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Leonardo Apache La Russa denunciato per stupro, il racconto della ragazza: “Mi ha offerto un drink, poi il buio”

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Sarà sentita dai pm il prossimo lunedì 10 luglio la 22enne che ha denunciato per violenza sessuale Leonardo La Russa, terzogenito del presidente del Senato Ignazio. Lo si apprende da fonti giudiziarie. La ragazza, assistita dall’avvocato Stefano Benvenuto, aveva sporto denuncia in procura a Milano lo scorso 3 luglio.

L’inchiesta, affidata al sostituto procuratore della Repubblica Rosaria Stagnaro e diretta dal procuratore aggiunto Letizia Mannella, dovrà adesso far luce sulla vicenda. E stabilire se il rapporto sessuale sia avvenuto anche solo per induzione, ovvero approfittando delle condizioni di minor difesa della presunta vittima.

“A mezzanotte, con una mia cara amica, sono andata alla discoteca Apophis Club a Milano”, è il racconto della 22enne riportato da La Stampa. Si tratta di un club notturno esclusivo, a due passi da piazza Fontana, a cui si accede solo tramite iscrizione. “Quando siamo arrivate ci siamo messe a ballare”. La giovane, secondo quanto ammesso, ha assunto alcune dosi di cocaina. “Poi mi sono accorta della presenza di un mio compagno di scuola del liceo: Leonardo Apache, figlio del politico Ignazio La Russa. Ci siamo salutati, abbiamo bevuto un drink”. L’amica le racconta di averla vista “euforica” insieme a Leonardo, che avrebbe anche baciato, e con il quale sarebbe poi “sparita”. “Da quel momento non ricordo più nulla”.

Il ricordo successivo è nel letto di Leonardo La Russa, la mattina seguente. “Mi svegliai in assoluto stato confusionale, non ricordandomi cosa avvenne la sera prima, nuda nel letto con a fianco Leonardo La Russa”. A quel punto la ragazza chiede “cosa era successo, come eravamo arrivati a casa, dove fossimo”. Leonardo Apache le risponde: “Siamo venuti qui dopo la discoteca, con la mia macchina”.

E non solo. “Mi conferma che sia lui che il suo amico avevano avuto un rapporto con me, a mia insaputa”. L’altro ragazzo, dj nel locale, si sarebbe fermato a dormire nell’altra stanza. Il ragazzo non è ancora stato identificato e, per il momento, non risulta indagato. Nel frattempo, si affaccia nella stanza anche il padre di Leonardo, Ignazio La Russa. Si sarebbe affacciato in camera e l’avrebbe salutata “vedendomi nel letto”. Poi se ne sarebbe andato via, raggiungendo la moglie (e madre di Leonardo) Laura De Cicco.

La testimonianza della giovane prosegue, riassumendo la vicenda. “L’unico dato certo che posso riferire è che Leonardo mi ha dato un drink, mi ha portato a casa sua senza che io fossi nelle condizioni di poter scegliere cosa fare, ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali, lui e l’amico, sempre a mia insaputa”. E infine, fornendo un dettaglio su cui si concentreranno le ricerche. “La mia amica mi ha riferito che dopo l’assunzione di quella bevanda alcolica non ero più in grado di parlare normalmente”.

“Ciò a cui dovranno rispondere i magistrati è se abbia assunto a sua insaputa sostanze diverse dalla cocaina che le hanno provocato un tale stordimento da non farle ricordare nulla: come si può assumere cocaina e non ricordare nulla fino all’indomani? La cocaina è nota perché provoca eccitamento, non sonnolenza”, sono le parole del legale della ragazza, Stefano Benvenuto, a Corsera. “In caso affermativo, si dovrà stabilire chi le abbia dato queste sostanze, e se ci sia no il coinvolgimento di Leonardo La Russa”.

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