Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:58
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

M5S, l’ora dei sospetti incrociati: “Grillo ha un piano segreto”, “Conte lavora col Pd”

Immagine di copertina
Credit: ANSA

Il tempo scorre inesorabile e il Movimento 5 Stelle è ancora bloccato dalla “faida” tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte: nessuno dei due intende mollare di un millimetro. Certo, c’è ancora tempo, ma la convinzione dei pontieri è che “se non si trova l’intesa entro questa settimana sarà impossibile trovarla dopo”. Insomma, certe cose o si fanno subito o non si fanno più.

La tensione tra i due e tra le rispettive “fazioni” – preoccupatissime stamattina dalla lettura dall’intervista di Nicola Piepoli dove si paventa la nascita di due micro partitini – si taglia con il coltello. In più ci sono i reciproci sospetti sul fatto che l’uno possa dare la fregatura all’altro o che Luigi Di Maio – spesso il più scaltro di tutti – alla fine, dopo aver esperito il tentativo pacificatore, si riprenda il partito mettendo in piedi un triumvirato assieme a Fico e Raggi.

“Vi ricordate cosa accadde durante la crisi di governo?”, si chiede retoricamente un fedelissimo contiano. “Ci fu il tentativo esplorativo andato a vuoto e poi Conte rimase con un palmo di mano perché l’incarico andò a Mario Draghi”.

Ecco, i contiani temono che anche stavolta finisca alla stessa maniera del mai nato Conte Ter e sospettano che Grillo abbia messo in moto i “sette saggi” proprio a questo scopo: certificare il fallimento della leadership dell’ex premier (e delle sue proposte di modifica dello statuto) per poi incaricare altri. Magari proprio quel Di Maio che nelle interlocuzioni di questi giorni sta ricevendo complimenti a più non posso dal “padre fondatore”.

Ma c’è dell’altro, perché ancora non si è placata l’eco dell’ultima telefonata, quella della scorsa settimana, tra l’Elevato e Giuseppi: Conte ha tentato invano di spiegare a Grillo, c’è chi dice in “terza persona”, che lui “ha consenso tra la gente” e che “tutti gli vogliono bene”.

Il sogno sarebbe stato quello di ottenere la titolarità del simbolo del Movimento. Ma la telefonata, dove si è arrivati  ad alzare la voce, non ha avuto l’effetto sperato. Anche perché c’è un altro timore che comincia a serpeggiare dalla base, su in alto fino al comico genovese: che dietro le ultime mosse di Conte si celino consigli e suggerimenti provenienti da alcuni maggiorenti dem (uno, in particolare) i quali vorrebbero trasformare i Cinque Stelle in una costola del Partito democratico per attuare quel “campo largo” di cui spesso si sente parlare al Nazareno.

Per costoro, ora “Conte deve fare presto. Fallito il tentativo di Opa sul Movimento, deve accelerare per creare una new company e lasciare a Beppe Grillo la bad company…”. Il mantra è: “Ora o mai più”. Il “campo largo” del centrosinistra non può aspettare. Con buona pace dell’Elevato fondatore.

Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Inchiesta per corruzione nell’Ue, Mogherini si dimette da rettrice del Collegio d’Europa
Politica / FdI cambia idea sulla cannabis light: prima l’ha vietata, ora vuole farla diventare monopolio di Stato
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Inchiesta per corruzione nell’Ue, Mogherini si dimette da rettrice del Collegio d’Europa
Politica / FdI cambia idea sulla cannabis light: prima l’ha vietata, ora vuole farla diventare monopolio di Stato
Opinioni / Rimettiamo al centro il capitale umano (e chi lo sostiene) - di G. Gambino
Politica / Vannacci e il presepe nello zaino militare: l'ultima trovata dell'eurodeputato della Lega
Esteri / La Corte Ue: “Il matrimonio gay celebrato in un Paese membro va riconosciuto”
Cronaca / È l’ora della “Rinascita”: torna la storica rivista che vuole rilanciare il pensiero politico della sinistra
Politica / Con la corsa al riarmo Meloni rischia di sacrificare l’economia reale sull’altare della sicurezza
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Il direttore del Parlamento Ue in Italia a TPI: “O rafforziamo l’Europa o perdiamo la libertà"