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Home » Esteri

Cento cadaveri di troppo: proteste in Messico per un tir carico di salme

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Un rimorchio refrigerato di un tir contenente almeno 100 cadaveri ha mandato su tutte le furie gli abitanti dello stato occidentale di Jalisco, in Messico.

S&D

I cittadini infatti si sono fortemente lamentati per il cattivo odore che proviene dal container che è stato affittato dalle autorità locali dopo che gli obitori nella città di Guadalajara si sono riempiti all’inverosimile.

“Abbiamo molti bambini in questo quartiere… potrebbe farci ammalare tutti”, ha detto José Luis Tovar, uno dei residenti.

Un grosso problema che le autorità non saprebbero come risolvere. Le leggi in Messico infatti impediscono la cremazione di corpi collegati a reati violenti che di recente sono aumentati a dismisura.

“Abbiamo finito le tombe dei cimiteri dove potremmo seppellirli”, ha detto il capo dell’unità investigativa forense di Jalisco, Luis Octavio Cotero che ha poi aggiunto – secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa AFP – che si starebbe cercando un sito dove seppellire ben 800 cadaveri.

Sepolutre che farebbero rientrare l’emergenza e quindi permetterebbero alle autorità di poter “smaltire” anche i 100 corpi presenti nel rimorchio refrigerato che nel frattempo sta facendo il giro del Messico.

Il container infatti inizialmente era stato parcheggiato in un magazzino nel quartiere di Duraznera, alla periferia di Guadalajara, ma dopo due settimane gli abitanti hanno cominciato a lamentarsi per un fetido odore e per le mosche che stavano invadendo la zona.

Quindi lo spostamento nel sobborgo di Tlajomulco de Zúñiga.”Non lo vogliamo qui, hanno bisogno di metterlo da qualche altra parte, puzza”, le parole dei residenti.

Non sono anni facili per il Messico: più di 200.000 persone sono state uccise o sono scomparse dal dicembre 2006 , quando il governo messicano ha dichiarato guerra al crimine organizzato.

Il Messico ha vissuto il suo anno più violento nel 2017 con oltre 25.000 omicidi. Trequarti dei quali per mano del crimine organizzato. Insomma, una vera e propria emergenza.

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