Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 07:27
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Il governo Draghi al capolinea, quando si andrà al voto: cosa prevede la Costituzione

Immagine di copertina

Il governo Draghi al capolinea, quando si andrà al voto: cosa prevede la Costituzione

L’imminente caduta del governo Draghi apre la strada alle elezioni. Dopo aver incassato dal Senato una fiducia di soli 95 voti, senza il sostegno di Lega, Forza Italia e Movimento 5 stelle, Mario Draghi si prepara a confermare le dimissioni respinte da Sergio Mattarella la settimana scorsa, quando il solo M5s era uscito dall’Aula nel voto sulla fiducia al decreto Aiuti.

I tempi di indire nuove elezioni, l’unica ipotesi accreditata dopo la giornata convulsa di ieri, saranno di almeno due mesi ma non più di 70 giorni, come prevede la Costituzione. Secondo quanto prevede attualmente la legge, il primo giorno utile per andare al voto, ipotizzando lo scioglimento delle Camere nel fine settimana, sarebbe il 25 settembre: una data non praticabile perché coincide con le celebrazioni del capodanno ebraico. Al momento si guarda quindi al 2 o al 9 ottobre come possibili date per le elezioni. Sarà possibile andare al voto anche il 18 settembre, se lo scioglimento delle Camere sarà decretato oggi.

Il termine di due mesi è stabilito dalle norme sul voto degli italiani all’estero, che chiede al ministero dell’Interno di trasmettere l’elenco provvisorio degli aventi diritto a quello degli Esteri 60 giorni prima del giorno delle elezioni. Un altro termine stabilito dalla legge è quello di 45 giorni, per la pubblicazione della data del voto in Gazzetta ufficiale. L’articolo 61 della Costituzione invece prevede che “le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti”.

Il nuovo parlamento che emergerà dal voto si riunirà nel giorno indicato dal presidente della Repubblica nel decreto di scioglimento delle Camere, secondo la Costituzione: in base ai precedenti il 21 ottobre, se si andasse al voto il 2 ottobre. In ogni caso, secondo secondo la Costituzione “la prima riunione ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni”.

Questo lascerebbe la possibilità di nominare un nuovo governo e varare la legge di bilancio evitando il temuto esercizio provvisorio, che scatta se la legge non sarà approvata entro fine dicembre.

Ti potrebbe interessare
Opinioni / Il pericolo nascosto nella riforma del premierato
Politica / Arianna Meloni: “Il governo non sta sbagliando un colpo. Stiamo risvegliando le coscienze”
Politica / Mattarella: “Combattere la piaga della corruzione è dovere delle Istituzioni”
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Il pericolo nascosto nella riforma del premierato
Politica / Arianna Meloni: “Il governo non sta sbagliando un colpo. Stiamo risvegliando le coscienze”
Politica / Mattarella: “Combattere la piaga della corruzione è dovere delle Istituzioni”
Politica / Stop al salario minimo, l’opposizione prepara una legge popolare
Politica / Giorgia Meloni: “Si è parlato senza pietà delle mie questioni personali”
Politica / Il diritto all’oblio oncologico è legge. Il Senato ha dato il via libera all’unanimità
Politica / Il ministro Sangiuliano diffida Radio 1: “Basta prendermi in giro”
Opinioni / Il governo si è fermato a Ciampino? (di A. Casu)
Opinioni / Un po’ di coraggio! Diamo il diritto di voto ai sedicenni
Opinioni / Altro che nazionalizzazioni: Giorgia vende tutto