Amadeus: “La politica stia lontana da Sanremo. Ferragni? A un certo livello la svista non è permessa”

In vista del suo quinto Festival di Sanremo (edizione 2024 in programma dal 6 al 10 febbraio), Amadeus ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica in cui ha rivelato, con la sua proverbiale calma, che ha “tutto sotto controllo”: “Non vivo con ansia, ma con entusiasmo. Spero che per il Paese sia una bella settimana”, le parole del conduttore e direttore artistico della kermesse a cui è stato chiesto di confermare anche il sesto anno per la kermesse. “Sarebbe un record, un motivo per cui non voglio è che non trovo moralmente giusto farne uno in più, rispetto a Mike e Pippo”, ha spiegato. Poi ha aggiunto: “Ho promesso all’azienda di dare una risposta, il fatto che me lo chiedano mi rende orgoglioso, ovviamente. Per una questione di rispetto, il giorno dopo ci metteremo seduti con la Rai e affronteremo il tema”.

Spesso al centro di polemiche “da sinistra a destra”, Amadeus ha invitato la politica a “stare lontana da Sanremo”: “Il Festival è il più grande appuntamento musicale del Paese e chiunque lo fa, deve farlo in assoluta indipendenza. Se sono stato attaccato da destra a sinistra, vuol dire che sono una persona libera – ha precisato -. Penso solo al bene del programma, non a farmi amicizie che possono tornarmi utili. Mai fatto nella vita, non inizio a farlo a 61 anni”.

Nel suo quinto e forse ultimo Sanremo, Amadeus ha voluto ancora una volta al suo fianco il grande amico Fiorello: “Mi trasmette energia, entusiasmo. Qualsiasi cosa faccia mi procura gioia, tra noi c’è alchimia. Questi 5 Festival non sarebbero potuti essere così se non lo avessi avuto al mio fianco, in modi diversi. Mi prende in giro. Portiamo a casa il quinto”.

Sanremo senza polemiche può esistere? “No. Me lo disse Pippo Baudo durante un famoso pranzo in cui mi diede preziosi consigli che mi aprirono gli occhi. “Ricordati che le polemiche faranno parte di Sanremo, se non ci saranno, non sarà Festival”. Non sono fatto per la polemica caratterialmente, ma sono Swiffer, le attiro senza cercarle. Sono 5 ore di diretta, può succedere qualunque cosa. Ma ho anche capito che la polemica, con la velocità con cui arriva, si spegne”, le parole di Amadeus.

All’ad Rai Roberto Sergio, ha chiesto “autonomia e libertà” per l’organizzazione della kermesse e lo hanno accontentato. Per la scelta delle co-conduttrici, Lorella Cuccarini, Giorgia, Teresa Mannino, ha raccontato di aver condiviso con la moglie “suggestioni”: “Questo è un Festival familiare, ascolto Josè e mia moglie per la musica, mi fa scoprire cose nuove”.

Impossibile non toccare il caso Ferragni-pandoro dato che lo scorso anno l’imprenditrice è stata co-conduttrice del Festival per due serate. Ama si è detto “dispiaciuto” per quanto accaduto, ma chi ha questo tipo di esposizione “non può permettersi di sbagliare”: “Provo dispiacere per chi vive questa situazione. Chiara è una professionista dedita al lavoro, è successo un corto circuito che non conosco. Lascia tutti con l’amaro in bocca. Quando sei a un certo livello, la svista non ti è permessa. Trapattoni diceva: “Il posto più bello dove stare sulla nave è l’albero maestro, ma è anche quello dove sei più esposto ai venti. Non puoi permetterti di fare nessun errore”.

No comment, invece, sul botta e risposta Cecchetto-Linus. Su Marco Liorni alla conduzione de L’Eredità, format che lui portò in Rai, ha aggiunto: “Nessun consiglio. Sono felice del suo successo. Portai in Rai il gioco, era un format argentino destinato al pomeriggio di Rai 2 e l’allora direttore di Rai 1 Del Noce, per me figura importantissima, lo testò. Era l’estate del 2002, 22 anni dopo è ancora fortissimo”.