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Elezioni Europee, un sito per trovare il “rainbow factor” dei candidati: vincono Pd e Sinistra

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Una piattaforma creata da Arcigay indica le posizioni che ciascun candidato ha espresso riguardo le questioni Lgbtqi

Quanto sono gayfriendly i candidati per le elezioni europee 2019? E’ la domanda che Vota Arcobaleno, la piattaforma ideata da Arcigay, pone agli elettori che domenica 26 maggio si recheranno alle urne per scegliere la nuova composizione del Parlamento dell’Unione Europea.

L’iniziativa permette di scoprire il “rainbow factor” per i candidati di ogni circoscrizione, indicando il punto di vista che nella fase della campagna elettorale i singoli concorrenti per un seggio a Strasburgo hanno espresso riguardo le questioni Lgbtqi. (Qui la nostra guida al voto)

L’obiettivo di Arcigay è aiutare gli elettori a conoscere le posizioni che i candidati hanno espresso riguardo il riconoscimento dei diritti delle persone Lgbtqi, sottolineando quanto sono disposti a mettere in campo rispetto alla comunità gay, lesbica e trans. Ma non solo perché la campagna, come si legge in una nota ufficiale, mira a “promuovere un contatto diretto tra l’elettorato e i candidati e le candidate, un vero e proprio modello di partecipazione alla politica che affida alle persone, alla loro analisi delle fonti raccolte ma anche alle proprie personali esperienze, un primo strumento di giudizio: il rainbow factor”.

Ai candidati, e non solo a quelli italiani, era stato chiesto di aderire alla piattaforma Come Out, elaborata da Ilga Europe, la rete europea delle organizzazioni Lgbtqi e di cui Arcigay fa parte. Il documento, suddiviso in cinque punti, impegna i firmatari a scendere in campo nella difesa dei diritti umani e nella tutela dell’eguaglianza delle persone gay, lesbiche, bisessuali, trans e intersessuali dell’Unione Europea e del mondo.

La classifica. Un candidato della Sinistra e quattro candidati del Partito Democratico: sono loro a detenere il maggiore fattore arcobaleno. Daniele Viotti, candidato nella circoscrizione Nord-Ovest e co-presidente dell’Intergruppo per i diritti Lgbti del Parlamento, è il primo della lista.

Seguono i dem Massimiliano Smeriglio (Centro), Brando Maria Benifei (Nord-Ovest). Al quarto posto Roberta Mori, la presidentessa della Commissione Parità della Regione Emilia-Romagna e relatrice della legge regionale contro l’omotransnegatività. Chiude la Top 5 Marilena Grassadonia, presidente dell’associazione Famiglie Arcobaleno dal 2006.

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