Benedetta Pilato dopo l’accusa di furto all’aeroporto di Singapore: “Valuterò con più prudenza il valore delle persone di cui mi circondo”
Le parole della nuotatrice sui social
Arrivano le prime parole della nuotatrice Benedetta Pilato, accusata di furto all’aeroporto di Singapore insieme alla collega Chiara Tarantino e rilasciata in seguito all’intervento della Farnesina. L’atleta, poco dopo la diffusione della notizia, ha scritto un lungo post-sfogo sul suo profilo Instagram. “Desidero condividere alcune considerazioni in merito a quanto recentemente emerso sulla mia persona – scrive la nuotatrice – Durante il mio rientro dall’Asia, a seguito della partecipazione ai Campionati Mondiali e di un breve soggiorno privato con altri miei compagni della nazionale di nuoto, mio malgrado, sono stata indirettamente coinvolta in uno spiacevole episodio gestito dalle autorità aeroportuali di Singapore. In giorni che avrebbero dovuto essere soprattutto di riposo e di relax mentale, ho invece attraversato, lontana da casa, momenti particolarmente difficili, che poi fortunatamente si sono rilevati essere indipendenti dalla mia volontà, ma che mi hanno profondamente segnato sul piano umano”.
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Benedetta Pilato continua: “Tengo a precisare che ho collaborato fin da subito con le autorità locali, con il pieno supporto dell’Ambasciata Italiana. La vicenda fortunatamente si è conclusa in poche ore, senza nessuna implicazione, grazie anche alla mia massima trasparenza nei confronti delle stesse autorità aeroportuali di Singapore. Non ho mai avuto intenzione di compiere gesti inadeguati, e chi mi conosce sa quanto tengo ai valori dello sport, alla correttezza e all’onestà personale. Da questa esperienza comunque traggo grandi insegnamenti sulla prudenza, sulla responsabilità individuale e sul valore delle persone che mi circondano. Adesso torno nuovamente a concentrarmi con serenità e maggior determinazione sul mio percorso sportivo. Ringrazio profondamente chi mi ha sostenuta con discrezione, senza giudizi gratuiti, e chi continua a credere in me”.
Secondo quanto ricostruito le telecamere di sorveglianza dell’aeroporto di Singapore avrebbero ripreso Tarantino mentre infilava alcuni oggetti sottratti all’interno di un negozio nella borsa dell’amica. La scena, tuttavia, non è sfuggita alle autorità locali con la polizia che ha ritirato loro il passaporto e posto le nuotatrici in stato di fermo con l’accusa di furto. A sbloccare la situazione è stato il ministero degli Esteri: Tajani, in contratto con il presidente della Federnuoto Paolo Barelli, vicino al centrodestra, ha seguito il caso in prima persona. Alla fine alle atlete è stato concesso un permesso speciale per poter lasciare il Paese. Pilato e Tarantino, quindi, sono state accompagnate in un hotel, in attesa del volo di rientro, e ammonite a non ripetere episodi simili.