Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:13
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Messico, ritrovati i cadaveri di 11 persone torturate e appese a testa in giù

Immagine di copertina

La polizia ha rinvenuto i corpi di otto uomini e tre donne appesi a testa in giù, con evidenti segni di tortura e con colpi d’arma da fuoco in testa

Undici persone sono state torturate e uccise in una casa a Ciudad Juarez nello Stato di Chihuahua, nel nord del Messico, al confine degli Stati Uniti.

La notizia è stata data dal procuratore generale dello Stato.

La polizia, una volta sulla scena del delitto, ha rinvenuto i corpi di otto uomini e tre donne appesi a testa in giù, con evidenti segni di tortura e con colpi d’arma da fuoco in testa.

La casa sembra fosse frequentata da una gruppo criminale e il massacro potrebbe essere legato a un regolamento di conti tra bande.

Secondo quanto riferito dai media locali, nella casa sono state ritrovate diverse dosi di anfetami e le forze di polizia ritengono che l’abitazione fosse un luogo in cui la gente si riuniva per assumere la droga.

Il giorno precedente al massacro nella zona si è registrato un duro scontro fra bande di narcotrafficanti.

Nell’incidente è rimasto ucciso anche Juan Arturo Padilla Juárez, noto anche come El Genio, uno dei leader della banda de Los Aztecas.

Gli 11 corpi sono statti ritrovati in un’abitazione nello Stato di Chihuahua, in cui si registra uno dei più alti tassi di violenza della criminalità organizzata in Messico.

Nei primi sei mesi del 2018 si sono registrai 534 omicidi omicidi a Ciudad Juarez e luglio ci sono stati 177 omicidi, secondo i dati del Segretariato esecutivo del Sistema nazionale di sicurezza pubblica.

Il Messico è anche considerato uno dei paesi più pericolosi del mondo per i giornalisti: nel 2017, 12 giornalisti sono stati uccisi e in molti casi gli autori non sono ancora stati identificati.

Dal 2010 inoltre sono stati uccisi 66 giornalisti e non è mai stato trovato alcun colpevole.

Questi numeri dimostrano quanto sia difficile fare il cronista in Messico e quanto poco interesse ci sia tanto nel proteggere chi svolge questa professione, quanto nel cercare di punire chi commette questo genere di omicidi.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Benvenuti a Vienna: la metropoli del futuro
Esteri / Reportage TPI – La guerra sotto l’ombrellone: così gli ucraini sfidano le bombe sulle spiagge di Odessa
Esteri / Il piano di pace delle Lobby per l’Ucraina: ecco cosa prevede (e cosa c’è dietro) la proposta attribuita a Donald Trump
Ti potrebbe interessare
Esteri / Benvenuti a Vienna: la metropoli del futuro
Esteri / Reportage TPI – La guerra sotto l’ombrellone: così gli ucraini sfidano le bombe sulle spiagge di Odessa
Esteri / Il piano di pace delle Lobby per l’Ucraina: ecco cosa prevede (e cosa c’è dietro) la proposta attribuita a Donald Trump
Esteri / I 47 secondi che salvarono la carriera politica di Kamala Harris
Esteri / La famiglia secondo JD Vance: ecco come la pensa il vice di Trump sulla genitorialità e come può influenzare le presidenziali Usa
Esteri / Così Israele finanzia i coloni violenti nei Territori palestinesi occupati
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "17 morti nei raid di Israele". Cisgiordania: uccise attivista Usa e 13enne palestinese. Idf prepara "mosse offensive" contro Hezbollah"
Esteri / Andrii Sybiha è stato nominato nuovo ministro degli Esteri dell’Ucraina: ecco chi è
Esteri / Gaza, il Consiglio di Sorveglianza di Meta: su Facebook e Instagram si può usare lo slogan “Dal fiume al mare”
Esteri / Francia, Macron nomina primo ministro il repubblicano Michel Barnier. Mélenchon protesta: “Elezione rubata”