Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 13:18
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Alessandria, uccise la moglie nel letto: “Ero posseduto da Satana”

Immagine di copertina
Immagine d'archivio. Credit: AGF

La confusa ricostruzione di Giovanni Salamone, che la notte del 16 ottobre assassinò a coltellate la consorte Patrizia Russo: all'origine del delitto depressione e preoccupazioni economiche

“Ero posseduto da Satana”. Giovanni Salamone, 61 anni, ha spiegato così ai giudici della Corte d’Assise di Alessandria perché la notte del 16 ottobre 2024 ha ucciso la moglie, Patrizia Russo, 53 anni, accoltellata mentre era a letto nella loro abitazione di Solero.

L’uomo è stato interrogato in aula ieri, lunedì 12 maggio, nel processo che lo vedo imputato per l’omicidio. Il giorno del delitto era stato lui stesso ad allertare i carabinieri e a confessare subito l’accaduto, ma anche quel giorno spiegò confusamente cosa lo aveva spinto a uccidere: “Mi volevano fregare i soldi. Non so spiegare chi e come”, disse ai militari dell’Arma giunti sul posto.

Secondo quanto emerso finora nel processo, sembra che Salamone soffrisse di depressione e fosse preoccupato per una serie di debiti contratti e per un processo a suo carico in cui era accusato di ricettazione, processo da cui sarà poi assolto. In aula è stata ascoltata anche la migliore amica della vittima, a cui la donna avrebbe dettagliatamente aggiornato sulla difficile condizione mentale del marito.

Gli avvocati difensori di Salamone – Elisabetta Angeleri e Gianfranco Foglino – hanno richiesto la perizia psichiatrica per l’uomo, ma l’istanza è stata respinta, “perché – spiega Angeleri – negli atti c’è già una consulenza di parte dell’accusa e, quindi, non ci sarebbero elementi tali da giustificare una perizia”.

Il 61enne è attualmente detenuto nel carcere di Marassi a Genova. Il 18 ottobre 2024, due giorni dopo il delitto, l’uomo tentò di togliersi la vita nella Casa circondariale “Cantiello e Gaeta” di Alessandria.

LEGGI ANCHE: Femminicidio di Elisa Amato, il Tar dà il via libera alla fondazione in memoria dell’assassino

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Delitto di Garlasco, scontro tra periti e legali: "Impronte senza sangue"
Cronaca / Il nome italiano, i 5mila euro di paghetta dalla mamma e l'arrivo in barca: tutti i misteri del killer di Villa Pamphili
Cronaca / Villa Pamphili, il mistero di "Rexal Ford": all'anagrafe di Malta risulta celibe e senza figli
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Delitto di Garlasco, scontro tra periti e legali: "Impronte senza sangue"
Cronaca / Il nome italiano, i 5mila euro di paghetta dalla mamma e l'arrivo in barca: tutti i misteri del killer di Villa Pamphili
Cronaca / Villa Pamphili, il mistero di "Rexal Ford": all'anagrafe di Malta risulta celibe e senza figli
Cronaca / Stefania Cappa al papà: "Davvero hanno scarcerato Alberto Stasi?"
Cronaca / Le tre sedie in cucina e l’impronta 97F attribuita al killer, la procura scopre le carte sul delitto di Garlasco
Cronaca / Villa Pamphili, l'ultimo testimone che ha visto Ford con la bimba viva: "Era ubriaco"
Cronaca / Villa Pamphili, il vero nome di Rexal Ford è Francis Kaufmann
Cronaca / L'ultimo messaggio del killer di Rexal Ford prima della fuga: "Mia moglie mi ha lasciato"
Cronaca / Perugia, quattordicenne si tuffa in un lago artificiale e muore
Cronaca / Delitto di Garlasco, il legale di Sempio: “Il concorso nell’omicidio è un escamotage per accusare Andrea”