Venezia: dal campanile di San Marco cadono alcuni pezzi di cemento armato
Cronaca / Femminicidi, Amnesty: "97 donne uccise, 64 da partner o ex"
Cronaca / Pandoro Ferragni-Balocco, per il giudice ci fu una “pratica commerciale scorretta”
Cronaca / Piero Fassino denunciato per furto a Fiumicino: “Ma io volevo pagare”
Cronaca / Roma, ventenne stuprata da due nordafricani: adescata su Instagram
Cronaca / Processo Bochicchio, altro rinvio. E ora le parti civili puntano a far riaprire le indagini
Cronaca / Roma, allarme in hotel del centro per esalazioni tossiche: cinque intossicati