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    Elezioni Umbria, Romeo (Lega) a TPI: “Il governo Conte ha i giorni contati, ha vinto la coalizione degli italiani”

    Il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo commenta la vittoria del centrodestra alle elezioni regionali in Umbria

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 28 Ott. 2019 alle 12:37 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 19:24

    Elezioni Umbria, Massimiliano Romeo (Lega) a TPI: “Il governo Conte ha i giorni contati, ha vinto la coalizione degli italiani”

    “Un risultato storico viste le proporzioni con cui è arrivato, con una Lega fortissima e un candidato alla presidenza che è arrivato quasi al 60 per cento”. Con queste parole il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo commenta in un’intervista a TPI la vittoria del centrodestra alle elezioni regionali in Umbria. La coalizione che sosteneva la candidata leghista Donatella Tesei ha ottenuto il 57,48 per cento dei voti, staccando di 20 punti il candidato della coalizione civica formata da Pd e M5S Vincenzo Bianconi. “Stiamo parlando di un risultato incredibile, tenuto conto anche del fatto che l’Umbria è stata governata per 50 anni dalla sinistra”, commenta Romeo.

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    Pensa che il risultato delle elezioni in Umbria avrà delle ripercussioni sul governo?

    Indubbiamente il risultato molto basso dei 5 Stelle, che dimezzano ulteriormente i voti che già avevano dimezzato alle elezioni europee, fa capire che l’alleanza col Pd e con la sinistra per loro è un abbraccio mortale dal punto di vista politico. Mentre il Pd tiene, loro invece rischiano di scomparire, perché allearsi con coloro che hanno sempre combattuto gli fa perdere ogni credibilità. Questo è un elemento che i Cinque Stelle dovranno valutare e che potrebbe mettere seriamente a rischio il governo. Se a questo aggiungiamo qualche problemino che ha Conte, il suo governo ha i giorni contati.

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    Si riferisce all’articolo del Financial Times che lo attacca?

    Sì, ma anche al Russiagate. Con l’apertura dell’inchiesta penale americana le risposte di Conte al Copasir, che molti hanno ritenuto “evasive”, lo metteranno secondo noi in difficoltà. La verità verrà a galla. Tra la difficoltà sul Russiagate, la questione del conflitto d’interessi e le difficoltà della sua maggioranza, le premesse sono poco incoraggianti per loro.

    Sui social lei ha scritto che inizia “il ‘Conte’ alla rovescia”. Si aspetta l’inizio della fine per il governo giallorosso?

    Questo è un primo passo determinante, ma abbiamo anche il voto in Emilia Romagna a gennaio, c’è la Calabria, ci sono altre elezioni. Inoltre la manovra che stanno portando avanti è contro gli interessi degli italiani, perché nessuno ne parla bene. Ci sono tutte le premesse affinché questo governo cominci a scricchiolare sempre di più. La nostra speranza è che tolgano il disturbo prima possibile nell’interesse di tutti gli italiani.

    Conte però sembra tranquillo, stamattina cita Modugno.

    Ho imparato a conoscere questa sua doppia faccia. Dice una cosa e poi in realtà ne pensa un’altra. Certo, dice che è tranquillo ma poi…

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    I numeri in parlamento per adesso li ha.

    Sì, ma poi dovranno fare i conti con la realtà. Non so se i Cinque Stelle hanno intenzione di proseguire questa avventura di governo. Da una parte sappiamo che faranno di tutto per restare attaccati alle poltrone, dall’altra parte però sia Pd sia M5S qualche ragionamento inizieranno a farlo e cominciano ad esserci degli elementi che possono mandare in crisi il governo.

    Di Maio dovrebbe fare un passo indietro secondo lei?

    Noi non guardiamo in casa degli altri, diciamo solo che questa alleanza per le poltrone non sta dando i suoi frutti e i risultati si vedono. La prima prova delle elezioni dimostra che saranno pure la maggioranza in Parlamento ma sono una netta minoranza in Italia. Penso sia incredibile che governino delle forze che continuino a perdere le elezioni da un anno e mezzo a questa parte. Ci vorrebbe un atto di dignità da parte loro, dovrebbero togliere il disturbo. A furia di spallate dai cittadini non dureranno tanto.

    Nel centrodestra c’è stato il sorpasso di Fratelli d’Italia su Forza Italia, quali sono le prospettive della coalizione per il futuro?

    Non stiamo a guardare quanto prende l’uno o l’altro, di sicuro la Lega è il partito trainante della coalizione, che noi amiamo chiamare “coalizione degli italiani”, perché va oltre il vecchio centrodestra. Non ci sono solo Lega, FdI e FI, ma anche Toti e altre liste e movimenti civici che possono nascere. Nel voto in Umbria ci sono stati anche elettori Pd e 5 Stelle che, delusi, sono venuti dalla nostra parte, lo testimonia anche l’alta affluenza. Noi guardiamo oltre: questa è la coalizione che fa gli interessi degli italiani, mentre il governo è nato per volontà franco-tedesca e dell’Ue e fa gli interessi degli stranieri.

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