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Governo, inizia ufficialmente la XIX legislatura, La Russa eletto presidente del Senato senza i voti di FI: “Non temere riforma anche Costituzione”. Berlusconi accusa Renzi, lui nega. Il Pd: “Grave”. Alla Camera terza fumata nera

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Governo: la diretta live dell’elezione dei presidenti di Camera e Senato

Con la prima convocazione di Camera e Senato oggi, giovedì 13 ottobre 2022, prende il via ufficialmente la XIX legislatura: il Parlamento si è riunito per l’elezione dei presidenti di Camera e Senato per quello che è il primo atto ufficiale, che poi porterà alla formazione del nuovo governo Meloni. Al Senato, come ampiamente previsto, è stato eletto Ignazio La Russa, mentre per lo scranno più alto di Montecitorio bisognerà attendere la giornata di domani. Intanto, scoppia il caos nel centrodestra e non solo. Forza Italia, infatti, non ha partecipato al voto al Senato, ma nonostante questo il neo presidente del Senato ha ottenuto almeno 17 voti dall’opposizione. Berlusconi accusa Renzi, lui nega. Il Pd: “Grave”. Di seguito la diretta live della giornata.

S&D
Elezione presidenti Camera e Senato: la diretta live

20.10 – Quirinale, Mattarella riceve il neo presidente del Senato La Russa: “Buon lavoro”- Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale il nuovo presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, comunica il Quirinale. “Presidente buon lavoro”, ha detto il capo dello Stato salutando il neo eletto alla guida di palazzo Madama. “Quale onore – ha replicato il presidente del Senato – che onore mi hai fatto ricevendomi, detto da te vale quattro volte”. I due si sono salutati con una stretta di mano e La Russa ha poi salutato anche il segretario generale del Quirinale, Ugo Zampetti

Ore 19.10 – Senato, Letta: “Dai senatori dell’opposizione autogol incredibile” – “Oggi alcuni senatori dell’opposizione hanno fatto un autogol incredibile. Hanno fatto un regalo, sbagliando, alla maggioranza che era già divisa”. Lo ha detto il segretario del Partito democratico Enrico Letta a margine della manifestazione davanti all’ambasciata russa, a proposito dell’elezione Ignazio La Russa.

Ore 19.00 – Giorgetti: “Se la Lega vuole il Mef e mi manda lì, io ci vado…” – “Se la Lega vuole il Mef e mi manda lì, io ci vado…”. Lo ha detto Giancarlo Giorgetti lasciando la riunione del gruppo della Lega a Montecitorio. Giorgetti ha spiegato che vale quanto indicato dalla Lega in un comunicato, in cui viene dato conto dell’incontro alla Camera tra Matteo Salvini e i vicesegretari: “Giorgetti ha rimesso a Salvini la decisione per un eventuale incarico nel futuro governo di centrodestra”, si legge nella nota.

Ore 18.50 – Fontana: “Io presidente? La notte è lunga…” – “È tutto ancora in divenire. La notte è lunga”. Lo ha detto Lorenzo Fontana ai cronisti che lo hanno intercettato alla Camera, mentre si dirigeva, con diversi altri deputati della Lega, verso gli uffici del gruppo. Una risposta a chi gli domanda delle indiscrezioni che vedono appunto Fontana come il principale candidato per la presidenza della Camera. Poco prima, l’esponente leghista aveva glissato con una battuta a carattere calcistico: “Non so nulla, solo che Giorgetti va alla Juve e io al Verona”, per poi riconoscere che i lavori sono in corso.

Ore 18.36 – Salvini: “Ho chiesto a Molinari di essere capogruppo” – Matteo Salvini ha chiesto Riccardo Molinari, finora principale candidato alla presidenza della Camera, di continuare a svolgere il compito di capogruppo della Lega a Montecitorio. Lo ha confermato lo stesso segretario leghista. “Gli ho chiesto la disponibilità a proseguire il suo mandato, nonostante avesse tutte le carte in regola per fare il presidente della Camera”, ha detto Salvini. “Molinari è stato e sarà il miglior capogruppo possibile, ruolo per me politicamente più rilevante per i prossimi cinque anni”. La Lega perciò punterà sull’ex ministro Lorenzo Fontana per la terza carica dello Stato.

Ore 18.26 – Camera, risultati definitivi terza votazione – Alla terza votazione hanno preso parte 377 deputati su 400, per un quorum di 252 voti. Le schede bianche sono state 357 a fronte di 8 nulle. Tre voti sono andati a Andrea Casu (Partito democratico), 2 a Riccardo Molinari (Lega) mentre i voti dispersi sono stati 7. A partire dalla quarta votazione, che si terrà domani, sarà necessaria solo la maggioranza assoluta.

Ore 18.17 – Camera, terza fumata nera – A vuoto anche la terza votazione di oggi per il presidente della Camera. Su 310 voti scrutinati, finora sono 294 le schede bianche e 7 quelle nulle. Due i voti al deputato Andrea Casu, 7 quelli dispersi. Il quorum di due terzi dei presenti, pari a 252, non potrà essere raggiunto oggi. A partire dalla quarta votazione, che si terrà domani, il quorum scenderà alla maggioranza assoluta.

Ore 18.07 – Camera, inizia lo scrutinio della terza votazione – Anche il terzo scrutinio a Montecitorio sembra avviato verso una nuova fumata nera. Su 82 voti scrutinati, 76 sono le schede bianche e 3 quelle nulle, mentre hanno ricevuto un voto ciascuno Maria Elena Boschi (Italia viva), Riccardo Molinari (Lega) e Franco Tirelli (Maie).

Ore 17.45 – Senato, Letta: giorno cominciato con Segre meritava di meglio – “La maggioranza ha dimostrato di essere divisa al senato” e chi dalla opposizione ha votato con la destra “ha fatto un grande favore alla maggioranza che non lo merita proprio per le sue divisioni”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta arrivando al sit in davanti all’ambasciata iraniana. “Una scelta sbagliata e totalmente irresponsabile. Una giornata come questa, cominciata col bellissimo discorso di Liliana Segre meritava qualcosa di più”, ha aggiunto Letta.

Ore 17.35 – Camera: incontro tra Meloni e Salvini – Secondo quanto riporta l’Agi la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni sta incontrando il segretario leghista Matteo Salvini, dopo l’elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato senza i voti di Forza Italia. Il co-fondatore di Fratelli d’Italia salirà al Quirinale alle 18.30.

Ore 17.20 – Camera, spunta il nome di Lorenzo Fontana (Lega) – Il candidato della Lega alla presidenza della Camera potrebbe essere il vicesegretario, già ministro, Lorenzo Fontana e non più il capogruppo uscente Riccardo Molinari. Lo riporta l’Ansa, citando fonti parlamentari. In giornata era anche stata avanzata l’ipotesi di Giancarlo Giorgetti, per cui Giorgia Meloni aveva anche ipotizzato il ministero dell’Economia.

Ore 17.10 – Camera, in corso la terza votazione – Anche in questo voto sarà necessaria una maggioranza dei due terzi per l’elezione della terza carica dello stato. Dalla quarta votazione sarà sufficiente la maggioranza assoluta.

Ore 16.50 – Casini: “Nell’opposizione dilettanti allo sbaraglio” – “Nell’opposizione dilettanti allo sbaraglio. Che l’opposizione soccorra la maggioranza nell’elezione del presidente del senato alla prima votazione è un atto di puro autolesionismo. La maggioranza parte spaccata e in questo modo, purtroppo, anche l’opposizione. Bisognerebbe consigliare un pòo’a tutti qualche corso di formazione politica”. Lo ha scritto su Instagram Pier Ferdinando Casini, pubblicando il video del suo passaggio all’interno del catafalco durante l’elezione del presidente del Senato.

Ore 16.30 – Il Pd valuta candidato di bandiera per la presidenza della Camera – A fronte di quanto accaduto al Senato, con l’elezione di Ignazio La Russa, tra i deputati del Pd – raccolti nei capannelli in Transatlantico – sta circolando l’ipotesi di non votare più scheda bianca all’elezione del presidente della Camera ma convergere su un nome. Una soluzione, spiega un deputato, che servirebbe a fare “chiarezza su chi sta votando con il centrodestra”.

Ore 16,00 – Berlusconi: “Non ci piacciono i veti” – “La trattativa per i ministeri è finita e a Licia Ronzulli non ne toccherà nessuno”: lo ha dichiarato Silvio Berlusconi mentre lasciava il Senato e aggiungendo che “non va bene perché non si devono dare i veti”.

Ore 15,40 – Seconda fumata nera a Montecitorio – Nulla di fatto anche nella seconda votazione: il centrodestra ha votato nuovamente scheda bianca, mentre tra i più votati figurano Enrico Letta con 4 preferenze e Riccardo Molinari con 3. Alle 17 si terrà una nuova votazione in cui serviranno, come in questo scrutinio, i due terzi dei votanti.

Ore 15,00 – Berlusconi: “Franchi tiratori? È stato Renzi” – “Sapevamo che La Russa lo avrebbero votato gli altri, Renzi, Azione e i senatori a vita”: lo ha dichiarato Silvio Berlusconi lasciando il Senato. “Io ho dato un segnale di apertura per una collaborazione” ha poi aggiunto il Cavaliere.

Ore 14,50 – Renzi: “I voti a La Russa? Non siamo stati noi” – “Non siamo stati noi, lo avrei rivendicato con orgoglio. Noi 9 abbiamo votato scheda bianca. È chiaro che c’è un regolamento di conti intorno al centrodestra”: lo ha dichiarato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, commentando l’elezione di Ignazio La Russa come presidente del Senato.

Ore 14,40 – Pd: “Grave soccorso opposizione a La Russa” – “Mentre la maggioranza è partita divisa, una parte dell’opposizione ha fornito un soccorso decisivo per l’elezione di La Russa a presidente del Senato. Un comportamento grave e irresponsabile che deve essere denunciato con la massima forza”: lo dichiara il senatore del Pd Marco Meloni.

Ore 14,35 – La Russa: “Realizzare e non temere riforme, anche Costituzione”. Il discorso – “Il mio ringraziamento e pensiero deferente va, naturalmente a Mattarella che io ho conosciuto e apprezzato sin da prima che diventasse presidente. La sua intelligenza e capacità politica è ancora oggi manifesta nell’altissimo ruolo che ricopre. Ho anche apprezzato il presidente emerito Napolitano”. Ma soprattutto il “ringraziamento va “alla presidente morale oggi di questa Assemblea: la senatrice Segre e non c’è una sola parola che lei abbia detto che non meriti il mio applauso”. Inizia così il discorso del neo presidente del Senato Ignazio La Russa in Aula.

“Sul Senato si discusse se dovesse essere chiamato così o Camera dei senatori, prevalse e me ne rallegro questo nome perché è emblema di ogni senso di unità. Di fronte alle difficoltà c’è la sua identità cioè di un Senato che non è di una parte, della maggioranza o dell’opposizione ma è il Senato della Repubblica italiana cioè di tutti gli italiani”.

“Anche in questa legislatura ci si aspetta e si parlerà di riforme. Non dobbiamo favoleggiare il ‘tutto e subito’, ma soprattutto non bisogna temerle. Bisogna provare a realizzarle insieme. E al Senato può spettare il via alla necessità di aggiornare – non la prima parte che è intangibile – ma quella parte della Costituzione che dia più capacità di dare risposte ai cittadini e di appartenere alla volontà del popolo”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa aggiungendo di credere “che il Senato possa farlo, in vari modi: l’importante ci sia volontà politica di realizzarle queste riforme”.

“Ai patrioti ucraini va il mio pensiero, così come ai profughi e rifugiati ucraini e che da ogni parte del mondo scappano da quella guerra e dalle guerre che devono essere accolti con onore”. E sul conflitto in Ucraina ha ricordato che “non c’è mai pace senza la giustizia”.

La Russa ha poi continuato: “Ho voluto omaggiare, non proforma ma dal cuore, portare fiori alla senatrice a vita Segre che ha parlato di tre date alle quali non voglio fuggire: il 25 aprile, il primo maggio e il 2 giugno. Io vorrei aggiungere la data di nascita del Regno d’Italia che prima o poi dovrà assurgere a festa nazionale. Queste date tutte insieme vanno celebrate da tutti perché solo un’Italia coesa e unita è la migliore precondizione per affrontare ogni emergenza e criticità”.

Ore 13,50 – Meloni: “Orgogliosi di La Russa, eletto un patriota e servitore Stato” – “Congratulazioni al neo presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell’Italia e che ha sempre anteposto l’interesse nazionale a qualunque cosa. Per Fratelli d’Italia Ignazio è punto di riferimento insostituibile, un amico, un fratello, un esempio per generazioni di militanti e dirigenti”. Lo afferma la leader di Fdi Giorgia Meloni commentando l’elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato.

Ore 13,30 – Ignazio La Russa eletto presidente del Senato – Ignazio La Russa è il nuovo presidente del Senato: l’esponente di Fdi ha ottenuto 116 voti a favore, un risultato a sorpresa dal momento che i senatori di Forza Italia, eccezion fatta per Berlusconi e Casellati, non avevano preso parte alla votazione.

Ore 13,15 – Senato: terminata la votazione, in corso lo spoglio – È terminato il primo scrutinio per l’elezione del presidente del Senato: ora in è corso lo spoglio delle schede. In questa prima votazione è richiesta la maggioranza dei due terzi dell’aula.

Ore 12,20 – Fumata nera alla Camera: il centrodestra vota scheda bianca – Come ampiamente previsto si è conclusa con un nulla di fatto la prima votazione per l’elezione del nuovo presidente della Camera per cui serviva il voto di almeno due terzi dei membri dell’Aula. Le schede bianche hanno superato di gran lunga il quorum, mentre tra coloro che hanno ottenuto preferenze spuntano Riccardo Molinari con 5 voti e Enrico Letta con 3. Alle 14 è prevista una nuova votazione.

Ore 12,00 – Terminata la prima votazione alla Camera, ora lo spoglio – È terminata la prima votazione per l’elezione del nuovo presidente della Camera: ora avrà inizio lo spoglio. In questo primo scrutinio è necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti dell’aula.

Ore 11,30 – Fonti Lega: “Dubbi su Molinari” – Potrebbe non essere Riccardo Molinari il nuovo presidente della Camera. Lo riferiscono fonti della Lega a La Repubblica. La presidenza di Montecitorio, comunque, dovrebbe andare al Carroccio. Si fanno i nomi di Giulia Bongiorno, Nicola Molteni e Lorenzo Fontana.

Ore 11,00 – Liliana Segre: “Qui a 100 anni dalla marcia su Roma, provo vertigine” – “Sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva, provo una vertigine a essere qui a 100 anni dalla marcia su Roma”: lo ha dichiarato Liliana Segre presiedendo la prima riunione del Senato in qualità di senatrice più anziana. Leggi il discorso completo.

Ore 10,45 – Liliana Segre presiede la prima seduta del Senato – È stata accolta da un lungo applauso la senatrice a vita Liliana Segre, che oggi, in qualità di senatore più anziano, presiederà la prima seduta del Senato di questa XIX legislatura.

Ore 10,20 – Al via la prima votazione alla Camera – Ha preso il via alla Camera la prima votazione per l’elezione del presidente. In questo primo scrutinio è necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti dell’aula.

Ore 10,15 – Calderoli: “C’è l’accordo per La Russa, faccio un passo indietro” – Il centrodestra ha trovato l’accordo per eleggere Ignazio La Russa come nuovo presidente del Senato: lo ha dichiarato il leghista Calderoli. “C’è l’accordo sul nome di La Russa. Volentieri faccio un passo indietro per il bene del Paese” ha affermato Calderoli.

Ore 10,00 – Al via alla Camera la prima seduta della XIX legislatura – Ha preso il via alla Camera la prima seduta della Camera dei Deputati. A presiedere l’aula è il vicepresidente uscente Ettore Rosato.

Ore 9,00 – Donzelli (Fdi): “Segnale non buono se non si riuscisse a eleggere oggi il presidente del Senato” – “Sarebbe un segnale non buono se oggi non riuscissimo a eleggere il presidente del Senato. Auspico che il centrodestra ci riesca, dimostrando di avere una maggioranza autonoma”: lo ha dichiarato a Radio24 Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fdi. E sul ticket La Russa-Molinari afferma: “Auspico di sì ma non ho notizie di incontri e trattative di questa notte”.

Ore 8,00 – A che ora si riunisce il Parlamento – Con la prima riunione di Camera e Senato prende il via ufficialmente la XIX legislatura: la prima seduta della Camera è convocata alle ore 10, mentre alle 10,30 tocca al Senato.

Ore 7,00 – Accordo nel centrodestra: La Russa al Senato, Molinari alla Camera – Sarebbe stato raggiunto nella serata di ieri, mercoledì 12 ottobre, l’accordo nel centrodestra per l’elezione dei presidenti di Camera e Senato. Dopo una girandola di incontri e telefonate, i leader avrebbero raggiunto un’intesa che prevede l’elezione del fondatore di Fdi Ignazio La Russa come presidente del Senato e quella del leghista Riccardo Molinari sullo scranno più alto della Camera. La Russa potrebbe essere eletto già oggi, se l’accordo reggerà alla prova dei numeri a Palazzo Madama, mentre per il nuovo presidente della Camera bisognerà attendere domani.

Come si elegge il presidente della Camera

Prima di procedere all’elezione del nuovo presidente della Camera, viene costituito l’Ufficio provvisorio di Presidenza e Giunta delle elezioni provvisoria che successivamente procede alla proclamazione dei deputati eletti. A presiedere la seduta è il vicepresidente più anziano di Montecitorio, l’esponente di Italia Viva Ettore Rosato.

L’elezione, a scrutinio segreto, alla prima votazione richiede la maggioranza dei due terzi dell’aula. Nel secondo e terzo scrutinio bastano i due terzi dei voti incluse le schede bianche. Dalla quarta votazione in poi, per eleggere il nuovo presidente della Camera è sufficiente la maggioranza assoluta, ovvero 201 voti.

Come si elegge il presidente del Senato

Una volta sbrigati gli adempimenti tecnico-burocratici, ovvero la costituzione dell’Ufficio provvisorio di Presidenza, la costituzione della Giunta delle elezioni provvisoria e quindi la proclamazione dei senatori eletti, si procede all’elezione del presidente del Senato. A presiedere la seduta è il senatore più anziano d’età.

Per l’elezione è richiesta la maggioranza assoluta dei voti dei componenti l’assemblea nei primi due scrutini. Dal terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei senatori presenti. Qualora anche in questa votazione non si arrivasse all’elezione, si procede con un ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti nella votazione precedente.

A questo punto viene proclamato eletto colui che ottiene la maggioranza dei voti, mentre, nel caso in cui si verificasse una parità tra i due candidati, viene eletto il senatore più anziano d’età.

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