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La conferenza stampa di fine anno di Giorgia Meloni: “Mi fido dei miei alleati al governo. Msi ha avuto un ruolo molto importante in storia Repubblica”

Immagine di copertina

Conferenza stampa fine anno Giorgia Meloni

Con 107 voti a favore, 69 contrari e un astenuto, oggi il Senato ha dato l’approvazione definitiva alla prima manovra economica del governo guidato da Giorgia Meloni, che oggi sta tenendo la prima conferenza stampa di fine anno da premier.

S&D

“È stata una guerra contro il tempo, in trenta giorni abbiamo fatto quello che di solito si fa in due o tre mesi”, ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Il Senato ha approvato il testo identico a quello approvato la vigilia di Natale alla Camera, dando il via definitivo alla legge di bilancio da 35 miliardi di euro con misure per imprese e famiglie contro il caro bollette.

Conferenza stampa fine anno | La diretta

Ore 14.35 – Sanità, Meloni: “Non prendere in considerazione parametri anni scorsi” – Secondo Giorgia Meloni, la spesa per la sanità non potrà fare riferimento ai “parametri” usati durante gli anni più acuti della pandemia.

Ore 14.33 – Stop motori benzina e diesel, Meloni: “Non ragionevole” – “Non considero ragionevole”, i tempi per l’addio dei motori a combustione che “considero estremamente lesivo” per l’industria italiana, ha detto Giorgia Meloni.

Ore 14.26 – Trattato del Quirinale, Meloni: “Non ho avuto la possibilità di approfondirlo come avrei voluto” – La presidente del Consiglio ha detto che non è chiaro se il trattato tra Italia e Francia “sia ancora operativo”.

Ore 14.25 – Rave, Meloni: “Cari ragazzi, andate a devastare altrove” – “Per lei sarà secondario, per me non è così”. Polemiche durante la conferenza stampa di fine anno sul primo decreto del governo Meloni, quello sui rave. Secondo la presidente del Consiglio, quello che conta del decreto “è il segnale che mi interessa: è finita l’italia che si accanisce con chi rispetta le regole e fa finta di non vedere chi le viola”, ha detto in risposta alla giornalista che osservava come fossero tre i rave che si tengono all’anno in Italia. “Cari ragazzi che volete andare a ballare devastando aree protette non lo potete fare”.

Ore 14.15 – Meloni: “Rivendico ciò che ho fatto. Lascerò una nazione orgogliosa” – “Tutto quello che ho fatto è di destra perché banalmente non l’avrei fatto”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella conferenza stampa di fine anno. “Il mio atteggiamento non è quello di sopravvivere. Per essere fiero di quello che hai fatto devi essere coerente con quello in cui credi. Rivendico tutto quello che abbiamo fatto”, ha aggiunto. “Mi piacerebbe lasciare una nazione orgogliosa, ottimista”, ha aggiunto. “Io prendo in considerazione l’ipotesi di non essere rieletta tra cinque anni”.

Ore 14.08 – Pubblica amministrazione, Meloni: “Basta debolezza politica verso burocrazia” – “La guida deve essere politica”, ha ribadito la presidente del Consiglio, dopo le polemiche sulle frasi del ministro della Difesa Guido Crosetto riguardo la sostituzione di dipendenti pubblici, descritti come “racconti un po’ figurati”. “Sicuramente io non ho apprezzato che nel passaggio di consegne tra un governo e un altro, in piena campagna elettorale che qualcuno abbia pensato a occupare posizioni”, ha detto la premier, invocando una riforma della legge Bassanini.

Ore 14.00 – Ucraina, Meloni: “L’Italia è pronta a farsi garante di un processo di pace. A febbraio visita a Kiev” – “Io ho detto al presidente Zelensky che l’Italia è pronta a farsi garante di un processo di pace”, ha detto Meloni, che afferma di volersi recare a Kiev a febbraio, prima dell’anniversario dell’invasione il 24. “Credo che il 24 febbraio sia una data in cui possa accadere qualcosa”, ha aggiunto la premier, facendo riferimento al processo di pace, che secondo la presidente del Consiglio “non è qualcosa che si ottiene soltanto rivendicandola”.

Ore 13.58 – Fisco, Meloni: “Estensione flat tax non discrimina lavoratori dipendenti” – “L’estensione della flat tax a 85mila euro per le partite Iva non discrimina i lavoratori dipendenti. Chi dice che gli autonomi così pagano meno tasse dei dipendenti dice una falsità. Ci sono studi più autorevoli di me che lo hanno messo nero su bianco”. Così la premier Giorgia Meloni.

Ore 13.56 – Elezioni regionali, Meloni: “Sono anche test per il governo” – “Quando mi è stato chiesto in passato che ero all’opposizione dicevo che le elezioni locali sono anche un test politico nazionale: ovviamente vale anche per la sottoscritta. Certo, sono regioni importanti in cui influisce la dinamica locale ma non nego che ciascuno di noi ci debba fare i conti e guardare con attenzione quello che dicono i cittadini”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affermando che in ogni caso “il modo migliore per fare campagna elettorale è fare bene il proprio lavoro“.

Ore 13.55 – Tetto al contante, Meloni: “Inutile per evitare evasione” – La premier difende la scelta di aumentare il tetto al contante, citando la presenza di limiti più alti in paesi come Germania e Austria.

Ore 13.52 – Aiuti al calcio, Meloni: “Società pagano il dovuto con rateizzazione” –“Il governo precedente ha sospeso i pagamenti dovuti dalle società sportive, non solo quelle di calcio. Noi ereditiamo questa situazione”, ha detto Meloni. “Decidiamo quindi di applicare le stesse regole che applichiamo agli altri contribuenti, ossia rateizzazione e maggiorazione del 3% sul dovuto. Non capisco perché si gridi allo scandalo. Se le società non dovevano essere aiutate non si dovevano nemmeno sospendere i pagamenti. Tra l’altro, chi accede a questa possibilità, deve comunque dare subito le prime 3 rate e applicare le maggiorazioni. Non regaliamo nulla”.

Ore 13.50 – Meloni: “Nuovo patto di stabilità sia incentrato su crescita” – “Sul patto di stabilità, dalle prime interlocuzioni in Ue, siamo tutti d’accordo sul fatto che non si possa tornare alle regole precedenti”, ha detto la premier. “Il nuovo patto di stabilità credo che debba essere più concentrato sulla crescita. La mia proposta è separare la spesa corrente dagli investimenti”.

Ore 13.49 – Meloni: “Non sono d’accordo sugli Stati Uniti d’Europa” – Sugli Stati Uniti d’Europa “non sono d’accordo”, ha affermato Meloni, che ha detto di preferire “un’Europa di stampo confederale” piuttosto che “continue cessioni di sovranità per creare un super-stato estremamente burocratizzato”. “Io non credo che il tema dell’Alleanza atlantica e quello dell’esercito europeo siano contraddittori”, ha detto la premier, riconscendo la necessità di una “maggiore presenza europea nella Nato” anche perché “gli interessi non sono sempre perfettamente sovrapponibili”. Secondo Meloni, il “tema di una difesa europea meno embrionale” è importante ma è necessario evitare duplicazioni.

Ore 13.42 – Meloni, il “peso” di Draghi? Lo sento ma è stimolo – “Sento chiaramente quel ‘peso’, il paragone è continuo e reiterato e mi fa piacere, nel senso che misurarmi con persone capaci e autorevoli è stata la sfida di tutta la vita. Mi diverte chi cerca di essere qualcuno provando a dimostrare l’impresentabilità degli avversari o gli piace di vincere facile”. Così Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di fine anno, a chi le domanda se senta il ‘peso’ del confronto con il suo predecessore a Palazzo Chigi, Mario Draghi. “Dovevano arrivare le piaghe d’Egitto dopo quel governo e invece siamo qui a difendere con onore la nazione”.

Ore 13.39 – Istruzione: Meloni, no scuole luogo indottrinamento politico – “Se l’intenzione di Valditara fosse quella di sterilizzare la scuola dalla politica, non sarei d’accordo” ma “non credo si riferisse a questo, quanto piuttosto all’uso della scuola come luogo di indottrinamento politico”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa di fine anno. “La politica studentesca è la migliore palestra. Penso invece”, ha osservato Meloni, “che Valditara si riferisse ad una scuola come indottrinamento politico da parte di chi ci lavora. Io ne sono stata personalmente vittima da ragazza. Questo non penso sia giusto. Ognuno deve avere le proprie idee, ma per chi ha la responsabilità di insegnare bisogna fare attenzione all’utilizzo che si fa di quell’insegnamento, proprio per favorire la libertà dell’associazionismo studentesco”.

Ore 13.37 – Meloni: “Rischiamo di passare da una dipendenza dalla Russia a una verso la Cina” – “Noi ci troviamo oggi in una Europa nella quale noi non abbiamo il controllo di niente”, ha detto Meloni, criticando le regole attuali contro gli aiuti di Stato a livello europeo. “Questa globalizzazione senza regole che eravamo ci avrebbe salvato”, ha detto Meloni osservando invece che “la ricchezza si è concentrata verso l’alto” e “i regimi diciamo autocratici si sono rafforzati e involuti”. “Oggi la sfida è non gestire il quotidiano, ma darsi degli obiettivi strategici”, ha aggiunto Meloni. Il primo di questi “è come controllare” le catene di approvvigionamento, con riferimento a tecnologie sensibili come chip e pannelli solari. “Rischiamo di passare da una dipendenza dalla Russia a una dipendenza verso la Cina”

Ore 13.35 -Bce, Meloni: “Sarebbe meglio evitare scelte peggiorative” – “Rispettiamo l’autonomia” della banca centrale, ha detto Meloni, chiedendo però siano evitate “scelte peggiorative”. “Sarebbe utile gestire bene la comunicazione sulle scelte che si fanno. Si rischia di generare non panico ma fluttuazioni”, ha aggiunto la presidente del Consiglio. “Sul tema dell’aumento dei tassi più o meno ci eravamo messi in sicurezza in legge di bilancio”.

Ore 13.25 – Mes, Meloni: “Mai finché conto qualcosa in Italia” – Meloni ha detto di volersi confrontare con il direttore del Meccanismo europeo di stabilità, Pierre Gramegna, sulla ratifica dello strumento che ha, secondo la premier “condizionalità troppo stringenti”, che possono creare “problemi di spendibilità” dei titoli di Stato. Secondo Meloni, che ritiene la questione della ratifica comunque “secondaria”, il paese non farà mai ricorso al Mes “finché conto qualcosa”.

Ore 13.19 – Meloni: “Msi ha avuto un ruolo molto importante nella democrazia italiana” – “Credo che il Movimento sociale italiano abbia avuto un ruolo molto importante” nella storia democratica italiana, ha detto Meloni, intervenendo sulle polemiche degli scorsi giorni dopo la celebrazione della fondazione del partito di ispirazione neofascista da parte del presidente del Senato Ignazio La Russa. “Ha avuto un ruolo molto importante di traghettare verso la democrazia milioni di persone uscite sconfitte dalla guerra”, ha detto Meloni, affermando che l’Msi “ha combattuto la violenza politica e il terrorismo”e  che parteciperà alle celebrazioni del 25 aprile.

Ore 13.12 – Riforma presidenzialismo, Meloni: è una priorità – “Non ho pregiudizi non ho preclusioni ma la riforma la voglio fare”, ha detto la premier, che ha detto di non escludere un’iniziativa del governo per le riforme istituzionali, senza preclusioni a un’iniziativa parlamentare. “Non sarò così sprovveduta a non cogliere eventuali atteggiamenti dilatori”, ha aggiunto. “Io sono sempre partita dal semipresidenzialismo alla francese, non perché sia il mio modello preferito ma perché era quello su cui c’era maggiore convergenza. Il concetto è che io vorrei fare una riforma il più possibile condivisa”.

Ore 13.04 – Giustizia: Meloni, priorità a cui lavoreremo prossimi mesi – “La riforma della giustizia è una priorità. Il coraggio non ci difetta. Io credo che questo governo, mettendo insieme le anime della maggioranza, ha una visione equilibrata sulla materia. Abbiamo scelto un ottimo ministro della Giustizia che è deciso ad andare avanti”, ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella conferenza stampa di fine anno. “Nei prossimi mesi lavoreremo alla riforma” della giustizia, ha aggiunto Meloni, parlando in particolar modo della separazione delle carriere. Ci sarà una riforma che potrà aiutare l’Italia soprattutto per dare alla giustizia “un tagliando”.

Ore 12.59 – Meloni: “Spero che Mosca si renda conto dell’enorme errore che sta facendo” – Rispondendo alla domanda di una giornalista dell’agenzia russa Tass, Meloni ha detto di non ritienere che “le scelte del governo russo debbano ricadere sul popolo russo”. La premier ha ricordato che i rapporti con la Russia sono “solidi, antichi”. “Motivo per cui ho difeso la scelta della Scala di dedicare la sua prima a un’opera russa”, ha affermato la premier, che ha contestato a Mosca scelte che se la comunità internazionale dovesse avallare “farebbero crollare l’intero castello” delle norme del diritto internazionale, sintetizzate nella frase “chi è più forte può invadere il suo vicino”. “Ci sono cose che non si possono piegare ai nostri desideri”, ha detto Meloni. “Credo e spero che prima o poi il governo russo si renda conto dell’enorme errore che sta facendo e decida di fermare questa incomprensibile, inaccettabile guerra di aggressione nei confronti dell’Ucraina. “Fino a che questo non accadrà noi continueremo a difendere l’Ucraina”, ha aggiunto.

Ore 12.53 – Energia, Meloni: “Italia porta d’ingresso per l’Europa” – “I gasdotti del Mediterraneo orientale arrivano tutti da noi”, ha detto Meloni, secondo cui l’approvvigionamento energetico può svolgere un ruolo fondamentale nei rapporti con i paesi del Nord Africa. “Io credo che con un po’ di risorse spese bene si possa ragionare prevalentemente con il Nord Africa, ma non solo per produrre l’energia diversificando le fonti di approvvigionamento e fare dell’Italia la porta d’ingresso di questa energia”, ha detto la presidente del Consiglio durante la conferenza stampa di fine anno, citando Enrico Mattei e il suo approccio “non predatorio”, caratteristica della “presenza” italiana all’estero. “Non andiamo per portare via qualcosa ma per lasciare qualcosa”, ha detto Meloni, aggiungendo che è necessario costruire rapporti in cui tra l’Italia e altri paesi ci sia “pariteticità”.

Ora 12.46 – Blocco navale, Meloni: “Non intendo scatenare una guerra” – Meloni ha ribadito che non intende “inviare la marina nei paesi del Nord Africa”, ma fare in modo che sia fermata la partenza dei migranti: “su questo stiamo lavorando”. “Molte di queste persone non hanno alcuna voglia di lasciare la loro casa”, ha aggiunto la premier, per poi affermare con una citazione attribuita a papa Francesco che “prima di garantire il diritto di emigrare bisogna garantire il diritto di non farlo”.

Ore 12.43 – Iran, Meloni: “Se continueranno le repressioni, l’atteggiamento dell’Italia dovrà cambiare” — “Quello che sta accadendo in Iran è inaccettabile”, ha detto Meloni, osservando che “in Italia abbiamo sempre avuto un approccio dialogante”. “Ma è inevitabile se queste repressioni nei confronti dei manifestanti non dovessero cessare, l’atteggiamento dell’Italia dovrà cambiare”. Come cambierà “dovrà essere oggetto di un’interlocuzione con gli alleati, per capire come rendere più incisiva la nostra azione”, ha detto la premier, che si è detta “colpita” dalla vicenda “di questa campionessa di scacchi che decide di partecipare al mondiale di scacchi togliendosi il velo al cospetto del mondo. Mi ha fatto riflettere”.

Ore 12.39 – Armi, Meloni: “La libertà delle nazioni ha un costo” – “Il punto di questa materia è che la libertà delle nazioni ha un costo”, ha detto Meloni, difendendo la scelta di aumentare la spesa nelle armi, ricordando che Giuseppe Conte aumentò di “tre miliardi di euro” le spese militari.

Ore 12.31 – Qatargate, Meloni: “Non è stato un ‘Italian job’, piuttosto un ‘Socialist job’”- “Andare fino in fondo senza fare sconti”. Così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul Qatargate. “Non penso che le istituzioni debbano accettare una vulnerabilità. Fondamentale sarà la risposta delle istituzioni”, osserva il premier nella conferenza stampa di fine anno. “La vicenda non riguarda solo gli italiani, non è una macchia sulla nostra nazione”, dice Meloni, “è un tema che riguarda una famiglia politica ma non riguarda l’Italia. Lo dico per difendere la dignità dell’Italia di fronte ad attacchi strumentali”.

Ore 12.26 – Meloni: “Primo provvedimento del mio governo è stato contro la mafia” – “Confermo che la mia carriera politica è stata ispirata da Paolo Borsellino”, ha detto Meloni, ricordando come il primo provvedimento del suo governo sia stato “quello di salvare l’ergastolo ostativo”. “Mi dispiace aver visto un’opposizione così dura su un provvedimento di questo genere”, ha aggiunto. “Se non si fosse convertito quel provvedimento”, senza il quale ci sarebbe stato un “buco” nell’ordinamento nella lotta contro la criminalità organizzata, ha evidenziato.

Ore 12.25 – Meloni: “Nella nostra legge di bilancio non ci sono condoni” – “Abbiamo fatto una norma che chiede a tutti di pagare il dovuto”, ha detto Meloni. “Le uniche cartelle che abbiamo stralciato sono quelle vecchie di sette anni, perché conviene allo Stato”, ha aggiunto la premier, “senza favorire l’evasione fiscale”. La leader di FdI si è detta dispiaciuta “che nessuno abbia notato l’assunzione d 3.500 funzionari all’Agenzia delle entrate” e la norma contro l’aziende “apri e chiudi”.

Ore 12.19 – Riforma del catasto, Meloni: “Considero la casa un bene sacro non tassabile” – “Sulla riforma del catasto si può tranquillamente fare una mappatura per migliorare la conoscenza”, ha detto Meloni specificando però che da questo governo “non partità mai una tassazione della casa. Lo considero un bene sacro non pignorabile, non tassabile”.

Ore 12.17 – Meloni: priorità sono taglio costo del natale e incentivi alla natalità – Tra “le grandi questioni” che il governo dovrà lavorare c’è secondo Meloni la “riforma fiscale”, che comprenda prima di tutto “il taglio del costo del lavoro”. “Noi abbiamo dato un segnale che è stato costosissimo, perché questa è una materia molto costosa, con il taglio di un punto del cuneo fiscale”, ha detto la premier sottolineando che l’obiettivo è tagliare il cuneo di cinque punti. “il secondo grande obiettivo, che in qualche modo già emerge dalle scelte che abbiamo fatto in manovra è una tassazione che tenga conto della composizione del nucleo familiare”, ha aggiunto Meloni, che ha definito il tema della natalità “una priorità assoluta”. “È una materia economica”, ha evidenziato, “il nostro sistema di welfare non può reggere nel medio periodo”. Secondo Meloni, inoltre la tassazione dovrà premiare “sempre di più chi si mette in gioco”. “Più assumi, meno paghi”, ha riassunto Meloni.

Ore 12.12 – Pnrr, Meloni: ora con i cantieri arriva il difficile – La parola d’ordine, secondo Meloni è “semplificare”. “Costruivamo ponti in dieci giorni duemila anni fa, forse ancora adesso qualche opera pubblica riusciamo a metterla”, ha detto la premier durante la conferenza stampa di fine anno.

Ore 12.07 – Reddito di cittadinanza, Meloni: serve volontà di lavorare – “Vogliamo affrontare la sfida di trovare a queste persone un posto di lavoro, quando chiaramente lo vogliono”, ha detto Meloni, tornata sul tema del reddito di cittadinanza. “Se qualcuno dice ovviamente ‘non voglio accettare un lavoro sottopagato’, io sono d’accordo infatti stiamo riformando tutta la materia”, ha detto la premier. Diverso invece il caso di chi non considera “questo lavoro all’altezza delle mie aspettative dei miei studi”, che secondo Meloni non può invece pretendere un sussidio. “’Non ti preoccupare lo Stato ti mantiene nella tua condizione di povertà’”, la sintesi di Meloni su come ha operato il reddito di cittadinanza.

Ore 12.01 – Meloni difende i voucher: “Non rinunciare ad alcune tipologie di lavoro” – L’eccessiva rigidità del mercato del lavoro ha incentivato il “mercato sommerso”, sostiene la presidente del Consiglio.

Ore 11.56 – Meloni: “Non è lo Stato che genera lavoro, il lavoro lo creano le aziende” – “Migliorare la qualità del lavoro in Italia”, secondo Meloni, passa per la “crescita”. “Avviene quando le imprese sono libere di operare”, ha detto Meloni, citando le misure del suo governo “per favorire chi crea lavoro e chi crea ricchezza”. Una posizione che può sembrare banale ma non lo è, afferma Meloni: “non è lo Stato che genera lavoro, lo Stato può creare le condizioni per favorire chi genera lavoro, perché il lavoro lo creano le aziende”.

Ore 11.53 – Covid, Meloni: “Auspichiamo UE operi in coordinamento” – “Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è qualcosa di già visto e quindi coperto dai vaccini, o no”, ha detto Meloni, annunciando che i campioni sequenziati dai viaggiatori contengono varianti omicron del nuovo coronavirus. “La mia idea è che si debba lavorare prioritariamente sulla responsabilità dei cittadini piuttosto che sulla coercizione”, ha detto. “La situazione in Italia oggi è abbastanza sotto controllo”.

Ore 11.50 – Meloni: “Mi fido dei miei alleati al governo” – “Voglio dire che al di là dei dibattiti che sono naturali all’interno di una maggioranza, c’è una visione comune”, ha detto la presidente del Consiglio. “È normale che ci sia un dibattito,
per me contano i fatti”, ha aggiunto specificando che è stato scelto di varare una “manovra politica”: “avremmo rinviare potuto le decisioni politiche al prossimo anno”. “Mi ricordo dibattiti molto più accesi” nella sua precedente esperienza di governo ha sottolineato. “Abbiamo scelto di spostare il grosso delle risorse sul futuro, sui giovani sulla nuova occupazione e sulle imprese”.

Ore 11.45 – Meloni: “Un giorno tornerà alla mia professione” – Inizia la conferenza stampa di fine anno. La presidente del Consiglio ha ringraziato il presidente dell’ordine dei giornalisti, giudicando “molto positivamente gli stimoli che mi sono stati dati circa la necessità di affrontare alcuni problemi” in qualità di “presidente del Consiglio e da iscritta all’ordine dei giornalisti”.

 

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