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Home » Politica

I programmi dei partiti nella lotta alla mafia: il rapporto Wikimafia boccia il centrodestra, bene M5S, De Magistris e Sinistra Italiana

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Wikimafia ha pubblicato un rapporto nel quale valuta i programmi dei partiti in base alle loro proposte per la lotta alla mafia. L’organizzazione si impegna alfine di “riportare in campagna elettorale il tema della lotta alla mafia; contribuendo a una generale diffusione di una cultura antimafia nel territorio di elezione e in Parlamento”. Inoltre chiede ai partiti di essere trasparenti rendendo pubbliche le loro fonti di finanziamento prima delle elezioni.

S&D

Il giudizio è duro per la coalizione di centrodestra con Fdi non classificata. L’unica sezione del programma di Giorgia Meloni nella quale la mafia viene menzionata è dedicata alla sicurezza, tema caro al partito, senza specificare metodi di lotta alla mafia. Per debellare le “zone franche di criminalità” viene proposto di rafforzare la rete delle prefetture, tutelare le Forze dell’ordine e di polizia, potenziare l’ “Operazione strade sicure” e reintrodurre la figura del “poliziotto di quartiere”. Wikimafia critica anche le posizioni del partito riguardo la permissività per l’uso di contante e le intercettazioni. Su altri aspetti della valutazione, come le candidature di “esperti antimafia” o le proposte contro la dimensione europea e sovranazionale delle mafie, Fdi non si qualifica, con un punteggio pari a zero.

La Lega non fa la stessa figura del partner di coalizione. Si qualifica, ma con solamente un 3 in pagella antimafia. A differenziare il partito di Salvini è lo spazio dedicato al tema nel programma. Ciononostante, le proposte non convincono gli esaminatori. Viene criticata la volontà di abolire lo scioglimento dei comuni per infiltrazione mafiosa e la proposta di permettere allo Stato di vendere i beni confiscati alle mafie, lasciando la possibilità a mafiosi di rimpossessarsene tramite prestanomi o società off-shore.

Il primo in classifica è Unione Popolare di De Magistris. L’ex magistrato sindaco di Napoli ha goduto dell’approvazione del report per diverse proposte su ampio spettro come “il contrasto a racket e usura, al rapporto tra mafia, politica e massoneria, nonché la legalizzazione della cannabis e il potenziamento dell’agenzia dei beni confiscati”. Secondo in classifica è il M5S per gli impegni presi di natura legislativa, tra cui “la tutela del 41bis, la riforma dell’ergastolo ostativo e il superamento della riforma Cartabia, duramente criticata dai magistrati impegnati nella lotta alla mafia”. Viene notata anche la candidatura di diversi esponenti della giustizia antimafia.

Sinistra Italiana si classifica terza, con due punti in pagella in più rispetto all’alleato Partito Democratico. A quest’ultimo viene criticata l’assenza di proposte sui beni confiscati e la candidatura di Pier Ferdinando Casini, legato alla candidatura del condannato Totò Cuffaro. Tra le note positive de programma dem si trovano il protagonismo della scuola per la prevenzione delle mafie, il potenziamento delle tutele ai pentiti e alle famiglie che si dissociano dai parenti mafiosi e diverse proposte per una lotta alla mafia a livello europeo.

Non classificati invece Italia Viva e Azione, secondo Wikimafia “una lista gravemente insufficiente sui temi della lotta alla mafia”.

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