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Il deputato Andrea Mura è stato espulso dal Movimento 5 Stelle

Immagine di copertina
L'onorevole Andrea Mura

A dare l'annuncio la senatrice grillina Paola Taverna: "Ha dimostrato irresponsabilità, menefreghismo e mancanza di rispetto verso chi lo ha votato"

Il deputato pentastellato Andrea Mura è stato espulso dal Movimento 5 Stelle.

L’annuncio è arrivato il 26 luglio 2018 dalla senatrice grillina Paola Taverna, che ha dichiarato: “Andrea Mura con il 96,8 per cento di assenze in parlamento ha dimostrato irresponsabilità, menefreghismo e mancanza di rispetto verso gli italiani che lo hanno votato. Per questo il deputato Mura è espulso dal Movimento 5 stelle”.

È giunto in merito anche il commento di Mario Puddu, ex sindaco di Assemini, già coordinatore regionale del M5S durante la campagna elettorale per le politiche del marzo scorso e in lizza per le “regionarie” in Sardegna.

“Andrea Mura era stato candidato per fare il Parlamentare della Repubblica italiana col Movimento 5 Stelle, quindi a patto di seguire delle regole precise: taglio stipendio e impegno costante in Parlamento”, ha scritto Puddu su Facebook.

“Con altre forze politiche si possono fare intere carriere politiche non andando in Parlamento, ma non col Movimento 5 Stelle. Da noi resta solo chi segue le regole. Per chi vuole solo una poltrona non c’è spazio”.

Questo il post di Puddu sulla propria pagina Facebook:

Il caso che ha coinvolto il deputato Andrea Mura è scoppiato in seguito alle dichiarazioni in cui il parlamentare grillino tentava di giustificare le sue numerose assenze dai banchi di Montecitorio.

Nel corso di un’intervista alla Nuova Sardegna, Mura aveva detto: “L’attività politica non si svolge solo in Parlamento. Si può svolgere anche su una barca. Io l’ho detto fin dall’inizio, anche in campagna elettorale, che il mio ruolo, più che quello di parlamentare, sarebbe stato quello di testimonial a difesa degli oceani”.

Il parlamentare del M5S ha ammesso di recarsi alla Camera solo “una volta alla settimana, per la commissione Trasporti”.

“Capisco l’incredulità, ma io l’ho detto fin dall’inizio al Movimento che non volevo fare il parlamentare ma il testimonial per salvare gli oceani dalla plastica”, ha spiegato Mura. “Presente o no, non fa differenza”.

Andrea Mura, che è un velista professionista, è skipper dell’open 50 Vento di Sardegna e uno dei componente del team de Il Moro di Venezia, con il quale ha vinto due campionati del mondo e una Louis Vuitton Cup.

Il parlamentare ha raccontato che a novembre 2018 prenderà parte ad una regata in solitario dalla Francia ai Caraibi, denominata la “Rotta del rum”.

Ecco come si articola la sua giornata tipo: “Mi sveglio alle 5 del mattino e mi precipito a preparare la barca. Dalle 10 alle 13 in ufficio a Cagliari per il lavoro da deputato. Pranzo alle 14 e alle 16 di nuovo in ufficio per rispondere alle email e poi palestra dalle 19 alle 21”.

“Userò la mia imbarcazione davanti a due milioni e mezzo di spettatori e a 90 milioni di telecamere per trasmettere un messaggio fondamentale: salvate gli oceani dalle microplastiche. Per la prima volta uno sportivo ancora in attività sarà testimonial della Camera dei deputati su un tema che interessa tutti”, ha detto Mura.

Il deputato grillino spiega che il suo partito “sapeva quale sarebbe stato il mio ruolo e mi appoggia in questa battaglia”.

“D’altronde”, ha aggiunto, “con la maggioranza schiacciante che i Cinque Stelle hanno alla Camera, che io sia presente o meno non fa alcuna differenza”.

Alla domanda sulla sua retribuzione da parlamentare Mura ha risposto: “È probabile che quei soldi finiscano nel fondo microcredito istituito dal M5S. Ci sto pensando”.

Sulla questione era intervenuto anche il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, che il 24 luglio 2018, a margine dell’assemblea dell’alleanza delle cooperative italiane, ha dichiarato: “Le sue considerazioni, spero false, unite al livello di assenza, dovrebbero indurre il parlamentare M5S Andrea Mura a dimettersi”.

“Doveva già essersi dimesso”, ha aggiunto Di Maio, “perché quelle dichiarazioni non solo sono inaccettabili, ma dobbiamo considerare che i parlamentari, incluso io, sono dei privilegiati e fanno un lavoro da privilegiati con uno stipendio da privilegiati e quindi sono i primi che devono stare chiusi dentro alla Camera e al Senato a lavorare sulle leggi e sui provvedimenti per migliorare la qualità della vita degli italiani”.

Anche l’esponente pentastellato Alessandro Di Battista ha voluto dire la sua su Mura: “Ho apprezzato la presa di posizione del Movimento sul suo parlamentare assenteista che sostiene si possa fare politica in barca”.

“Ci andasse pure in barca, senza essere parlamentare e restituendo gli stipendi che si è preso fino ad oggi senza aver lavorato adeguatamente”, ha scritto Di Battista sul “Blog delle Stelle”.

“Difendere la propria forza politica ad ogni costo è da idioti, non da cittadini sovrani”, ha concluso l’esponente M5S.

Leggi anche: Chi sono i deputati e i senatori più assenteisti dell’attuale legislatura: la classifica

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