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Elezioni regionali Sardegna 2024: i risultati in diretta. Vince il centrosinistra, la neo-presidente Todde: “Alleanza M5S-Pd unica via”. Meloni: “Impareremo dalla sconfitta”. Salvini: “Il Governo è saldo”

Immagine di copertina
Alessandra Todde e Paolo Truzzu, candidati rispettivamente di centrosinistra e centrodestra. Credit: AGF

Elezioni regionali Sardegna 2024: i risultati

Il centrosinistra si prende la Regione Sardegna: la nuova presidente è Alessandra Todde, deputata del Movimento 5 Stelle sostenuta nella sua candidatura anche da Partito democratico e Alleanza Verdi Sinistra. Questo il risultato delle elezioni regionali tenutesi domenica 25 febbraio [Chi è Alessandra Todde].

S&D

Todde ha sconfitto al fotofinish Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari, esponente di Fratelli d’Italia sostenuto dall’intera coalizione di centrodestra.

Lo spoglio è ancora in corso, ma il risultato delle elezioni è ormai certo: al momento – con 1.825 sezioni scrutinate su 1.844 – Todde è in testa con il 45,4% dei voti, a fronte del 45% raccolto da Truzzu.

Ampiamente staccati i due candidati indipendenti Renato Soru (appoggiato tra gli altri da Azione, Più Europa e Rifondazione Comunista) e Lucia Chessa, rispettivamente all’8,6 e all’1%.

Decisivo per il successo di Todde il voto nelle due maggiori città sarde: a Cagliari e Sassari la segretaria del Pd ha trionfato rispettivamente con il 53% dei consensi.

Da segnalare la scarsa affluenza alle urne, che è stata del 52,4%, in calo rispetto al 58,9% delle precedenti elezioni del 2019.

Elezioni regionali Sardegna 2024: la vittoria del centrosinistra

Alessandra Todde diventa così la prima presidente donna della storia della Regione Sardegna e la prima presidente di Regione del Movimento 5 Stelle. La sua vittoria rafforza in prospettiva l’alleanza nel centrosinistra tra Pd, M5S e Alleanza Verdi Sinistra.

“Sono molto felice e orgogliosa, oggi si può scrivere una pagina di storia per la Sardegna”, ha dichiarato la neo-governatrice. “Credo che la Sardegna non sia un laboratorio, perché i sardi non sono delle cavie: sono stata contentissima di condividere questo passaggio con Giuseppe Conte ed Elly Schlein, che mi hanno supportato per tutta la campagna”.

“Sono molto contenta – ha aggiunto – che questo progetto di unione possa avere trovato in Sardegna un progetto solido per dimostrare che la nostra alleanza può funzionare”. Secondo Todde, bisogna “creare un progetto solido che possa convincere un elettorato che vuole unità: credo che l’alleanza tra Pd e M5s sia l’unica strada percorribile”.

“È una giornata indimenticabile”, scrive sui social il leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte. “I cittadini sardi hanno chiuso la porta a Meloni e soci e l’hanno aperta all’alternativa. L’aria è cambiata”.

“Non si vince sempre con l’arroganza di chi, come Meloni, impone i candidati al territorio e si limita a salire sui palchi per i suoi monologhi pieni di false promesse, senza neppure confrontarsi con i cittadini, senza neppure fermarsi ad ascoltare i loro problemi. Abbiamo vinto ascoltando il grido di dolore dei territori, offrendo soluzioni contro una sanità disastrata dal centrodestra”, prosegue Conte.

“Abbiamo vinto con la forza e la competenza di Alessandra, con le proposte serie e credibili, con un ‘campo giusto’ con le altre forze politiche”, osserva ancora Conte. “Non servono ammucchiate, campi larghissimi e minati”.

Anche per la segretaria del Pd Elly Schlein con il successo in Sardegna “cambia il vento”: “Ha perso Truzzu, ha perso Giorgia Meloni che l’ha imposto con una forzatura, e ha perso pure Matteo Salvini”, scrive Schlein sui social. “Era dal 2015 che non si vinceva una regione in cui governa la destra. Fra due settimane possiamo vincere anche in Abruzzo con Luciano d’Amico”.

“Una cosa è certa: l’alternativa c’è”, continua la leader dem. “Come segretaria, a un anno esatto dalle primarie, non potevo sperare in una ragione più bella per festeggiare! Dimostra che la direzione intrapresa è quella giusta e che essere testardamente unitari porta i suoi frutti. Lo saremo anche in vista di altre sfide ugualmente importanti, perché oggi abbiamo dimostrato che la destra si può battere!”.

Elezioni regionali Sardegna 2024: la sconfitta del centrodestra

Questa mattina Paolo Truzzu ha telefonato a Todde per complimentarsi della vittoria: la responsabilità della sconfitta, ha detto durante una conferenza stampa “è del sottoscritto e di nessun altro”. “A Cagliari – ha aggiunto – è stato un voto contro di me più che un voto per Todde”.

Quello delle regionali in Sardegna è un voto con forti implicazioni nazionali: la premier Meloni si giocava molto, avendo di fatto imposto agli alleati del centrodestra un candidato, Truzzi, espressione di Fratelli d’Italia. E adesso il leader della Lega Matteo Salvini potrebbe pretendere maggior spazio decisionale nella coalizione.

Nel pomeriggio di oggi Meloni ha rotto il silenzio con un post sui social: “Ho telefonato ad Alessandra Todde per porgerle i miei auguri di buon lavoro”, ha scritto la premier. “Ci tengo a ringraziare Paolo Truzzu e tutta la coalizione del centrodestra, che con le sue liste si conferma la più votata dagli elettori. Le sconfitte sono sempre un dispiacere, ma anche un’opportunità per riflettere e migliorarsi. Impareremo anche da questo”.

Ma per il momento, almeno a parole, Salvini prova a minimizzare il ko: “Dopo cinque vittorie consecutive – dice a margine di un evento a Pescara – una sconfitta ci può stare. Quando il popolo vota ha sempre ragione. Quando si vince si vince tutti insieme, quando si perde si perde tutti insieme”.

“Il Governo è assolutamente saldo”, assicura il segretario della Lega, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Sono contento di quello che stiamo facendo, che stiamo progettando. Dopo cinque sconfitte consecutive mi fa piacere sapere che la Schlein almeno abbia dormito contenta stanotte”.

In un’intervista al Quotidiano Nazionale, il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri osserva: “Non ce lo aspettavamo. Speravamo che la conferma dell’unità della coalizione e il trend nazionale ci favorissero. Ma è una sconfitta da cui trarre lezione”.

Elezioni regionali Sardagna 2024: i candidati

Paolo Truzzu, 51 anni, candidato del centrodestra: già consigliere regionale tra il 2014 e il 2019, da cinque anni è sindaco di Cagliari. Esponente di Fratelli d’Italia, Truzzu è sostenuto anche da Lega, Forza Italia, Udc e Partito Sardo d’Azione.

Alessandra Todde, 55 anni, candidata del centrosinistra: è deputata del Movimento 5 Stelle, di cui è stata anche vicepresidente tra il 2021 e il 2023. Nella scorsa legislatura è stata prima sottosegretaria e poi viceministra dello Sviluppo economico. Alle elezioni regionali della Sardegna è sostenuta tra gli altri da M5S, Pd, Alleanza Verdi e Sinistra.

Renato Soru, 66 anni, candidato indipendente sostenuto da Azione, Più Europa, Rifondazione Comunista. Di professione imprenditore (ha fondato la società di telecomunicazioni Tiscali), Soru, ex esponente del Pd, è stato presidente dalla Sardegna dal 2004 al 2009.

Lucia Chessa, 64 anni, candidata indipendente di area sinistra, è sostenuta dalla lista lista Sardigna R-esiste. Chessa è stata sindaca di Austis, Comune di quasi 800 abitanti in provincia di Nuoro.

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