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Italia Viva lancia una petizione per difendere ed estendere il bonus cultura

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L'iniziativa è stata promossa da Matteo Renzi e Arianna Furi e in poche ore ha raggiunto quota 10mila firme

Italia Viva lancia una petizione per difendere ed estendere il bonus cultura

Il partito di Matteo Renzi, Italia Viva, ha lanciato una petizione online per difendere ed estendere il bonus cultura, introdotto proprio dal governo guidato dall’ex segretario del Pd.

“Il Bonus Cultura per i 18enni voluto dal nostro Governo è ancora bloccato per i nati nel 2001 ed è stato tagliato per i nati nel 2002. Eppure è una misura che aiuta ad investire in cultura: 500€ per libri, musei, teatri, giornali” spiega sul suo profilo Facebook Matteo Renzi, promotore dell’iniziativa insieme Arianna Furi, fondatrice dei “Millennials”.

La petizione, che in poche ore ha raggiunto quasi 10mila firme, è volta a “rilanciare e valorizzare questo strumento sempre di più” così come si legge sul sito di Italia Viva.

“Cinque anni fa il Governo ha introdotto una card per avvicinare i neo diciottenni alla cultura. Libri, teatro, musica. Questa decisione fu presa come risposta all’attacco terroristico del Bataclan a Parigi: i terroristi uccisero durante un concerto, in un teatro, per spezzare vite umane, terrorizzare i sopravvissuti ma anche per colpire i nostri valori”.

“La 18App in questi anni ha permesso a migliaia di ragazzi di entrare in libreria, a teatro, nei musei”.

“Per questo chiediamo al Governo:

1. Di sbloccare la 18App per i nati nel 2001 che stanno aspettando da troppo tempo.

2. Di aumentare i fondi della 18App per i nati nel 2002 visto che mancano 80 milioni nella legge di Bilancio

3. Di allargare l’utilizzo della 18App anche alle versioni premium dei quotidiani digitali perché sempre meno italiani leggono i giornali. E questo è molto triste per la qualità della democrazia italiana.

Sbloccare i soldi che già ci sono, garantire i 500€ anche ai nati nel 2002 e permettere di abbonarsi online ai quotidiani” è il messaggio di Italia Viva.

Introdotto dal governo Renzi, il bonus cultura è stato confermato nella manovra 2020 varata dall’esecutivo Conte bis, ma è stato tagliato di 200 euro. I neo 18enni, infatti, non hanno più a disposizione 500 euro, bensì 300. Il contributo, inoltre, non è spendibile per i quotidiani online a pagamento: ecco perché Matteo Renzi e Arianna Furi già dallo scorso dicembre hanno chiesto al governo di estendere la misura anche alle versioni premium dei giornali digitali.

“Declassiamo la nostra generazione a bamboccioni nullafacenti, ma viene davvero fatto qualcosa per incentivare la nostra generazione, la generazione millennials, a studiare e informarsi?” aveva dichiarato Arianna Furi nel presentare la proposta di Italia Viva al Senato.

Leggi anche:
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