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Home » Politica

Denatalità, la proposta del ministro Giorgetti: “Niente tasse per chi fa due (o più) figli”

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Ieri a Milano al Salone del mobile, la premier Giorgia Meloni è tornata ad affrontare una delle grandi emergenze italiane: la denatalità del nostro paese. Meloni ha detto che il governo ha intenzione di “incentivare la natalità”, che si trova oggi al suo minimo storico, con meno di sette neonati e più di dodici decessi ogni mille abitanti, con 393 mila nati e 713 mila morti nel 2022, con 1,5 milioni di residenti in meno rispetto al 2014, e ha ricordato che il tema riguarda “la tenuta del nostro sistema economico e sociale”. Scommettere sulla natalità, dunque, è una priorità per il governo, ma in che modo?

S&D

Una risposta a questa domanda la si può ritrovare in un dossier importante che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha deciso di aprire in questi giorni per intervenire con forza sul tema. Meno tasse per chi fa figli. Una sorta di bonus “110 per cento” pensato per aumentare la natalità.

La proposta che il titolare del Tesoro formalizzerà nei prossimi giorni è quindi questa: i nuclei familiari composti da almeno due figli non pagheranno le tasse. Non si sa ancora quali tasse verranno tagliate. Intanto, sul breve termine, come lo stesso Giorgetti ha scritto nel Documento di economia e finanza, il modo migliore per ridurre il rapporto debito/Pil è aumentare il flusso di immigrati che arrivano e restano nel nostro Paese – con buona pace del ministro Francesco Lollobrigida che ha evocato la «sostituzione etnica». Sul lungo termine, invece, bisognerebbe sostenere la natalità. Ed ecco l’idea di andare oltre i semplici sgravi proposti alle famiglie, riducendo invece il numero di tasse da pagare. Se sul reddito, sul lavoro o sul patrimonio, si vedrà.

In Europa, l’unico Paese ad aver già studiato una norma simile è l’Ungheria di Viktor Orbán, che dal 2020 ha offerto la possibilità alle donne con quattro o più figli di non pagare più tasse sul reddito.

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