Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 13:29
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

La mappa sulle elezioni europee: chi ha vinto in ciascun paese, com’è il nuovo parlamento

Immagine di copertina

Elezioni europee risultati | La mappa – Onda nera, dicevano molti analisti prima delle Elezioni. I sondaggi erano molto più cauti, e continuavano a dare un sostanziale vantaggio dei partiti “tradizionalisti”, popolari in primis e socialisti e liberali dopo. E così è stato le urne hanno parlato chiaro: i popolari hanno ottenuto 177 seggi, i socialisti 146, i liberali 107, i verdi 69, mentre i sovranisti, conservatori ed euroscettici si fermano a 174 seggi totali (62 Ecr, 58 Enl, 54 Efdd).

L’unica maggioranza possibile è quella dei grossi partiti tradizionali, di centro destra, centro sinistra e liberali, a cui probabilmente si aggiungeranno i Verdi, se il compromesso sarà raggiunto.

Ma come hanno votato i singoli paesi? Di che colore è il partito politico che in ciascun paese si è guadagnato più voti?

La mappa qui di seguito mostra in un colpo d’occhio qual è il partito più votato:

Al netto della grandezza dei rispettivi paesi, e del numero dei seggi proporzionale a ciascun partito, che significa che il peso specifico all’interno del parlamento Ue sia ben diverso, notiamo come i popolari reggano nella maggior parte dei paesi, in articolare est Europa.

I socialisti avanzano nella penisola iberica, in Svezia e in Olanda, mentre i sovranisti si prendono l’Italia, che nella precedente legislatura era un baluardo dei Socialisti, la Francia, in un sostanziale testa a testa con Macron, che è affiliato di Alde. I liberali invece risultano il partito più votato in Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia e Lussemburgo.

Qui di seguito invece, la grandezza dei gruppi politici, a cui sono affiliati gli europarlamentari eletti in ciascun paese:

Per i dettagli sui risultati delle Elezioni europee in ciascun paese, vi invitiamo a consultare questo articolo.

Qui invece la composizione del prossimo parlamento Ue e gli scenari delle possibili maggioranze.

Ma, a differenza dei risultati delle Europee, chi governa in Europa? Di che colore politico sono i governi nazionali? E come si discostano dalla mappa che abbiamo visto all’inizio dell’articolo? Ecco una panoramica:

Ti potrebbe interessare
Politica / Casu (Pd) a TPI: “Tra Trump e Musk, il Governo non sa a chi inchinarsi. Ma il futuro è l'indipendenza digitale”
Politica / “Salta la fila”, il ministro Urso risponde alle polemiche dopo il video di Zingaretti: “È la scorta che decide”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Ti potrebbe interessare
Politica / Casu (Pd) a TPI: “Tra Trump e Musk, il Governo non sa a chi inchinarsi. Ma il futuro è l'indipendenza digitale”
Politica / “Salta la fila”, il ministro Urso risponde alle polemiche dopo il video di Zingaretti: “È la scorta che decide”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Caso Almasri, Nordio: “Gli atti che abbiamo smentiscono i giornali”
Politica / Pier Silvio Berlusconi: “Il governo Meloni il migliore d’Europa. La politica? Non la escludo”
Politica / Caso Almasri, il ministro Nordio fu informato subito dell’arresto: “Usiamo Signal per comunicare”
Politica / La falsa interpretazione del ministro degli Esteri Tajani sul significato della bandiera dell’Unione Europea
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Il fallimento della retorica (di G. Gambino)
Politica / “Vogliamo restituire dignità al lavoro attraverso salario e diritti”: parla il segretario della Fiom Emilia Romagna