Sfida tra Pci e Msi (e il crollo della Dc): cosa accadrebbe se oggi si presentassero alle elezioni i partiti della Prima Repubblica
Sfida Pci e Msi, Dc in calo: cosa accadrebbe se oggi si candidassero i partiti della Prima Repubblica
Un sondaggio “per nostalgici” effettuato da BiDiMedia nel mese di novembre ha chiesto ai cittadini che cosa avrebbero votato nell’ipotesi in cui si tenessero oggi le elezioni politiche del 1983.
“Il 1983 – spiegano i sondaggisti – è l’ultima tornata elettorale in cui non vi era ancora nessuno dei partiti attuali (almeno tra le formazioni maggiori: non consideriamo i partiti minori e quelli delle minoranze linguistiche)”. Il sondaggio vuole infatti indagare quali sarebbero le intenzioni di voto se oggi non vi fossero gli attuali partiti ma quelli del 1983 della Prima Repubblica. Un esperimento che ha prodotto interessanti risultati.
Il primo partito sarebbe il Movimento sociale italiano (Msi), il Partito politico fondato dopoguerra per iniziativa di un gruppo di fascisti ed ex militanti nella Repubblica di Salò. Ad oggi vanterebbe il 19,6 per cento dei consensi. Nel 1983 l’Msi prese il 6,8 per cento. Il sondaggio rileva quindi un massiccio spostamento del’elettorato su posizioni di estrema destra.
Al secondo posto troviamo il Partito comunista italiano (Pci) che allora vantava una quota di consenso pari al 29,89 per cento e che oggi risulterebbe sceso al 18,9 per cento, pur rimanendo il secondo partito più votato. Voterebbero invece la Democrazia cristiana circa il 17,4 degli elettori, un tracollo di 15,5 punti rispetto al 32,9 per cento di allora.
Il partito socialista italiano (Psi) si attesterebbe invece al 12,5 per cento, una cifra molto simile a quella dell’83, quando i socialisti prendevano l’11,4 per cento. Crescono invece moltissimo i Radicali: con un 7 per cento dell’elettorato rispetto al 2,1 per cento di oltre 36 anni fa. In crescita anche i partiti di sinistra radicale come Democrazia proletaria che oggi avrebbe preso quasi il 5 per cento.
I liberali del Pli otterrebbero invece il 6 per cento, con un aumento di oltre tre punti rispetto alle elezioni dei primi anni ’80. In calo invece il Partito repubblicano italiano che riuscirebbe a ottenere solo il 4,6 per cento (-0,4).