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M5S, “Di Maio non sarà più il tesoriere”. Ma lo staff smentisce

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Luigi Di Maio, ministro degli Affari Esteri, durante linformativa nellAula del Senato sull'attuale scenario internazionale, con particolare riferimento alla situazione in Iran, Iraq e Libia, Roma, 15 gennaio 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

M5S, “Di Maio non sarà più il tesoriere”. Ma lo staff smentisce

Luigi Di Maio, capo politico del Movimento Cinque Stelle, sarebbe pronto a fare un passo indietro e rinunciare all’incarico di tesoriere M5S, uno dei ruoli chiave che finora ha occupato nel partito, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. Ma il leader pentastellato intenderebbe lanciare anche l’idea di un Movimento “nuovo”, guidato da un “comitato“, un collegio che coinvolgerà tutte le anime grilline. La decisione di Di Maio è stata anticipata da Repubblica mentre l’attuale ministro degli Esteri è impegnato a Berlino per la conferenza sulla Libia. Le notizie, tuttavia, sono state smentite nelle ore successive dallo staff di Di Maio.

“Smentiamo le varie ricostruzioni giornalistiche secondo cui il capo politico M5s Luigi Di Maio avrebbe intenzione di lasciare la carica di tesoriere – notizia del tutto illogica – o avviare nuove cose organizzative. Il capo politico ha sempre parlato di maggiore collegialità e, a tal proposito, il riferimento è alla nuova riorganizzazione già avviata con i nuovi facilitatori che servirà a dare nuova forma e forza al Movimento 5 Stelle, in vista degli Stati Generali di marzo”, ha sottolineato lo staff del leader pentastellato. “Troviamo altrettanto grave che in una giornata così delicata e complessa per l’Italia e per l’Ue, impegnate sul dossier libico in occasione della Conferenza di Berlino, i giornali colgano occasione per parlare del M5s riportando notizie infondate”.

La carica di tesoriere del Movimento è occupata da Luigi Di Maio – che è anche capo politico M5S – dal 2017. La scadenza del suo mandato sarebbe stata a settembre. Nello Statuto del Movimento si legge che “il tesoriere è il rappresentante legale del Movimento 5 Stelle in tutte le attività economico-finanziarie, ha la responsabilità della gestione amministrativa e della politica finanziaria del Movimento 5 Stelle e ne apre e gestisce i conti correnti bancari e postali”. Il tesoriere, inoltre, “è rieleggibile per non più di due mandati consecutivi”.

Un comitato alla guida del Movimento

“Il Movimento è cambiato in questi anni e cambierà ancora”, avrebbe dichiarato Luigi Di Maio ai suoi collaboratori, sostenendo di essere aperto a una “nuova visione”. Sembrano essere smentite quindi le indiscrezioni sulle possibili dimissioni di Di Maio dal ruolo di capo politico prima della scadenza naturale del mandato. Nessun passo indietro quindi, semmai un passo di lato. “Il punto non sono le mie dimissioni da capo politico né da ministro degli Esteri, non si discute di questo ma del futuro del Movimento”, avrebbe sottolineato Di Maio al suo staff.

La gestione sarà affidata quindi a un comitato, che però non sarà una replica del vecchio “direttorio”. Il gruppo dovrebbe assumersi il compito di guidare e organizzare il Movimento, ma anche di rielaborarne i contenuti ideali e valoriali. Di Maio avrebbe già discusso delle sue intenzioni con Beppe Grillo e Davide Casaleggio, da cui avrebbe ricevuto pieno sostegno.

Ma da Di Maio arriva anche uno sfogo: “Sono stanco delle pugnalate”, avrebbe detto, riferendosi al “fuoco amico” da cui ha dovuto difendersi dopo le europee, soprattutto attraverso i documenti che contestano il metodo decisionale adottato dal Movimento, che si sono moltiplicati alla Camera e al Senato.

Intanto, in attesa degli Prima degli Stati generali del prossimo marzo, tuttavia, dinanzi al Movimento ci sono nuove sfide: a cominciare dalle elezioni del 26 gennaio in Emilia Romagna e in Calabria.

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