“Donne inutili se non sono fertili”: bufera su un assessore nel Mantovano
Manlio Paganella, delega alla Cultura, fa parte della giunta di centrodestra di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova: La frase è stata pronunciata durante il Consiglio comunale del 7 marzo
“O si nasce donne fertili o si nasce donne inutili”. Ma Manlio Paganella, assessore alla Cultura del Comune di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, ne ha anche per gli uomini: “O si nasce uomini o si nasce eunuchi”, ha detto in occasione del Consiglio comunale tenutosi lo scorso 7 marzo.
Alle consigliere dell’opposizione che, indignate, abbandonavano il Consiglio, l’assessore alla Cultura ha rivolto un altro messaggio: “Il coraggio, se non ce l’ha, uno non se lo può dare”. Le parole discriminatorie di Paganella hanno fatto il giro del web e l’assessore è stato presto travolto dalle polemiche.
Il Comune di Castiglione delle Stiviere è guidato da una giunta civica di centrodestra: Paganella è un civico.
A denunciare l’atteggiamento dell’assessore sono state in primis le tre consigliere del Partito democratico presenti al Consiglio comunale, che, per protesta hanno lasciato l’aula: “Abbiamo chiesto al sindaco Enrico Volpi di ritirare la delega a questo assessore, ma per ora abbiamo l’impressione che il primo cittadino stia solo prendendo tempo. Si è dissociato dalle parole di Paganella ma ha anche detto che quella dell’assessore è una reazione a noi dell’opposizione che lo abbiamo criticato per altre scelte”, ha dichiarato a La Stampa Graziella Gennai, capogruppo del Pd nel Consiglio comunale di Castiglione delle Stiviere.
Ma non è la prima volta che Paganella finisce nell’occhio del ciclone. A gennaio, alla vigilia della Giornata della Memoria, l’assessore alla Cultura aveva presenziato alla presentazione dell’ultimo lavoro di Gianfranco Sella Compagno Mitra. Ad allestire l’evento era l’associazione Progetto Nazionale, di chiarissima matrice di estrema destra.
“In quell’occasione Paganella intervenne in quanto assessore del Comune e portò persino i saluti del Sindaco (che non era presente). Il Consiglio comunale del 7 marzo era stato convocato proprio per chiedere a Paganella il perché di quella partecipazione. Ed è andato come è andato, con quelle belle frasi che ora stanno facendo il giro d’Italia”, ha continuato la consigliera dem.
Il sindaco Enrico Volpi ha preso le distanze dalle parole pronunciate dal suo assessore nel Consiglio del 7 marzo. E, come spiega a La Stampa, “nei prossimi giorni dirò quale sarà la mia decisione, se ritirerò le deleghe a Paganella o meno. Certo è che le sue parole non sono state né opportune né, tantomeno, condivisibili. E quello che più colpisce è vedere che l’assessore non abbia ancora chiesto scusa in modo adeguato”.
E ha continuato ancora Volpi: “Non ho visto, da parta sua, una presa di posizione adeguata”. Anche la Lega prende posizione nei confronti di Paganella e in un post apparso sulla pagina Facebook del partito si legge: “Riteniamo doveroso dissociarci dalle parole pronunciate dall’assessore Manlio Paganella nel corso del suo intervento. Pur riconoscendo il clima poco sereno, fatto di attacchi personali anche pesanti, che nelle settimane precedenti alcune forze politiche hanno creato attorno al professor Paganella, non possiamo giustificare le parole da lui pronunciate nei confronti del mondo femminile”.
Ma la Lega va oltre e punta il dito contro la “strumentalizzazione politica dell’episodio” con l’intento di “oscurare quanto questa amministrazione ha fatto nei due anni del suo mandato e quanto sta facendo per il rilancio della nostra città”.
E si precisa ancora nel post: “Strumentalizzazione che, al di là del giusto risentimento per quanto detto dall’ assessore, prende ingiustamente di mira anche le nostre rappresentanti femminili: per noi e per loro non commentare a caldo ma oggi è stata una scelta ben precisa anche se la posizione era chiara da subito”.