Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:30
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Expo, la rabbia di Gualtieri: “Avevamo delle lettere di impegno da Paesi che alla fine non ci hanno votato”

Immagine di copertina

Expo, la rabbia di Gualtieri: “Avevamo delle lettere di impegno da Paesi che alla fine non ci hanno votato”

“È stata una brutta sconfitta”. Così Roberto Gualtieri dopo il terzo e ultimo posto rimediato ieri a Parigi, nel voto per aggiudicare la sede di Expo 2030. Una batosta peggiore delle già basse aspettative degli addetti ai lavori, che speravano in un secondo posto per accedere al ballottaggio. Invece la vittoria di Riad è stata talmente netta, con 119 voti, da non richiedere un secondo turno.

A Roma alla fine sono andati i voti di 17 paesi, poco più di un terzo dei 50 previsti alla vigilia, 12 in meno dei 29 di Busan. “Riad ha dilagato. Ha espresso una forza economica che ha reso questo Expo del tutto particolare”, ha commentato Gualtieri dopo la sconfitta, tornato a battere il tasto sull’influenza che i “petroldollari” hanno avuto sulla campagna. “Siamo amareggiati, naturalmente. Il nostro progetto era molto bello, ma i rapporti di forza economici che sono stati espressi, come avevamo anche denunciato, hanno portato a un voto nettissimo, a una vittoria schiacciante di Riad”, ha affermato il sindaco di Roma, secondo quanto riporta Repubblica.

“Tutti hanno visto la campagna. Sono andati anche oltre le note verbali scritte a sostegno degli altri candidati. Tutti possono trarre le loro considerazioni su questo”. “Avevamo delle lettere di impegno firmate da ambasciatori di Paesi che alla fine non ci hanno votato”, ha spiegato l’ex ministro, che ha citato il caso della Bosnia. “Ci siamo spesi al massimo per trovare un accordo. Ma al nostro incontro è seguito a strettissimo giro quello con Riad”.

Ti potrebbe interessare
Politica / Festa dell’Europa 2025: Fondazione Omri il 19 maggio a Bruxelles nel segno di Mazzini e dei valori fondativi Unione
Politica / L’appello ai giovani di Pier Luigi Bersani su TPI: “Ribellarsi è giusto, anche da soli”
Politica / Nordio: “Il braccialetto elettronico dà l’alert, ma sono le donne a dover trovare rifugio”
Ti potrebbe interessare
Politica / Festa dell’Europa 2025: Fondazione Omri il 19 maggio a Bruxelles nel segno di Mazzini e dei valori fondativi Unione
Politica / L’appello ai giovani di Pier Luigi Bersani su TPI: “Ribellarsi è giusto, anche da soli”
Politica / Nordio: “Il braccialetto elettronico dà l’alert, ma sono le donne a dover trovare rifugio”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Tajani al vertice Nato: “L’Italia ha raggiunto il 2% del Pil in spese per la difesa”
Politica / Giorgia Meloni ammette: “La situazione umanitaria a Gaza è sempre più ingiustificabile”
Politica / Amministrative: chi sono gli 8 candidati sostenuti dalla campagna “Facciamo eleggere”
Politica / “Energia e infrastrutture: il modello pubblico e privato”. L’evento finale Scuola Politica “Vivere nella Comunità”
Politica / "L'Italia è il paese che amo": la frase di Berlusconi diventa uno spot a favore del Sì al referendum
Politica / Geppi Cucciari al ministro Giuli: "I suoi discorsi ascoltati al contrario spesso migliorano"