Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:46
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Spettacoli » TV

Chi era Roberto Mancini (Marco Giordano), raccontato in Io non mi arrendo

Immagine di copertina

Chi era Roberto Mancini (Marco Giordano), raccontato in Io non mi arrendo

Chi era Roberto Mancini (Marco Giordano) interpretato da Beppe Fiorello in Io non mi arrendo in onda oggi – 15 maggio 2021 – in replica su Rai 1? Roberto Mancini era un investigatore di polizia. È stato il primo ad indagare sui traffici dei rifiuti tossici che hanno avvelenato quel lembo di terra campana che va dal Garigliano fino al Vesuvio, conosciuta come Terra dei Fuochi.

Ad inizio anni 90 il poliziotto Roberto Mancini lavora su un mistero che non sembra importare a nessuno. Molti presunti imprenditori comprano terre senza valore per sotterrare spazzatura: un affare che vale milioni e milioni. Mancini si mette a lavoro insieme ad una squadra di colleghi. Da lì comincia un’indagine che dura anni e che porta Roberto a pagare con la propria vita: l’investigatore si ammala di cancro, proprio a causa della Terra dei Fuochi. Tumore che lo uccide nel 2014, a soli 53 anni, lasciando la moglie Monica e la figlia Alessia. Roberto si ammala perché, come consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti della Campania, ha portato avanti numerosi sopralluoghi in quelle zone, venendo a contatto con i rifiuti radioattivi.

Dopo la sua morte la famiglia ha chiesto allo Stato italiano un risarcimento, che è ammontato a soli cinquemila euro. Oggi la signora Mancini non vuole altri soldi, ma desidera solo che il lavoro di Roberto venga portato avanti.

“Roberto aveva scoperto e denunciato tutto questo, eppure non gli hanno dato retta – le parole di Beppe Fiorello su Roberto Mancini (Marco Giordano in Io non mi arrendo) -. Non conoscevo la sua storia, prima che me la proponesse il produttore: leggendo le prime pagine del soggetto mi sono arrabbiato, perché quest’uomo era sempre solo. Più dimostrava, più veniva emarginato. Nella sua carriera è stato addirittura degradato. Il suo dramma è paragonabile a quello dei giudici Falcone e Borsellino, i più famosi, ma anche a Peppino Impastato, Pippo Fava, Mauro De Mauro. Sono gli eroi civili, vittime della tragica storia di questo Paese: nessuno di loro è più con noi, li hanno fatti fuori tutti”.

Ti potrebbe interessare
TV / Lo Stato delle Cose: anticipazioni, ospiti e streaming del programma di Massimo Giletti
TV / Sandokan: le anticipazioni (trama e cast) della terza puntata
TV / Quarta Repubblica: ospiti e anticipazioni stasera, 15 dicembre 2025
Ti potrebbe interessare
TV / Lo Stato delle Cose: anticipazioni, ospiti e streaming del programma di Massimo Giletti
TV / Sandokan: le anticipazioni (trama e cast) della terza puntata
TV / Quarta Repubblica: ospiti e anticipazioni stasera, 15 dicembre 2025
TV / Grande Fratello 2025 streaming e diretta tv: dove vedere la puntata
TV / Sandokan streaming e diretta tv: dove vedere la terza puntata
TV / Grande Fratello 2025: le anticipazioni e ultime notizie oggi, 15 dicembre
TV / Ambulance: tutto quello che c’è da sapere sul film
Spettacoli / Giorgio Locatelli: "Chi disprezza gli immigrati non lo sopporto"
Gossip / Romina Power: "Al Bano? Lo amo ancora. Ylenia è viva, le indagini non sono state fatte bene"
TV / Ascolti tv domenica 14 dicembre: Sarà Sanremo, Chi vuol essere milionario, Che tempo che fa