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    Elezioni regionali Liguria 2020, la guida: data, orari, candidati, legge elettorale. Tutto quello che c’è da sapere

    Ferruccio Sansa, appoggiato da Pd e M5s, e Giovanni Toti, candidato del centrodestra (Credits: Ansa)
    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 9 Set. 2020 alle 15:38 Aggiornato il 10 Set. 2020 alle 16:08

    Elezioni regionali Liguria 2020, guida: candidati, legge elettorale, data, orari

    Nell’election day di domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020 si vota anche per le elezioni regionali in Liguria: i cittadini della Regione sono chiamati a eleggere il nuovo presidente e il consiglio regionale. Nello stesso giorno, si voterà anche per il referendum sul taglio dei parlamentari e per il primo turno delle elezioni amministrative (16 comuni all’interno della Regione). La Liguria è una delle poche Regioni in cui le due anime del Governo giallorosso, il Pd e il Movimento Cinque Stelle, hanno trovato un accordo per presentare un candidato comune: si tratta del giornalista Ferruccio Sansa. Una decisione che però ha fatto perdere ai dem l’appoggio di +Europa e Italia Viva, che puntano su Aristide Massardo. Il principale avversario di Sansa – e grande favorito della vigilia – è il governatore uscente Giovanni Toti, appoggiato dal centrodestra.

    Le elezioni in Liguria sono un banco di prova importante, ovviamente, anche a livello nazionale. Da un lato il centrodestra, unito ancora una volta, con Toti. Dall’altro l’esperimento tra Pd e M5s, arrivati a un punto di incontro dopo mesi di trattative e qualche scontro. Un fallimento della candidatura di Sansa sarebbe un duro colpo per l’esecutivo giallorosso, che porgerebbe il fianco agli attacchi di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Ma chi sono tutti i candidati delle elezioni regionali in Liguria? E con quale legge elettorale verrà scelto il nuovo presidente di Regione? Di seguito, una guida utile al voto del 20-21 settembre.

    Elezioni regionali Liguria 2020, data e orari

    Come già anticipato, gli elettori liguri sono chiamati alle urne domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020. Chi vuole votare la domenica, dovrà presentarsi tra le 7 e le 23. Lunedì, invece, si vota dalle 7 alle 15. Dopodiché, inizia lo spoglio delle schede. I primi exit poll sono disponibili intorno alle 15 di lunedì, dopo la chiusura dei seggi. Le elezioni regionali in Liguria, come anche quelle in Toscana, Veneto, Campania, Liguria, Puglia, Valle d’Aosta e Marche, dovevano tenersi nel corso del 2019. L’emergenza Coronavirus, poi, ha costretto il Viminale a rinviare l’appuntamento elettorale al settembre 2020. Il decreto Elezioni, approvato dal Parlamento, ha poi previsto l’accorpamento in un unico election day delle regionali, delle amministrative e del referendum confermativo sul taglio del numero dei parlamentari.

    I candidati

    Sono in tutto nove i candidati alle elezioni Regionali in Liguria. I due più forti, destinati a contendersi la vittoria finale, sono senza dubbio Giovanni Toti, governatore uscente e leader di “Cambiamo”, e Ferruccio Sansa, giornalista de Il Fatto Quotidiano appoggiato sia dal Pd che dal M5s. Molto più indietro, secondo i sondaggi, Aristide Massardo, candidato di Italia Viva e +Europa, alleati come anche in Veneto e in Puglia. Ma tra i candidati spiccano anche due ex grilline. La prima è Alice Salvatore, che in origine era la candidata del Movimento, scelta tramite le consuete regionarie. Dopo l’accordo col Pd, la sua candidatura è stata ritirata. Ma Salvatore ha scelto di correre con una lista propria. La seconda è Marika Cassimatis, fuoriuscita dal M5s nel 2017 dopo aver vinto le primarie per le elezioni a Genova e dopo che Beppe Grillo aveva ritirato con la forza la sua candidatura.

    Di seguito, l’elenco dei nove candidati alle Regionali in Liguria. Al fianco di ogni nome, quello delle liste che lo appoggiano:

    Elezioni regionali Liguria 2020, la legge elettorale

    Le Regionali in Liguria si svolgono secondo una legge elettorale a turno unico: viene eletto governatore il candidato che riesce a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari. Sono in tutto 30 (più il presidente) i seggi disponibili in consiglio regionale. L’80 per cento viene assegnato con un sistema proporzionale su liste provinciali, mentre il restante 20 per cento come premio di maggioranza se il candidato vincitore ha ottenuto meno di 18 seggi, oppure in modo proporzionale tra le liste non collegate al candidato vincitore se ha ottenuto più di 18 seggi.

    Ciascun elettore può esprimere due preferenze, purché vadano a un uomo e una donna. Indicando due candidati dello stesso sesso, il voto va al primo. È prevista una soglia di sbarramento del 3 per cento per le liste provinciali. Una lista che ottiene meno del 3 per cento più accedere alla ripartizione dei seggi solo se collegata a una lista provinciale che ha ottenuto almeno il 5 per cento. Previsto anche il voto disgiunto: i cittadini possono barrare sulla loro scheda il nome di un candidato governatore e poi il simbolo di una lista che non lo appoggia.

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