Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:35
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Elly Schlein: “Le parole di La Russa su via Rasella sono indecenti, inaccettabili per il suo ruolo”

Immagine di copertina

Elly Schlein: “Le parole di La Russa su via Rasella sono indecenti, inaccettabili per il suo ruolo”

Continuano le polemiche sulle Fosse Ardeatine. Dopo la bufera sulle parole di Giorgia Meloni, oggi fa discutere la presa di posizione di Ignazio La Russa sull’attentato di via Rasella che aveva preceduto l’eccidio. “Via Rasella è stata una pagina tutt’altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi pensionati e non nazisti delle SS”, ha detto il presidente del Senato, che ha poi ribadito la propria versione di quanto accaduto il 23 marzo 1944. “Confermo che a innescare l’odiosa rappresaglia nazista fu l’uccisione di una banda di altoatesini nazisti e sottolineo che tale azione non è stata da me definita ‘ingloriosa’ bensì ‘tra le meno gloriose della Resistenza’”.

Secondo l’Associazione nazionale partigiani (Anpi) si tratta di parole “semplicemente indegne per l’alta carica che ricopre e rappresentano un ennesimo, gravissimo strappo teso ad assolvere il fascismo e delegittimare la Resistenza”.

“Il terzo battaglione del Polizeiregiment colpito a via Rasella mentre sfilava armato fino ai denti stava completando l’addestramento per andare poi a combattere gli Alleati e i partigiani, come effettivamente avvenne”, ha affermato il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo. “Gli altri due battaglioni del Polizeiregiment erano da tempo impegnati in Istria e in Veneto contro i partigiani. L’attacco di via Rasella, pubblicamente elogiato dai comandi angloamericani, fu la più importante azione di guerra realizzata in una capitale europea”. Secondo Pagliarulo inoltre, anche La Russa, come Meloni avrebbe finto “di ignorare che non furono i soli nazisti a organizzare il massacro delle Fosse Ardeatine, perché ebbero il fondamentale supporto di autorità fasciste italiane”.

Secondo la neosegretaria del Partito democratico, Elly Schlein, le parole della seconda carica dello Stato sono “indecenti” e “inaccettabili per il ruolo che ricopre”. Anche la condanna di Pier Luigi Bersani è stata netta: “È ora di dire basta! A pochi giorni dal 25 aprile la seconda carica dello Stato ribadisce e rilancia le falsità fasciste sulla Resistenza. Mi pare che la campana stia suonando”.

Per il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, La Russa “ci ricasca, il revisionismo e la falsificazione della storia è più forte di loro. Per decenni i neofascisti italiani e i nazisti in giro per l’Europa hanno insozzato in tutti i modi la Resistenza contro Hitler e Mussolini. Vedo che purtroppo anche l’attuale seconda carica dello Stato va in questa direzione. Forse è meglio che parli un po’ di meno e studi un po’ di più, almeno la storia… E si conferma, ancora una volta che si trova nel posto sbagliato”.

Di “ennesima dichiarazione revisionista” ha parlato invece Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera del M5S. La presa di posizione di La Russa, secondo Silvestri, “non nasconde solo rigurgiti ideologici che una destra seria e moderna dovrebbe aver superato, ma anche il palese tentativo di distrarre l’opinione pubblica dalle inadeguatezze di questo governo. Sono mesi che il governo Meloni si rende protagonista di affermazioni polarizzanti, ed è ormai evidente che tra le ragioni di queste boutades c’è la precisa volontà di nascondere all’opinione pubblica i suoi ripetuti fallimenti sul piano economico e sociale”.

Ti potrebbe interessare
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Politica / Perché il 2026 sarà un anno spartiacque per il Governo Meloni
Politica / Il sottosegretario Barachini a TPI: “Le Big Tech usano gli articoli per fare profitti? Allora paghino i giornali”
Ti potrebbe interessare
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Politica / Perché il 2026 sarà un anno spartiacque per il Governo Meloni
Politica / Il sottosegretario Barachini a TPI: “Le Big Tech usano gli articoli per fare profitti? Allora paghino i giornali”
Politica / Gasparri a TPI: “Basta col saccheggio digitale di Big Tech. Ma serve una norma Ue”
Politica / “Le Big Tech sono una minaccia per la democrazia”: intervista al prof. Juan De Martin
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Politica / I giornalisti palestinesi Mohanna e Selmi sono riusciti ad arrivare in Italia
Politica / Leonardo Maria Del Vecchio compra il 30% de Il Giornale e tratta il Gruppo QN: “Voglio creare un nuovo polo editoriale italiano”
Politica / L’Ue vara un prestito-ponte da 90 miliardi di euro per l’Ucraina: ecco cosa prevede l’accordo del Consiglio Ue
Politica / Il Governo fa marcia indietro: la stretta sulle pensioni esce della manovra