Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Anche sulla Rai decide tutto Draghi: corsa a due per la presidenza

Immagine di copertina

Ormai i bookmaker puntano sul “gioco delle coppie” per gli incarichi di Amministratore delegato e Presidente di Viale Mazzini

Mario Draghi come Alessandro Borghese. Già, perché proprio come il noto chef della televisione anche il Presidente del Consiglio italiano potrà confermare o ribaltare il risultato, quale? Della Rai naturalmente.

Al momento sono due i nomi sui quali si sta muovendo la politica per la Presidenza di viale Mazzini: Simona Agnes, figlia dello storico direttore generale Biagio, persona molto gradita a Gianni Letta – per inciso uno dei maggiori artefici dell’avvento dell’ex Presidente della Bce a Palazzo Chigi – e Antonio di Bella, giornalista di lungo corso e di vasta esperienza, ora inviato in America ma capace di mettere d’accordo tutto e tutti.

Insomma, una volta raggiunto l’accordo politico tra i partiti, verrà sottoposto al numero uno di Palazzo Chigi che, per l’appunto, proprio come Alessandro Borghese nel suo mitologico programma tv, potrà “confermare o ribaltare” la situazione.

Per il ruolo di Presidente comunque – nonostante i suoi consiglieri facciano girare nomi tipo Milena Gabanelli, Sabino Cassese o Dacia Maraini Mario Draghi ostenta ancora molta prudenza: l’uomo, che in breve tempo è diventato un fine politico, vuole evitare di prendere “bagni” in Commissione Parlamentare di Vigilanza, come già successo ad altri in passato.

La parola d’ordine è: prudenza. La settimana decisiva sarà quella che partirà dal 5 luglio, quando il Parlamento eleggerà i 4 consiglieri di sua pertinenza. Non ci dovrebbero essere sorprese per Lega, Partito Democratico (Francesca Bria o Stefano Menichini i nomi in pista), Movimento 5 Stelle (per il posto di consigliere circola il nome di Luigi Di Majo, quasi omonimo del Ministro degli Esteri) e Fratelli d’Italia, anche se Forza Italia e il Carroccio non vedono l’ora di fare lo sgambetto al partito di Giorgia Meloni. Soltanto in seguito Mario Draghi farà i nomi per gli incarichi di Amministratore delegato e Presidente.

Ad differenza della politica, ad oggi Super Mario non sembra ancora aver deciso, anzi a coloro con i quali ne ha parlato ha dato versioni molto diverse, tanto che di recente sembra tornata in ballo anche la cosiddetta “soluzione interna “ per il ruolo di a.d. della Rai che sembrava ormai tramontata a favore di una scelta esterna, molto probabilmente una donna.

Alla fine i bookmakers più attenti puntano sul “gioco delle coppie”: quella composta da Raffaele Agrusti (o Marcello Ciannamea) come Amministratore delegato e Simona Agnes nel ruolo di Presidente e quella di Patrizia Grieco per l’incarico di a.d. e Mauro Masi come Presidente.

Ma restano in pista anche Laura Cioli, Roberto Sergio e Paolo Del Brocco. Vedremo. Intanto, lo slittamento delle nomine al 7 luglio non ha colto di sorpresa l’attuale a.d. Fabrizio Salini, preparato alla fine del proprio mandato già da fine maggio. Dopo aver portato ad approvazione il bilancio dell’anno più difficile della storia della Rai e aver presentato i palinsesti per l’autunno, è pronto per nuove esperienze professionali.

“Sono tra i pochi amministratori delegati della Rai ad aver concluso il mandato attraversando tre governi e diverse maggioranze”, ha commentato in questi giorni con i propri collaboratori, secondo quanto è in grado di rivelare TPI. “Sicuramente alcune cose potevano essere fatte meglio ma abbiamo dato un servizio essenziale nell’anno del Covid e lanciato e consolidato il passaggio della Rai al nuovo millennio digitale. Possiamo essere soddisfatti”.

P.S. Nel frattempo, in casa Mediaset, chi ha motivo di festeggiare è Andrea Pucci: il suo Tg4 guadagna sempre più spazio in Rete allungandosi fino alle ore 19:50. Piace – anche agli inserzionisti pubblicitari – l’innovativa formula del tg-talk.

Ti potrebbe interessare
Politica / La contorta legge per la raccolta firme alle Europee non fa altro che alimentare l’astensionismo e la sfiducia nei cittadini
Politica / Il generale Vannacci contro Alessandro Zan: “Sei gay, quindi non sei normale”
Politica / Corruzione, arrestato il governatore della Liguria Giovanni Toti
Ti potrebbe interessare
Politica / La contorta legge per la raccolta firme alle Europee non fa altro che alimentare l’astensionismo e la sfiducia nei cittadini
Politica / Il generale Vannacci contro Alessandro Zan: “Sei gay, quindi non sei normale”
Politica / Corruzione, arrestato il governatore della Liguria Giovanni Toti
Politica / Rai, il sindacato di destra boicotta lo sciopero dei giornalisti: Tg1 e Tg2 vanno in onda (quasi) regolarmente
Politica / Caso Visibilia, la procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per la ministra Santanché
Politica / Renzi querela Lilli Gruber: “Andrò in Europa se eletto, a Otto e mezzo bugie su di me”
Politica / Lotito, rissa sfiorata al Senato: cosa è successo
Politica / Democrazia sovrana e popolare, respinta la richiesta sulla raccolta delle firme. Rizzo: “Democrazia non rispettata”
Politica / Vittorio Sgarbi candidato alle europee con FdI: “Ne ho parlato con Meloni subito dopo le dimissioni”
Politica / L’appello di Michele Santoro e Raniero La Valle sui social: “Fino all’ultimo respiro”