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Home » Politica

Mario Draghi non è sui social network: né su Facebook, né su Twitter o Instagram

Immagine di copertina
Credit: Ansa foto

Mario Draghi non è sui social network: né su Facebook, né su Twitter

Mario Draghi non è sui social network, non usa nè Facebook né Twitter. Nella mattinata di oggi, giovedì 4 febbraio, Salvini ha fatto una diretta Instagram riferendosi direttamente a Mario Draghi e dimenticando, o non tenendo conto, che il professore appena incaricato dal presidente Mattarella di formare il governo, non utilizza i social. “Occorre lavorare, occorre approvare qualcosa che serva agli italiani”, afferma Matteo Salvini che prosegue: “Noi ci siamo, noi siamo a disposizione. Però il problema non sono i nomi, lo dico a Mario Draghi qualora fosse in collegamento”.

Ma Mario Draghi non possiede alcun profilo social: sia su Facebook che su Twitter è assente. Un netto cambio di rotta rispetto all’ultimo premier Giuseppe Conte, che nel pieno della pandemia di Coronavirus ha utilizzato tantissimo i social: ricordiamo benissimo le dirette Facebook in cui illustrava i dpcm durante il lockdown di marzo, attese con ansia (e seguite con costanza) da milioni di italiani. Anche la sua ultimissima comunicazione è stata annunciata e proposta sui social.

Come comunicherà Draghi nel caso diventi premier e il suo esecutivo incassi la fiducia delle forze politiche? Forse semplicemente utilizzando i metodi istituzionali.

C’è da dire che nemmeno Conte, ai tempi della sua nomina nella primavera del 2018, era presente sui social: i suoi profili Facebook e Twitter furono creati ad hoc, e nel tempo sono cresciuti esponenzialmente. Resta da vedere se Draghi farà lo stesso o se resterà lontano dai social network, affidando la sua comunicazione a canali più tradizionali o ai profili social istituzionali, ove presenti.

Leggi anche: 1. Qui Radio Colle, Draghi premier ma solo se blinda già la presidenza della Repubblica (di M. Antonellis) / 2. Conflitto d’interenzi (di Giulio Gambino) / 3. Così la crisi può cambiare la corsa al Quirinale (di Stefano Mentana)

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