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Giro d’Italia 2023: Denz fa il bis, Armirail si regala la maglia rosa

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Il tedesco Nico Denz (Bora Hansgrohe) ha vinto la quattordicesima tappa del 106° Giro d’Italia che da Sierre in Svizzera riportava i corridori in Italia con arrivo a Cassano Magnago in provincia di Varese, patria di Ivan Basso, vincitore della corsa rosa nel 2006 e 2010. Il teutonico, che ha così replicato il successo di 48 ore fa a Rivoli, ha preceduto il canadese Derek Gee (Israel Premier Tech), alla sua terza piazza d’onore dopo quelle di Fossombrone e Viareggio, e un sempre positivo Alberto Bettiol (EF Education Easy Post), anche oggi all’attacco come nei giorni scorsi. Cambia, a sorpresa la classifica generale a causa del clamoroso ritardo di 21’11” con cui è giunto al traguardo il gruppo dei migliori. La maglia rosa riposerà stanotte sulle spalle di Bruno Armirail (Groupama FDJ). Il campione di Francia a cronometro partirà domani da Seregno con un vantaggio di 1’41” sul gallese Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) con lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo Visma) terzo a 1’43”.

Non solo il vincitore ma anche l’andamento della tappa è stato in fotocopia con quella piemontese di giovedì scorso. In partenza si formava un plotone di 29 attaccanti: Davide Ballerini e Pieter Serry (Soudal Quick Step), Nicolas Prodhomme e Larry Warbasse (AG2R Citroën), Stefano Oldani (Alpecin Deceuninck), Luis Leon Sanchez (Astana Qazaqstan), Andrea Pasqualon e Jasha Sütterlin (Bahrain Victorious), Nico Denz (Bora Hansgrohe), Alberto Bettiol (EF Education EasyPost), Davide Bais (Eolo Kometa), Henok Mulubrhan (Green Project Bardiani CSF Faizanè), Bruno Armirail (Groupama FDJ), Laurenz Rex (Intermarché Circus Wanty), Simon Clarke, Derek Gee e Stephen Williams (Israel Premier Tech), Fernando Gaviria, Will Barth e Carlos Verona (Movistar Team), Warren Barguil e Thibault Guernalec (Team Arkéa Samsic), Marius Mayrhofer (Team DSM), Alessandro De Marchi (Team Jayco AlUla) e Bauke Mollema, Toms Skujins e Otto Vergaerde (Trek Segafredo). I fuggitivi accumulavano rapidamente un vantaggio di sette minuti che diventavano otto al GPM del Passo del Sempione dove transitava per primo Bais che così riprendeva la maglia azzurra di leader degli scalatori.

Ai meno 65 dal traguardo, con il vantaggio dei battistrada ormai salito a 13 minuti, era Alberto Bettiol a rompere gli indugi andando all’attacco. Per i successivi 30 chilometri si susseguivano scatti e contro scatti fino a quando si formava al comando un quartetto composto da Stefano Oldani, Davide Ballerini, Laurenz Rex e Toms Skujins. Nel momento in cui il vantaggio degli attaccanti sfiorava il minuto erano Derek Gee e Nico Denz ad imprimere un’accelerazione dietro che li portava, insieme a Bettiol ed altri, a dimezzare lo svantaggio. Da questo momento iniziava una partita a scacchi con i tre al comando, Rex intanto si era staccato, che perdevano gradualmente terreno. Un fatale momento d’incertezza a 1.500 metri dall’arrivo, con Ballerini, Oldani e Skujins che indugiavano a guardarsi, decretava la condanna del trio. Il ricongiungimento avveniva ai meno 400 dal traguardo con Denz che esplodeva in maniera prorompente tutta la sua potenza. Solo Gee tentava di resistergli ma il tardivo tentativo di rimonta del canadese falliva, seppur di poco.

Domani andrà in scena la quindicesima tappa, una versione in scala ridotta del Giro di Lombardia. Sarà ben poca la strada pianeggiante nei 195 chilometri da Seregno a Bergamo con ben quattro GPM disseminati lungo il percorso. Dopo 46 chilometri ci sarà l’ascesa, di prima categoria, al Valico di Valcava cui seguiranno tre salite di seconda categoria: il Selvino, dopo 98 chilometri, il Miragolo di San Salvatore, dopo 111, e, infine la Roncola a 31 dal traguardo che, com’è tradizione quando si arriva nella città di Donizetti, sarà preceduto dall’arrampicata a Bergamo alta. Terreno per attaccare ce ne sarà in abbondanza. Speriamo che, almeno in qualcuno, ci sia anche la volontà.

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