Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:06
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Zingaretti apre ai 5 Stelle nella giunta del Lazio: e per Torino il Pd pensa a Claudio Marchisio

Immagine di copertina
Nicola Zingaretti e Claudio Marchisio. Credit: Ansa

Zingaretti è soddisfatto dell’esito della Direzione di ieri. “Si è capito che Nardella, Gori e la corrente di base Riformista, insieme ad Orfini, vogliono solo logorare il segretario. E poi favorire il rientro di Renzi”, spiega un fedelissimo del Zinga nazionale. E il congresso? Si farà o non si farà? Il Segretario sembra averlo escluso, per ora. Ma ha anche aggiunto che se continuano le polemiche quotidiane non si potrà andare molto avanti. “E allora altro che primarie nel 2023…Esploderemo molto prima…”.

Intanto Zingaretti tira dritto e si prepara alle amministrative della prossima primavera, Covid permettendo. E oggi, a quanto siamo in grado di rivelare, ufficializzerà l’apertura ai 5 Stelle nella sua giunta del Lazio: “Così ci rafforzeremo pure a Roma, con il nostro candidato che andrà al ballottaggio contro quello della destra e potrà contare sul voto dei grillini”, spiegano dal Nazareno.

A proposto di Roma, i Dem sono convinti che il vero candidato delle destre sarà Bertolaso: ”Abodi è stato messo lì per riempire una casella. Ma il vero candidato sarà Bertolaso. Ora lo tengono in Lombardia a favore dei telegiornali Mediaset per rifarsi un look. Ma poi lo paracaduteranno nella Capitale”.

Per Napoli invece sembra fatta per l’attuale presidente della Camera Fico, mentre a Torino sta prendendo quota l’ex giocatore della Juventus Marchisio. A Bologna sembra fatta per lo zingarettiano Matteo Lepore, mentre a Milano c’è l’uscente Sala, che spesso si contraddistingue per i suoi attacchi al Pd e al Nazareno. Facile immaginare che la cosa non piaccia a tutti.

Leggi anche: 1. Il gioco di sponda fra i due Matteo per far litigare il Pd / 2. Cosa si nasconde dietro il patto Berlusconi-Salvini e la nascita del governo Draghi / 3. Casalino alla Rai, miracoli del servizio pubblico: via i riferimenti diretti a Renzi Salvini e Meloni

Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Inchiesta per corruzione nell’Ue, Mogherini si dimette da rettrice del Collegio d’Europa
Politica / FdI cambia idea sulla cannabis light: prima l’ha vietata, ora vuole farla diventare monopolio di Stato
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Inchiesta per corruzione nell’Ue, Mogherini si dimette da rettrice del Collegio d’Europa
Politica / FdI cambia idea sulla cannabis light: prima l’ha vietata, ora vuole farla diventare monopolio di Stato
Opinioni / Rimettiamo al centro il capitale umano (e chi lo sostiene) - di G. Gambino
Politica / Vannacci e il presepe nello zaino militare: l'ultima trovata dell'eurodeputato della Lega
Esteri / La Corte Ue: “Il matrimonio gay celebrato in un Paese membro va riconosciuto”
Cronaca / È l’ora della “Rinascita”: torna la storica rivista che vuole rilanciare il pensiero politico della sinistra
Politica / Con la corsa al riarmo Meloni rischia di sacrificare l’economia reale sull’altare della sicurezza
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Il direttore del Parlamento Ue in Italia a TPI: “O rafforziamo l’Europa o perdiamo la libertà"