Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:46
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Giorgia Meloni: “Draghi ha chiesto pieni poteri: pericolosa deriva da autocrazia. Elezioni subito”

Immagine di copertina

“Draghi arriva in Parlamento e di fatto pretende pieni poteri, sostenendo che glielo hanno chiesto gli italiani. Ma in una democrazia la volontà popolare si esprime solo con il voto, non sulle piattaforme grilline o con gli appelli del PD”, lo ha dichiarato Giorgia Meloni dopo il discorso pronunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi in Senato per spiegare i motivi delle dimissioni rassegnate venerdì scorso e chiedere ai partiti di rinnovare con convinzione il patto di fiducia per proseguire l’azione di governo.

Secondo Meloni “sono le autocrazie che rivendicano di rappresentare il popolo senza bisogno di far votare i cittadini, non le democrazie occidentali”. “Fratelli d’Italia non intende assecondare questa pericolosa deriva. Decidano gli italiani del proprio futuro, non questo Parlamento delegittimato e impaurito. Elezioni subito”, ha scritto la leader di Fratelli d’Italia sui social.

Nell’intervento di oggi il premier ha ribadito i paletti imprescindibili che dovrebbero continuare a tenere in piedi l’azione dell’esecutivo per arrivare alla fine della legislatura senza ricorrere al voto anticipato: convinto atlantismo, sostegno all’Ucraina tramite l’invio di armi, rigassificatore per mettere in sicurezza il Paese dagli shock energetici ma anche transizione ecologica. Su alcuni dei punti materia del contendere con il M5S – salario minimo e reddito di cittadinanza – il premier ha mostrato una certa apertura ribadendo però che la misura di sostegno alla povertà varata dal governo giallo-verde dovrà essere rivista per “ridurre gli effetti negativi sul mercato del lavoro”. Diversi anche i riferimenti alle richieste della Lega.

Draghi ha sottolineato come negli ultimi mesi l’intesa trovata a marzo 2021 si sia sgretolata su alcuni nodi centrali: le concessioni balneari, la riforma delle pensioni, le discussioni sul sostegno militare all’Ucraina e infine il dl aiuti. Ma per il premier “all’Italia non serve una fiducia di facciata che svanisca davanti ai provvedimenti scomodi”, serve cioè un sostegno convinto da parte di tutti i partiti, che devono accettare di stare al governo solo se intendono seguire la roadmap tracciata nel corso dei mesi e illustrata oggi in Senato.

Ti potrebbe interessare
Opinioni / Vi spiego perché Salvini è un bluff sulla sicurezza stradale (di A. Casu)
Politica / Seggio regionale fantasma in Sicilia, accolta la richiesta per il riconteggio delle schede dopo l’inchiesta di TPI
Politica / Lega contro direttore del Museo Egizio: “Sangiuliano cacci subito Greco, razzista contro italiani”
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Vi spiego perché Salvini è un bluff sulla sicurezza stradale (di A. Casu)
Politica / Seggio regionale fantasma in Sicilia, accolta la richiesta per il riconteggio delle schede dopo l’inchiesta di TPI
Politica / Lega contro direttore del Museo Egizio: “Sangiuliano cacci subito Greco, razzista contro italiani”
Politica / Santanché, guai anche per Ki Group: la procura di Milano chiede il fallimento
Esteri / Meloni all’Onu: “Guerra globale agli scafisti. Le Nazioni Unite rifiutino ogni ipocrisia”
Opinioni / La Costituzione? Non va solo celebrata, ma attuata (di Nicola Zingaretti)
Politica / Giorgio Napolitano si è aggravato: l’ex Presidente della Repubblica in condizioni critiche
Politica / Governo, nuova stretta sui migranti: detenuti per 18 mesi, centri di rimpatrio in luoghi isolati
Politica / Esclusivo: seggio regionale fantasma in Sicilia, i conti non tornano
Politica / Il ministro francese Darmanin: "Non accoglieremo chi è sbarcato a Lampedusa"