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    Coronavirus in Italia, ultime notizie. Contagi stabili: +2.339 (ieri +2.477). Borrelli: “Primo maggio a casa”. Poi fa retromarcia

    Credit: ANSA/ ANDREA FASANI

    Le ultime notizie dell'epidemia di Covid-19 in Italia

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 3 Apr. 2020 alle 06:43 Aggiornato il 3 Apr. 2020 alle 21:52

     

     

    Coronavirus in Italia: le ultime notizie di oggi in tempo reale

    CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – L’Italia continua la sua battaglia contro il Coronavirus, in una fase in cui sembra finalmente che il picco sia stato raggiunto e che si stiano attraversando i giorni in cui la curva dei contagi si appiattisce. Secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile, il bilancio nel nostro paese è di 85.388 contagiati, 14.681morti e 19.758 guariti per un totale di 119.827 casi registrati. Qui le ultime notizie sul Coronavirus nel mondo. Di seguito le ultime notizie di oggi, venerdì 3 aprile 2020, sul Coronavirus in Italia, aggiornate in tempo reale.

    Ore 21.40 – Gualtieri all’Unione europea: “Servono gli eurobond” – L’Italia insiste con la Commissione europea per l’introduzione dei coronabond. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri ha detto: “Bene SURE e garanzie Bei, ma la risposta dell’Ue deve comprendere bond comuni”. Spiega Gualtieri in una nota: “La sfida economica posta dal Coronavirus è senza precedenti e richiede un vero salto di qualità nella risposta dell’Europa. Per questo l’Italia sta conducendo dure battaglie su tutti i tavoli negoziali. Solo poche settimane fa c’era solo il MES con condizionalità. Abbiamo ottenuto che sul tavolo negoziale venissero proposti strumenti nuovi e adeguati alla sfida che abbiamo di fronte. L’insieme di proposte che l’Eurogruppo presenterà al Consiglio Europeo comprende ora lo schema SURE di assicurazione contro la disoccupazione – da anni richiesto dal nostro Paese – un significativo potenziamento del capitale della BEI per costituire un fondo per le garanzie ai prestiti delle imprese e un fondo per la ricostruzione da finanziare con bond comuni europei”.

    E tuttavia, prosegue Gualtieri, “l’Italia ha ribadito, trovando l’accordo di altri Paesi tra cui la Francia, che non possiamo rispondere a uno shock comune e simmetrico con politiche fiscali asimmetriche che amplierebbero i divari tra Paesi. Pertanto la risposta comune europea sarà adeguata solo se comprenderà l’emissione comune di bond europei per finanziare i piani nazionali di risposta all’emergenza Coronavirus”.

    Quanto al Mes, prosegue il ministro, “per l’Italia è uno strumento inadatto a gestire questa crisi nella forma attuale. Come ha detto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, solo un MES senza condizionalità che conservi del vecchio meccanismo solo il nome, diventando di fatto un fondo per la lotta alla pandemia, potrebbe essere adeguato a concorrere, insieme agli altri strumenti, a una risposta europea all’altezza della sfida che deve essere imperniata su soluzioni nuove”.

    Ore 21,15 –  Conte alle regioni: “Il governo fa tanto per voi” – “Il governo sta facendo tanto per le regioni. Ognuno di noi, ministri, governatori, a tutti i livelli istituzionali, sta dando il massimo” per salvare le vite dei cittadini, ha detto Conte alle Regioni durante una videoconferenza a Palazzo Chigi. “In questo difficile momento per la nazione dobbiamo continuare a lavorare con la massima correttezza e collaborazione istituzionale”, ha detto il Presidente del Consiglio. “Sono perfettamente consapevole delle quotidiane pressioni a cui siete sottoposti nel compiere le scelte di gestione e organizzazione sanitaria regionale che rientrano nell’ambito della vostra competenza. Sapete che in me troverete sempre, come lo è stato fino ad oggi, un punto di riferimento importante”.

    Ore 20,45 – Cura Italia: Inps, 2,9 mln domande; 2,5 mln per bonus 600 euro – Alle 19 di oggi, le domande per prestazioni Inps previste dal decreto Cura Italia, pervenute telematicamente, sono 2.927.377 per più di 5,8 milioni di beneficiari. Lo riferisce l’Inps, precisando che per l’indennità di 600 euro sono arrivate 2.538.867 domande; per i congedi parentali, 186.589 domande; per il bonus baby-sitting, 23.421 domande; per la Cigo, 118.000 domande per 2.021.259 beneficiari; per l’assegno ordinario, 60.500 domande per 1.082.500 beneficiari.

    Ore 20,00 – Accordo Germania-Francia su piano Ue, c’è Mes – Germania e Francia hanno raggiunto un accordo sul piano a breve termine per fronteggiare la crisi del coronavirus. Le proposte saranno sottoposto all’esame dell’Eurogruppo di martedì prossimo. Lo riferisce l’agenzia di stampa tedesca Dpa. L’accordo prevede la possibilità per gli Stati di ricorrere a una linea di credito del Mes fino al 2 per cento del proprio Pil, l’intervento della Bei per garantire fino all’80 per cento dei prestiti a breve termine delle banche e il ricorso al bilancio Ue con risorse da destinare a misure contro la disoccupazione.

    Ore 18,36 – Borrelli a TPI: “Controlli rigidi su mascherine. Non più errori in futuro”- Il capo della protezione civile ha risposto alle nostre domande sulla qualità dei dispositivi di protezione e sui controlli delle consegne provenienti dalla Cina. “Mascherine consegnate per errore ai medici di base l’altro giorno è stato un problema logistico. Erano per la cittadinanza. C’è un canale di distribuzione che si consolida giorno per giorno. Solo ieri sono state distribuite 4.800.000 mila mascherine. Sussistono ferrei controlli da parte del personale della Croce Rossa che è nei nostri luoghi di smistamento deputato a verificare la bontà dei prodotti. In futuro non avremo difficoltà. Per i DPI che acquistiamo vengono verificati. Per quello che riguarda il contesto ospedaliero seguiamo procedure a seconda dei protocolli che devono adottare i medici. Essendoci una penuria di risorse, cerchiamo di ottimizzare: per tutto il turno dei medici chiediamo che i mezzi di protezione siano utilizzati in tutta l’aerea dove si trovano i malati”.

    Ore 18,15 -Borrelli, fase 2? ogni decisione spetta a governo – Il capo della protezione Civile in conferenza stampa puntualizza sul caos date e sulla cosiddetta “fase 2”: “Per la fase 2 al momento c’è una sola data, il 13 aprile, come annunciato dal presidente del Consiglio. L’organizzazione di questa emergenza è molto grande e c’è un comitato tecnico scientifico che ogni giorno si confronta per fare ogni tipo di valutazione. Quando conoscerò i dati degli esperti, potrò dare la mia opinione. Ogni decisione sulla realizzazione della fase 2 spetta al governo e al consiglio dei ministri. Io non mi permetto di anticipare cose che a me non sono note”.

    Ore 18 – l bollettino di oggi: stabili sia i contagi (+2.339) sia i decessi (+766) – Il consueto bollettino della Protezione civile annunciato da Angelo Borrelli attesta che in Italia ci sono 85.388 contagiati (erano  contagiati, +2.339), 14.681 morti (erano 13.915 morti , +766) e 18.278 guariti (erano 18.278, + 1.480) per un totale di 119.827 casi registrati. Il totale dei ricoverati con sintomi è di 28.741, mentre i pazienti in terapia intensiva sono attualmente 4.068. In isolamento domiciliare ci sono invece 52.579 persone. I tamponi effettuati sono stati 38.617. I morti, invece, ieri erano aumentati di 760, mentre oggi di 766. I guariti erano aumentati di 1.413, oggi di 1.480. Si conferma il trend di diminuzione complessiva dei ricoveri rispetto ai numeri delle scorse settimane: le persone attualmente in ospedale con sintomi sono 28.741, con un aumento di 201 su ieri (quando erano stati 137), quelle in terapia intensiva sono 4.068, appena 15 più di ieri. Infine, ​52.579 sono in isolamento domiciliare, 2.123 più di ieri. (Qui il bollettino completo).

    Ore 17,45 – Ue, accordo vicino: no Coronabond, sì Mes – L’Eurogruppo di martedì potrebbe arrivare a un accordo politico su un pacchetto di misure per reagire alla crisi economica provocata dal Coronavirus. Il pacchetto non comprende il ricorso ai Coronabond, su cui resta l’opposizione di Germania e Olanda. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Agi, il cardine dell’intesa sta in una linea di credito all’interno del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) per i paesi che ne faranno richiesta. Resta da capire a quali condizioni. L’ammontare delle risorse da destinare alle linee di credito dovrebbe aggirarsi attorno ai 230-240 miliardi di euro. Le altre due misure su cui sta emergendo un consenso in vista dell’Eurogruppo di martedì sono un potenziamento del ruolo della Banca europea per gli Investimenti (Bei), che dovrebbe destinare 200 miliardi alla liquidità per le imprese, e lo strumento “Sure” proposto dalla Commissione, che dovrebbe raccogliere 100 miliardi sui mercati per aiutare gli Stati membri a finanziare cassa integrazione e sussidi di disoccupazione.

    Ore 16,30 – Borrelli: “Non ho mai parlato di date, si deciderà sulla base dell’evoluzione dei contagi” – “Il presidente Conte ha parlato chiaro, al momento le misure dureranno fino al 13 aprile, solo successivamente il governo, sentito il Comitato tecnico scientifico, deciderà come procedere”. Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, intervistato dall’agenzia di stampa Agi. “Io non ho mai parlato di date, ho ribadito ancora una volta che ogni decisione sarà presa sulla base dell’evoluzione dei contagi”.

    Ore 15,00 – Iss, letalità Italia 11,8%, 2 morti su 3 over 70. Il tasso di letalità del Coronavirus in Italia è dell’11,8%, un dato fortemente influenzato da età, condizioni cliniche e anche sesso (le donne sono solo il 31,4% delle vittime). Lo riporta l’aggiornamento epidemiologico dell’Istituto Superiore di Sanità, presentato oggi nel punto stampa che si tiene due volte a settimana. L’età media delle vittime è di 80 anni, contro i 62 anni che è l’età media dei contagiati. Quasi due su tre, per l’esattezza il 73,5%, sono over 70. Sono sei in tutta Italia i decessi registrati sotto i 30 anni, mentre complessivamente le vittime tra gli under 50 sono solo l’1,1% del totale. E si conferma l’importanza della comorbidità: se il 2,8% delle vittime non aveva altre patologie, il 22,1 ne aveva una, il 23,9 due, e il 51,3 tre o più patologie.

    Ore 14,00 – Sito Inps in tilt, procura apre inchiesta – La procura di Roma ha aperto questa mattina un’inchiesta sulla vicenda Inps, in merito al presunto hackeraggio del sito. A coordinare gli accertamenti del Cnaipic della polizia postale è il procuratore aggiunto Angelantonio Racanelli. Il fascicolo, dove si ipotizzano reati informatici, è stato aperto dopo che la polizia ha deposistato la prima informativa sulla vicenda.

    Ore 13,30 – Fontana: “Trend in linea, a breve discesa” – Il governatore della Lombardia Attilio Fontana nel consueto punto stampa giornaliero sull’epidemia di Coronavirus ha confermato che “il trend anche oggi è rimasto nella stessa positiva linea. Continua ad essere in pianura, non ha fortunatamente impennate. Adesso nei prossimi giorni dovrebbe iniziare la discesa”.

    Ore 12,30 – Il bollettino dello Spallanzani – Sono 195 i pazienti attualmente ricoverati per Covid-19 all’ospedale Spallanzani di Roma. Di questi, 22 sono in condizioni più serie e necessitano di supporto respiratorio. È quanto emerso dal nuovo bollettino quotidiano diffuso dall’ospedale della Capitale, specializzato nella cura delle malattie infettive. Lo Spallanzani, inoltre, fa sapere che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 190” precisando anche che “in giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici”.

    Ore 12,00 – Iss: “Misure stanno funzionando” – “Le misure di contenimento contro il Coronavirus funzionano”: lo ha sottolineato il capo dell’Iss, l’Istituto Superiore di Sanità, Gianni Rezza, nel corso del punto stampa sull’andamento dell’epidemia. “Stiamo conducendo uno studio sull’impatto delle misure – ha aggiunto Rezza – a partire dalle prime zone rosse: in quella del basso lodigiano R0 superava 3 all’inizio, intorno al 28 febbraio era già sceso al di sotto di 1. Infatti i casi hanno cominciato a scendere abbastanza rapidamente nell’area di Codogno, poi un piccolo ritorno per una Rsa colpita”. Rezza poi ha parlato della possibilità che il virus circoli nell’aria affermando che “non vi è nessuna evidenza per dirlo al momento”. “La trasmissione per via aerogena era stata ipotizzata e dimostrata in contesti particolari, specie in ambito sanitario. Ma la letteratura internazionale conferma il fatto che droplet e contatto sono i veicoli principali di infezione”.

     

     

    Ore 11,30 – Morto Sergio Rossi, stilista e imprenditore delle calzature – Si è spento all’ospedale di Cesena Sergio Rossi, 85 anni, stilista e imprenditore “re” delle calzature. Era stato ricoverato qualche giorno fa dopo essere risultato positivo al Coronavirus. Come scrive il Corriere Romagna: “Il suo quadro clinico è precipitato in poche ore. Con lui se ne va il primo dei decani del distretto della scarpa di San Mauro Pascoli. Il poker d’assi dei fondatori ha sempre contemplato in rigoroso ordine alfabetico Gimmi Baldinini, Quinto Casadei, Vittorio Pollini e appunto Rossi. Dei quattro era considerato il più estroso e creativo, dal carattere non sempre semplice, il mestiere imparato direttamente sul campo dal babbo calzolaio, quindi l’apertura della sua fabbrica a San Mauro Pascoli all’inizio degli anni ’50 ai bagliori del boom economico che stava per arrivare in tutta la sua forza”.

    Ore 11,00 – Inps: “Arrivate quasi due milioni e mezzo di domande” – Alle 8 di oggi le domande per i bonus Inps previste dal decreto Cura Italia sono state 2.456.101 per più di 5,1 milioni di beneficiari. Lo rende noto l’Inps in una nota.

    Ore 10,20 – Fontana: “Adesso arriva la parte più difficile” – Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha parlato dell’emergenza Coronavirus nel programma tv Mattino 5 affermando che “adesso arriva la parte più difficile”. “Bastano un paio di giorni di notizie positive – ha affermato Fontana – e la gente pensa che sia finito tutto, ma siamo ancora nel bel mezzo dell’epidemia e se noi la vogliamo interrompere dobbiamo rispettare le regole. Adesso c’è la fase più difficile, iniziare a scendere”.

    Ore 10,00 – Borrelli: “A casa anche il primo maggio. Fase 2 dal 16 maggio? Dipende dai dati” – Intervistato da Rai Radio 1, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha detto che molto probabilmente la quarantena in Italia sarà allungata fino al primo maggio. “Dopo Pasqua e Pasquetta, anche il primo maggio lo passeremo chiusi in casa? Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane”, ha dichiarato Borrelli. Anche una volta terminate le restrizioni, ha sottolineato il capo della Protezione Civile, “cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze”. Successivamente, nel corso di un intervento nel programma radiofonico Circo Massimo, su Radio Capital, Borrelli ha commentato la possibilità di iniziare la cosiddetta “fase 2” a partire dal 16 maggio: “Dipende dai dati. La situazione ora è stazionaria, dobbiamo vedere quando questa situazione inizia a decrescere. Non vorrei dare delle date, però da qui al 16 maggio potremo aver dati ulteriormente positivi che consigliano di riprendere le attività e cominciare quindi la fase 2”.

    Ore 09,00 – Infermiera positiva torna in ospedale: denunciata –  Ha violato la quarantena per tornare in ospedale dove, a suo dire, avrebbe voluto aiutare i colleghi in difficoltà. Una scusa che certo non ha evitato ad un’infermiera che presta servizio presso l’ospedale civile ‘Santa Scolastica’ di Cassino, una denuncia. La donna, infatti, risultata positiva al Covid-19, era stata messa in quarantena dall’Azienda Sanitaria proprio per evitare il propagarsi del virus nella struttura. Inspiegabile il suo comportamento. I colleghi quando l’hanno vista entrare hanno immediatamente allertato i carabinieri che l’hanno denunciata e riaccompagnata a casa.

    Ore 07,00 – Conte risponde a Von der Leyen: “Bene ‘Sure’ ma servono più soldi” – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sulle pagine di Repubblica, ha risposto alla lettera inviata ieri sullo stesso giornale dalla presidente della Commissione europea Ursula Vor der Leyen. Quest’ultima, nel suo intervento, aveva chiesto scusa all’Italia per la scarsa solidarietà dimostrata da alcuni paesi europei nei primi giorni dell’emergenza Coronavirus. Von der Leyen aveva parlato di “comportamento dannoso”, sottolineando però come le cose siano poi cambiate e annunciando in particolare il progetto “Sure”, una cassa integrazione europea per aiutare lavoratori e imprese in una fase difficile e dare un contributo alle finanze pubbliche dei singoli stati.  “Accogliamo con favore la proposta della Commissione europea di sostenere, attraverso il piano ‘Sure’ da 100 miliardi di euro, i costi che i governi nazionali affronteranno per finanziare il reddito di quanti si trovano temporaneamente senza lavoro in questa fase difficile”, scrive Conte. “È una iniziativa positiva, poiché consentirebbe di emettere obbligazioni europee per un importo massimo di 100 miliardi di euro, a fronte di garanzie statali intorno ai 25 miliardi di euro”.

    Poi però il premier incalza Von der Leyen e l’Ue: “Le risorse necessarie per sostenere i nostri sistemi sanitari, per garantire liquidità in tempi brevi a centinaia di migliaia di piccole e medie imprese, per mettere in sicurezza l’occupazione e i redditi dei lavoratori autonomi, sono molte di più. E questo non vale certo solo per l’Italia. Per questo occorre andare oltre. Altri player internazionali, come gli Stati Uniti, stanno mettendo in campo uno sforzo fiscale senza precedenti e non possiamo permetterci, come italiani e come europei, di perdere non soltanto la sfida della ricostruzione delle nostre economie, ma anche quella della competizione globale”.

    “Si tratta – prosegue Conte – di sfruttare a pieno la vera ‘potenza di fuoco’ della famiglia europea, di cui tutti noi siamo parte, per dare vita a un grande programma comune e condiviso di sostegno e di rilancio della nostra economia, e per assicurare un futuro degno alle famiglie, alle imprese, ai lavoratori, e a tutti i nostri figli […] Si continua a insistere nel ricorso a strumenti che appaiono totalmente inadeguati rispetto agli scopi che dobbiamo perseguire, considerato che siamo di fronte a uno shock epocale a carattere simmetrico, che non dipende dai comportamenti di singoli Stati”.

    COSA È SUCCESSO IERI IN ITALIA

    Il bollettino della Protezione civile – In Italia ci sono 83.049 contagiati (erano 80.572 contagiati, +2.477), 13.915 morti (erano 13.155 morti, +760) e 18.278 guariti (erano 16.847, +1.431) per un totale di 115.242 casi registrati. Il totale dei ricoverati con sintomi è di 28.540, mentre i pazienti in terapia intensiva sono attualmente 4.053. In isolamento domiciliare ci sono invece 50.456 persone. I tamponi effettuati sono stati 39.809. Tra ieri e l’altroieri i contagi erano aumentati di 2.937 unità a fronte di 34.455 tamponi. Tra ieri e oggi l’aumento dei contagi è stato di 2.477 a fronte di 39.809 tamponi. Il dato è positivo, perché in relazione all’aumento dei tamponi, il numero dei contagi è il più basso da un mese: un malato ogni 8,5 tamponi effettuati. I morti, invece, ieri erano aumentati di 727, mentre oggi di 760. I guariti erano aumentati di 1.118, oggi di 1.431. (Qui il bollettino completo).

    Scontro Conte-Fontana – Dura replica del governatore della Lombardia Attilio Fontana al premier Conte, che ha detto che la Lombardia avrebbe potuto adottare misure più restrittive se lo avesse ritenuto necessario in riferimento alla mancata istituzione della zona rossa nella bergamasca. Fontana ha dichiarato: “Il premier Conte, che è un fine giurista, deve darmi due risposte: uno, come faccio io che non ho titoli a bloccare un diritto costituzionale protetto; due, anche se l’avessi disposta con che forze dell’ordine avrei potuto chiudere zona rossa?”. Secondo il governatore della Lombardia quello di Conte è “un tentativo di scaricare. Noi a Conte abbiamo chiesto la zona rossa, nel comitato tecnico il nostro rappresentante ha insistito. È inutile che cerchi di scaricare su di noi”. Invece, secondo Fontana, il presidente del Consiglio quando prese ulteriori misure restrittive disse “‘è come se realizzassi zona rossa in tutta regione’.

    Conte: “Ci prepariamo per la fase 2”. Le ipotesi in campo – Nel corso della conferenza stampa in cui ha annunciato la proroga delle misure restrittive fino al 13 aprile, il premier Giuseppe Conte ha detto che, una volta terminata l’emergenza, avrà inizio una cosiddetta “fase 2”, ovvero un periodo di allentamento graduale e di convivenza con il virus. Ed è proprio alla fase 2 che il governo e il comitato tecnico scientifico stanno lavorando da giorni. Sino a quando non verrà trovato un vaccino, infatti, il pericolo di un’ondata di ritorno del Coronavirus sarà sempre alto. Ecco perché il presidente del Consiglio ha parlato di “convivenza con il virus”. L’idea degli esperti è dunque quella di cercare di tenere il più possibile sotto controllo il Covid-19, isolando subito eventuali nuovi focolai per evitare di ritrovarsi nella stessa situazione del 21 febbraio scorso, ovvero quando si è scoperto che il virus circolava indisturbato in Lombardia già da un mese. Per riuscirci, i tecnici stanno lavorando a varie ipotesi. Una è la realizzazione di un’app che sia in grado di ricostruire gli spostamenti di un contagiato in modo tale da intercettare e mettere subito in isolamento eventuali positivi. Poi, si lavora anche a una sorta di “patente d’immunità”. Si pensa, dunque, a una grande indagine di sieroprevalenza nazionale per capire chi è già stato contagiato dal Coronavirus in Italia, e quindi ha sviluppato gli anticorpi, e chi no. Per quanto riguarda i luoghi pubblici, dove sarà consigliato di indossare la mascherina e mantenere comunque le distanze di sicurezza, si lavora all’ipotesi di mezzi di trasporto pubblici a capienza ridotta e alla possibilità di consentire le cene al ristorante solo in quei locali che saranno in grado di distanziare i tavoli, permettendo di mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro. Leggi la notizia.

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