Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

“Io medico italiano vi dico: non ho mai visto nulla di simile”, la testimonianza dell’anestesista al Nyt

Immagine di copertina
Credit: Ansa

La testimonianza di Marco Pavesi, anestesista al Policlinico San Donato di Milano al New York Times

“Io medico italiano vi dico: non ho mai visto nulla di simile”, la testimonianza dell’anestesista al Nyt

“Pensiamo sempre alle calamità come a qualcosa che accade lontano da noi, agli altri, in un’altra zona del mondo. È come una superstizione. Ma questa volta non è così. Stavolta è successo qui, a noi, ai nostri cari, ai vicini di casa, ai colleghi”. Sono le parole che l’anestesista Marco Pavesi ha scritto in una testimonianza pubblicata sul New York Times sull’emergenza Coronavirus nel nostro paese, che lui sta vivendo in prima linea in quanto medico del Policlinico San Donato di Milano.

“Sappiamo come rispondere a incidenti stradali, deragliamenti, persino terremoti”, scrive il medico. “Ma un virus che ha ucciso così tante persone, che peggiora ogni giorno che passa e per il quale una cura – o anche solo un modo per contenerlo – sembra ancora lontano? No”.

Pavesi racconta di come, dal 21 febbraio, l’ospedale e il sistema lombardo in generale si sia riorganizzato per fronteggiare l’emergenza, con la creazione di nuovi posti in terapia intensiva e reparti interamente dedicati all’infezione Covid-19. Cita i dati dei contagi e dei morti, quelli che ogni giorno abbiamo imparato a sentire nel bollettino dalla Protezione civile, e aggiunge: “Con questi numeri, il sistema sanitario del paese potrebbe presto collassare”.

“I pazienti che arrivano rimangono per molti giorni, mettendo a dura prova le risorse mediche”, spiega l’anestesista. “Già nel nord Italia – in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche – i sistemi sanitari sono sottoposti a enormi stress. Gli operatori sanitari sono sfiniti. Man mano che il virus si diffonde, altre regioni si troveranno presto nella stessa situazione. Fortunatamente, la Lombardia e il governo nazionale hanno adottato misure di contenimento aggressive 10 giorni fa. Entro la fine di questa settimana – dopo 15 giorni, il periodo di incubazione dell’infezione – vedremo se tali misure sono state efficaci. Solo allora potremmo vedere un rallentamento della diffusione del virus”.

Pavesi ricorda il grande spirito di sacrificio dei medici italiani e i rischi che stanno correndo. “In qualità di anestesista dedito alle emergenze chirurgiche, non ho avuto molti rapporti diretti con pazienti affetti da Coronavirus”, spiega il medico. “Ma ce n’è stato uno. Un uomo anziano in condizioni fragili, che doveva rimuovere un tumore. L’intervento è proceduto normalmente: l’ho messo a dormire e si è svegliato quattro ore dopo, senza dolore. Era a metà febbraio. Una settimana dopo, hanno iniziato a manifestarsi i sintomi rivelatori: febbre alta, tosse. In breve tempo, la polmonite”.

“Ora è in terapia intensiva, intubato e in condizioni critiche”, racconta. “È uno dei tanti che sono diventati un numero senza nome, uno di quelli che rappresentano il peggioramento della situazione. Spero che l’inizio della fine di questo focolaio sia presto. Ma sapremo che arriverà solo se e quando le infezioni inizieranno a diminuire”, conclude il medico.

Leggi anche:

1. Le bare di Bergamo sono l’immagine simbolo della tragedia che stiamo vivendo (di L. Telese) /2. Gli altri eroi che mandano avanti il paese: “Noi corrieri vi consegniamo i pacchi ogni giorno ma rischiamo il contagio”

3. Coronavirus Anno Zero, quel 23 febbraio all’ospedale di Alzano Lombardo: così Bergamo è diventata il lazzaretto d’Italia /4. Ospedali e inceneritori: a rischio la gestione dei rifiuti infetti

5. Coronavirus: Luca Zaia è l’unico vero modello italiano, come Wuhan (di Selvaggia Lucarelli)

TUTTE ULTIME LE NOTIZIE SUL CORONAVIRUS IN ITALIA E NEL MONDO
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Asti, cinque ragazze violentate con la scusa di un servizio fotografico: due arresti
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Precipita per 100 metri sul Cervino: morto alpinista
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Asti, cinque ragazze violentate con la scusa di un servizio fotografico: due arresti
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Precipita per 100 metri sul Cervino: morto alpinista
Cronaca / Catania, donna di 38 anni trovata impiccata in bagno: dubbi sul suicidio
Cronaca / Imola, bambina di 8 anni annega nella piscina di un hotel
Cronaca / Bolzano, spiavano col cellulare i vicini in camera da letto: denunciata coppia di 50enni
Cronaca / Cortina, si sgancia in partenza la cabina della funivia Tofana: paura a bordo
Cronaca / Stadio Roma, il video del progetto del nuovo impianto. Gualtieri: “Unico”
Cronaca / Bambina di 8 anni violentata sessualmente: arrestato il vicino di casa
Cronaca / Torino, Siena, Parma: le tre università italiane che chiedono di riconoscere lo Stato di Palestina