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Home » Tecnologia

Facebook, trafugati i dati di 35 milioni di italiani: ecco come scoprire se il tuo profilo è stato hackerato

Immagine di copertina

I dati di 533 milioni di profili su Facebook, compresi 35 milioni di iscritti italiani, sono stati hackerati e resi pubblici su Internet

Facebook, ecco come scoprire se il tuo profilo è stato hackerato

Quasi 533 milioni di profili su Facebook sono stati hackerati, divulgando nomi completi, compleanni, numeri di telefono e informazioni sulla posizione degli utenti su un database gratuito e accessibile a chiunque abbia conoscenze tecniche di base.

S&D

Tra questi, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, figurano i dati di almeno 35 milioni di iscritti italiani, il numero più alto al mondo, seguiti da 32 milioni di utenti negli Stati Uniti, 11 nel Regno Unito e 6 in India. Il furto di dati risale a quasi due anni fa ma la novità è che ora queste informazioni sono accessibili in rete insieme a quelle di oltre mezzo miliardi di utenti provenienti da 100 Paesi del mondo.

Come scoprire se il proprio profilo Facebook è stato hackerato

Un sito-web indipendente, haveibeenpwned.com, permette di verificarlo inserendo l’indirizzo e-mail associato al proprio profilo. Al momento purtroppo è possibile soltanto accertare che la propria e-mail non figuri tra i dati divulgati, il che rende difficile verificare eventuali violazioni.

Su 533 milioni di account hackerati infatti, solo 2,5 milioni includono tra i dati sottratti l’e-mail associata al profilo. Questo implica una possibilità pari solo allo 0,5 per cento che il proprio indirizzo di posta elettronica appaia tra gli archivi pubblici consultati da haveibeenpwned.com a fronte di quasi il 20 per cento di possibilità di figurare tra i profili attaccati due anni fa.

Il fondatore del portale, Troy Hunt, ha annunciato l’intenzione di aggiungere i numeri di telefono associati ai profili per accertare eventuali violazioni del proprio account. Tutti i profili hackerati infatti, secondo haveibeenpwned.com, includono tra i dati divulgati il numero telefonico associato.

Ad ogni modo, secondo Facebook, la falla è stata provocata da un problema emerso nel 2019, ormai risolto. I dati trafugati risalgono quindi a due anni fa ma potrebbero comunque essere utili a eventuali criminali informatici dediti al furto di identità.

Come proteggere il proprio profilo Facebook

L’attacco hacker in questione ha preso di mira i sistemi di sicurezza di Facebook, dunque gli utenti avrebbero potuto fare ben poco per proteggersi da questo genere di violazioni. Alcuni dati devono essere inevitabilmente condivisi con l’azienda di Menlo Park, compreso il numero di cellulare, ironia della sorte come misura di sicurezza. Eppure, a livello individuale, resta importante scegliere quali informazioni condividere con il social network.

• Riflettere bene su cosa condividere: Oltre ai dati trafugati attraverso attacchi a Facebook, esistono molti altri modi per raccogliere i dati degli utenti iscritti ai social. Foto, post su fatti privati e commenti possono infatti rivelare involontariamente informazioni sensibili

• Evitare di usare Facebook per accedere ad altri siti-web: La funzione “Accedi con Facebook” su app e siti-web permette spesso di risparmiare decine di registrazioni e di limitare il numero di profili e soprattutto password da ricordare. Tuttavia, questa pratica aumenta i rischi, soprattutto in caso di accessi a più siti e app. In caso di hackeraggio infatti, eventuali criminali informatici avranno accesso a tutti i siti-web collegati

• Associare password diverse ai vari profili: Usare sempre la stessa password per i propri account social e di posta elettronica può rivelarsi un problema serio in caso di attacco informatico. L’uso di password diverse associate ai vari profili non riduce di per sé il rischio di fughe di dati ma permette di limitare i danni ai soli profili hackerati.

Leggi anche: Facebook ha chiuso la pagina della testata sovranista “Il Primato Nazionale”, vicina a CasaPound // Facebook cancella i profili dei militari responsabili del colpo di Stato in Myanmar // Mario Draghi non è sui social network: né su Facebook, né su Twitter o Instagram // Facebook e Twitter hanno censurato Trump unicamente per tutelare i propri interessi // Facebook rimuoverà tutti i contenuti che negano l’Olocausto

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