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Elezioni politiche 2022, l’infettivologo Bassetti: “Disponibile a fare il ministro della Salute, c’è bisogno di qualcuno che capisca la materia”

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Elezioni politiche 2022, Bassetti: “Disponibile a fare il ministro della Salute”

Matteo Bassetti si è detto disponibile a fare il ministro della Salute qualora glielo chiedessero: l’infettivologo lo ha dichiarato in un’intervista rilasciata all’Adnkronos Salute.

Il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che diversi rumors vorrebbero candidato alle prossime elezioni politiche, dichiara: “Se qualcuno me lo chiedesse, sarei ovviamente onorato, lusingato e a disposizione per dare una mano come tecnico. Poi, in che ruolo, evidentemente non spetta a me dirlo”.

“Io la mia disponibilità la do – ribadisce – ovviamente come tecnico, all’interno del ministero della Salute che è una macchina che credo di conoscere. Dopo di che, tutto il resto sono ‘rumors’ che in qualche modo credo facciano parte del momento”.

“Amo il mio lavoro e penso di conoscere abbastanza la materia della sanità, essendomi laureato più di 25 anni fa, lavorando nel Servizio sanitario nazionale da oltre 20 anni, essendo direttore di una Struttura operativa complessa di un ospedale dal 2011 e facendo il professore universitario. Dunque credo di conoscere abbastanza l’ambiente sanitari” afferma ancora Bassetti.

Secondo l’infettivologo al ministero della Salute c’è “molto da fare: penso che la riforma della sanità, così com’è stata strutturata, abbia bisogno di un profondo restyling, e credo che ci sia molto da fare su più fronti: la campagna vaccinale per Covid, la campagna vaccinale per il vaiolo delle scimmie, la necessità di un nuovo modo di gestire Covid nel prossimo autunno”.

“Sono tante le cose che possono essere migliorate, rispetto a quanto fatto fino ad oggi” ribadisce Bassetti secondo cui al ministero della Salute “sarebbe meglio ci andasse un tecnico, perché non c’è tempo di aspettare che qualcuno si impratichisca della materia”.

“Negli ultimi 3 anni – continua l’esperto – è diventato un ministero strategico almeno tanto quanto quello dell’Economia, dove mi pare e mi risulta che si tenda sempre a mettere dei tecnici. Poi, chiunque sarà, andrà bene”.

“Auspico vivamente un Parlamento in cui chi viene eletto risponda al criterio della meritocrazia, un Parlamento nel quale entrino i più bravi, i più competenti nei vari settori. Meritocrazia e competenza – conclude Matteo Bassetti – spero che siano due punti fermi che accomunino i candidati di tutti i partiti”.

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