Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:26
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Emilia Romagna, Iva Zanicchi: “La Lega avrebbe vinto se avesse candidato un uomo”

Immagine di copertina

"L'analisi del voto" della cantante emiliana

Iva Zanicchi: “La Lega avrebbe vinto in Emilia Romagna candidando un uomo”

Dopo la sonora sconfitta di Salvini in quella che negli ultimi tre mesi è stata definita da tutti come “la battaglia di Stalingrado”, ovvero le elezioni regionali in Emilia Romagna, si sprecano le analisi post voto.

C’è chi sostiene che a determinare la vittoria del governatore uscente Stefano Bonaccini sulla candidata della Lega, Lucia Borgonzoni, siano state le sardine, che hanno spinto alle urne la popolazione emiliano-romagnola divenuta indifferente alla politica.

Alcuni sostengono invece che il leader del Carroccio abbia segnato un clamoroso autogol con la “citofonata” al presunto spacciatore di origini tunisine nel quartiere periferico del Pilastro, che non è piaciuta nemmeno agli elettori di destra.

Ma secondo Iva Zanicchi, di origini emiliane, a non far vincere la Lega sarebbe stata la scelta di candidare una donna alla presidenza. Proponendo un uomo, Salvini avrebbe vinto.

“Conoscendo gli emiliani, non tanto i cittadini, ma quelli che abitano nelle campagne, è strano a dirsi ma ci voleva un uomo”, ha affermato Zanicchi nel corso della puntata di oggi di “Un giorno da Pecora”.

“Se io devo andare a cantare a Sanremo e poi ho il raffreddore e ci mando la mia corista, tu dici ‘no, io non ti voto”, spiega la cantante, come se i cittadini si aspettassero un candidato di sesso maschile e, delusi dalla candidatura della Borgonzoni, abbiano scelto di non votarla.

“I vecchi contadini hanno ancora in camera da letto il crocifisso su una parete e sull’altra Stalin”, conclude la cantante, lasciando intendere che il culto di un leader maschile abbia permeato così tanto la mentalità degli elettori da far loro storcere il naso di fronte all’ipotesi di scegliere una donna al governo della propria regione.

Leggi anche:
Elezioni regionali Emilia-Romagna 2020: diretta live, Bonaccini batte Borgonzoni. Tutti gli aggiornamenti
Elezioni Emilia-Romagna: i risultati definitivi. Bonaccini vince con il 51,4 per cento, Borgonzoni si ferma al 43,6
Ha perso Salvonzoni. Ha vinto Zingaccini
Ti potrebbe interessare
Politica / Luciano Canfora a processo per diffamazione di Giorgia Meloni. Cgil e Anpi: “Attacco alla libertà di pensiero”
Politica / Armi italiane a Israele dopo il 7 ottobre: la Farnesina “smentisce” il governo Meloni
Politica / Fratelli d’Italia scarica Santanchè: pressing per far dimettere la ministra indagata
Ti potrebbe interessare
Politica / Luciano Canfora a processo per diffamazione di Giorgia Meloni. Cgil e Anpi: “Attacco alla libertà di pensiero”
Politica / Armi italiane a Israele dopo il 7 ottobre: la Farnesina “smentisce” il governo Meloni
Politica / Fratelli d’Italia scarica Santanchè: pressing per far dimettere la ministra indagata
Politica / Anniversario delle Fosse Ardeatine, Meloni: “Terribile massacro nazista”. L’Anpi: “Omette la responsabilità dei fascisti”
Politica / L’ultimo scritto di Berlusconi prima di morire: “Forza Italia il partito del cuore e dell’amore”
Politica / Fine vita, il centrodestra in Piemonte affossa la legge senza nemmeno ammettere la discussione
Politica / I numeri smentiscono Salvini: a Bologna col limite dei 30 km/h calano incidenti e feriti
Politica / Zaia commemora l’ultima eruzione del Vesuvio. E scoppia la polemica
Politica / Sequestrati 10,8 milioni di euro a Marcello Dell’Utri
Opinioni / Lettera di un segretario di circolo Pd: Elly Schlein ha la forza della credibilità