Qatargate, Fazzolari contro le ong: “Pericolose convergenze con chi incentiva presenza islamica in Europa”
Qatargate, Fazzolari contro le ong: “Pericolose convergenze con chi incentiva presenza islamica in Europa”
“Il rischio è che si creino delle pericolose convergenze fra chi è favorevole all’immigrazione irregolare e chi vede in questa immigrazione per incentivare la presenza islamica in Europa”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, commentando lo scandalo dilagante sulle presunte mazzette pagate dal Qatar a europarlamentari, collaboratori e ong. Secondo il senatore di Fratelli d’Italia, che ha definito “cosa nota” la politica di “soft power” dell’emirato in Europa, “i paesi del Golfo hanno grandissime capacità di influenzare le scelte”. “Prendiamo il caso ‘Expo 2030’ dove sono in campo Roma e Riad”, ha detto in un’intervista a Libero. “Da una parte tutti reputano che sia molto più sensato che la scelta ricada su Roma ma allo stesso tempo tutti concordano che l’Arabia Saudita ha maggiore facilità a convincere chi dovrà scegliere”.
“Servono meccanismi per garantire trasparenza sui finanziamenti ricevuti dai politici provenienti da contesti statuali o da organizzazioni religiose”, ha sottolineato il braccio destro di Giorgia Meloni. “È un problema che abbiamo avuto con la propaganda russa, che riguarda anche quella saudita-qatariota e quella delle organizzazioni integraliste come la Fratellanza musulmana”. Si tratta, secondo Fazzolari, di “meccanismi che hanno avuto enorme faciilità di penetrazione in seno al parlamento europeo e in Italia proprio perché ogni volta che si provavano a creare degli anticorpi veniva sollevato lo spauracchio della discriminazione religiosa”.
“Fratelli d’Italia”, ha ribadito Fazzolari, “è l’unico partito a votare contro l’accordo Italia-Qatar sugli interscambi culturali, formativi e universitari. Intesa che prevedeva anche la possibilità di finanziamenti”. “Più volte Fratelli d’Italia ha chiesto alla sinistra di spiegare come potesse da un lato ergersi a paladina dei diritti e dall’altro sostenere modelli culturali di paesi che reputano l’omosessualità un reato, punito severamente”.
Il sottosegretario ritiene sia ancora “presto” per sapere se l’inchiesta aperta dalla procura belga riguardi “un fenomeno diffuso” o “singoli gravi casi di corruzione”. “Da uno shock del genere si può sperare che emerga una visione più obiettiva e meno ideologica delle dinamiche in seno all’UE. È certo che in Europa a guida conservatrice non ci sarebbe stato spazio per nessuna ingerenza straniera”, ha detto Fazzolari, senza però escludere che possano essere intensificati i rapporti tra l’Italia e i paesi del Golfo “sia in ambito energetico che nei mille campi dove si può reciproco vantaggio a collaborare”. “Ciò ovviamente non vuol dire, e vale per il Qatar come per l’Arabia Saudita e la Cina, che Italia e Europa debbano accettare ingerenze culturali e influenze politiche”, ha aggiunto.